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SE LA CINA, MERCATO DOMINATO DAI VINI FRANCESI, INIZIA A PREMIARE I VINI ITALIANI: L’AMARONE DELLA VALPOLICELLA 2007 DI ALLEGRINI È IL “MIGLIOR ROSSO DEL VECCHIO MONDO” PER IL CHINA WINE CHALLENGE, IL PIÙ IMPORTANTE CONCORSO DEL PAESE ASIATICO

Italia
Marilisa, Silvia e Franco Allegrini

Quando si parla di Cina & vino, due sono i refrain: il primo è che è, e sarà, tra i mercati più importanti del mondo; il secondo è che, tra i vini stranieri, la Francia spadroneggia quasi incontrastata. Ma qualche segno che l’Italia sta risalendo arriva: il “China Wine Challenge” 2011 (www.chinawinechallenge.net), il più importante concorso enoico del Paese, presieduto dal celebre critico Steven Spurrier, ha incoronato l’Amarone della Valpolicella 2007 della celebre cantina Allegrini come “Miglior Rosso del Vecchio Mondo”. Un riconoscimento importante, che arriva, per altro, da una giuria qualificatissima che, oltre a Spurrier, ha visto in campo anche il presidente dei Master of Wine Linn Sherrif, il presidente della Revue du Vin de France Michel Bettane, il miglior sommelier cinese 2010, Yang Lu, Anthony Rose, columnist dell’Indipendent, Anthony Dias Blue, fondatore del San Francisco International Competition, e John Salvi, presidente Wine & Spirit Association of Great Britain.
Un premio non solo per la griffe della Valpolicella, ma per l’Italia del vino, in un mercato in cui i consumatori, ancora inesperti, guardano a brand e riconoscimenti prima che alla qualità effettiva. “In realtà ciò che sta succedendo è che da Pechino alla Mongolia, i Cinesi iniziano ad esplorare il mondo del vino - spiega Marilisa Allegrini, alla guida della cantina - apprezzandone le sfumature e le diversità. Questo premio ad un vino italiano, all’Amarone in particolare prima ancora che ad Allegrini, contribuisce ad offrire ai consumatori una bussola affidabile e credibile con cui navigare e scegliere”.
Ma, a testimonianza di come un mercato così difficile richieda, in generale, l’impegno in prima persona dell’azienda e del produttore, questo premio è solo un punto di partenza: “nei prossimi mesi ci saranno eventi, degustazioni, pubbliche relazioni in tutta la Cina, che mi vedranno personalmente impegnata, finalizzate a far conoscere ed apprezzare il vini premiato”. Serve anche questo, e non solo fare prodotti di qualità, per stare con successo sul mercato mondiale del vino.
Info: www.allegrini.it

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