Krug, Dom Perignon, Möet & Chandon, Veuve Cliquot, Cheval Blanc e Château d’Yquem battono Dior, Louis Vuitton, Fendi e Bulgari: si potrebbe riassumere così il bilancio 2012 di Lvmh, il più grande gruppo del lusso al mondo, che ha chiuso l’anno con una crescita del 19%, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, la straordinaria tenuta del settore luxury anche in tempo di crisi, grazie, principalmente, alla divisione wine & spirits, che corre più della moda, frenata dalla costosa acquisizione di Bulgari. Merito dell’Asia, e in particolar modo della Cina, che continua a preferire grand cru e cuvée francesi, ma anche il cognac Hennessy, competitor sempre più agguerrito del nazionale baijiu.
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