Il resveratrolo contenuto nell’uva e nel vino rosso rallenta il processo di invecchiamento: lo hanno confermato esperimenti partiti dall’Italia e riprodotti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, al Sudafrica. Di qui un florido mercato di integratori basati su questa sostanza, ma gli esperti invitano alla prudenza perché non sono ancora noti gli effetti del resveratrolo se assunto in alte concentrazioni per lunghi periodi. E’ la raccomandazione emersa dal convegno “Il Banco Nutraceutico. Opportunità di crescita ed innovazione per l’economia toscana” di scena oggi alla Scuola Sant’Anna di Pisa, dedicato alla scienza che studia gli effetti benefici del cibo sulla salute e
alle ricerche sempre più numerose che studiano come alcuni cibi possono diventare alleati della salute.
Nutrizione e farmaceutica stanno infatti diventando una coppia sempre più affiatata, spiega l’organizzatore del convegno, Vincenzo Lionetti, dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, perché l’obiettivo di questo filone di ricerca è individuare le sostanze naturalmente contenute in frutta e verdura che in alte concentrazioni possono avere effetti terapeutici. Ad esempio, è ormai dimostrato che il resveratrolo aiuta a prevenire malattie dell’invecchiamento, come deficit cognitivi e problemi muscolari, ha detto il coordinatore delle prime ricerche di questo tipo fatte in Italia, Alessandro Cellerino, del laboratorio di Neurobiologia della Scuola Normale di Pisa diretto da Antonino Cattaneo. Tuttavia, ha aggiunto, bisogna considerare che la quantità necessaria ad ottenere questo effetto corrisponde a quella contenuta da 5 a 30 litri di vino al giorno. Di qui gli integratori a base di resveratrolo, diffusi soprattutto negli Stati Uniti. Un ambito, questo, nel quale l’invito alla prudenza è d’obbligo: “non si è ancora compreso che effetti possa avere il resveratrolo assunto in grandi quantità. Per questo - ha rilevato - è necessario attendere che vengano completati gli studi di tossicità: nessuno attualmente è in grado di dire che cosa potrebbe succedere a chi assume resveratrolo in alte concentrazioni per 10 o 20 anni”. Che nascano da molecole sintetiche o da frutta e verdura, ha aggiunto, le sostanze che hanno effetti sulla salute devono comunque seguire le stesse procedure di sperimentazione e controllo.
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