Se Bordeaux fosse stata in Inghilterra, oggi, sarebbe come la conosciamo? Sarebbe un punto di riferimento per tutto il mondo del vino? O al posto dei filari ci sarebbero stati orzo e grano, e al posto delle cantine enormi birrifici, o al limite aziende di whisky, come vuole la tradizione britannica? O sarebbe andata allo stesso modo, e la Bordeaux inglese sarebbe stata esattamente come quella di oggi? Può sembrare una domanda assurda, persino senza senso, e, invece, specie oggi, è assolutamente legittima e calzante. Il motivo è presto detto: il 17 luglio del 1453, sul finire della Guerra dei Cent’Anni, si combatté la battaglia di Castillon che, dopo quasi tre secoli, mise fine alla dominazione inglese di Bordeaux.
Nonostante il declino dell’Impero degli Angioini nel XIII secolo, le fortune dell’Inghilterra risorsero in quello successivo, con Edoardo III che dai possedimenti in Guascogna all’inizio della Guerra dei Cent’Anni, arrivò a possedere più territori francesi dello stesso Re di Francia, compresa ovviamente Bordeaux. Da quel momento in poi, però, le fortune per l’Inghilterra furono avverse, l’erede di Edoardo III, il Principe Nero, morì prima del padre, così che quando morì il re il regno passò all’infante Riccardo II, conosciuto anche come Riccardo di Bordeaux. La Francia riprese lentamente le redini del proprio Regno, specie sotto il regno di Carlo VII e Giovanna d’Arco, che ricacciarono gli inglesi a Calais, riconquistarono attorno al 1440 la Normandia e ripresero quindi Bordeaux. Era il 1451, la borghesia della città era ancora legata alla dominazione inglese, ma ormai erano gli inglesi a non aver più molto a che fare con la Francia. Solo il vecchio Conte di Shrewsbury, John Talbot, provò a riconquistare Bordeaux, e ci riuscì, nel 1452: le truppe di Carlo VII erano radunate in Normandia, e quasi non ci fu resistenza da parte dei francesi. Ma dopo solo qualche mese, il 17 luglio del 1453, gli inglesi furono definitivamente spazzati via da Bordeaux, da allora tra le città simbolo della Francia e, ovviamente, del vino mondiale.
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