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ECCELLENZE

Se le griffe del vino italiano diventano case history internazionali: Il Borro per le Nazioni Unite 

La tenuta di Ferruccio Ferragamo parteciperà il 9 ottobre, a Tbilisi, alla Conferenza Internazionale sullo sviluppo sostenibile 

Da tenuta vitivinicola d’eccellenza a case history internazionale: Il Borro, l’azienda biologica e vitivinicola in Toscana di proprietà di Ferruccio Ferragamo, parteciperà alla conferenza internazionale sulla sostenibilità organizzata dal Global Compact delle Nazioni Unite. L’appuntamento con “Uniting Business Europe. Halfway to 2030: Stock-taking SDG Progress”, di scena il 9 ottobre a Tbilisi, in Georgia, è un’occasione per analizzare il contributo del settore privato alla promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Europa, oltre che le tendenze, gli strumenti e le partnership necessarie per realizzare concretamente l’Agenda 2030. A rappresentare Il Borro ci sarà Vittoria Ferragamo, Responsabile per la Sostenibilità, che, insieme al padre Ferruccio e al fratello Salvatore Ferragamo, sta guidando le strategie e le azioni aziendali verso un futuro più responsabile, facendo de Il Borro un modello virtuoso, dove tradizione ed innovazione convivono in un’azienda agricola e vitivinicola biologica, dedita all’ospitalità̀ di lusso e ad una ristorazione farm-to-table.
La sostenibilità è un concetto cardine che ispira da sempre la filosofia della tenuta, abbracciando tutte le sue anime: dall’attività vitivinicola all’orto biologico e all’allevamento, dalla produzione di olio extra vergine d’oliva a quella casearia e al miele, dalle farine alle uova biologiche, fino all’ampio uso di fonti energetiche rinnovabili e all’impiego di pannelli fotovoltaici, così come i sistemi per il riutilizzo della risorsa idrica.
“Sono convinta che il raggiungimento degli SDGs sia possibile e necessario per garantire un futuro migliore - afferma Vittoria Ferragamo - ma possa avvenire solo attraverso un approccio condiviso e di cooperazione tra tutti gli stakeholder: per questo sono onorata di poter partecipare attivamente a Uniting Business Europe. La conferenza è un’occasione per apprendere modelli innovativi che siano da esempio per migliorarci sempre di più internamente e allo stesso tempo per condividere la nostra esperienza a Il Borro. É un orgoglio per l’azienda essere a nostra volta di ispirazione e stimolo per altri player di settore con l’obiettivo di assicurare uno sviluppo sempre più sostenibile”. Insieme a Vittoria Ferragamo, tra i relatori alla conferenza, vi saranno importanti personalità internazionali, tra cui Heidi Hautala, vicepresidente del Parlamento europeo, Archil Gachechiladze, ceo della Banca della Georgia; Imran Ahmadzada, Responsabile di Neqsol Holding Azerbaijan; Cem Tanır, Group Director of Corporate Affairs, Communications, and Sustainability, Hepsiburada (Turchia); Valeri Chekheria, ceo di Rooms Hotels e John A. Pennell, direttore della missione USAID/Georgia. 
In qualità di partecipante al Global Compact delle Nazioni Unite, Il Borro si impegna ad allineare le strategie e le operazioni aziendali con i “Dieci Principi” universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione, e a intraprendere azioni che promuovono obiettivi sociali.
Le crisi che stiamo vivendo, come il cambiamento climatico, la pandemia, il peggioramento delle disuguaglianze sociali ed economiche, la corruzione incontrollata, nonché le conseguenze della guerra in Ucraina, hanno causato un rallentamento del processo di attuamento dell’Agenda 2030 da parte di governi e imprese. E’ quindi necessaria un’azione multi stakeholder urgente per accelerare i progressi verso modelli più giusti e inclusivi. Uniting Business Europe, coinvolgendo alti dirigenti di governo, imprenditori locali e internazionali di tutto il mondo, esperti di sostenibilità aziendale e reti locali del Global Compact delle Nazioni Unite provenienti da 30 Paesi in Europa, Nord America e Asia centrale, ha proprio questo obiettivo: stimolare un confronto che permetta di trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, dalle normative sulla sostenibilità previste dall’Unione Europea, all'emancipazione economica delle donne e al finanziamento verde fino alle pratiche di approvvigionamento responsabili.

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