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SEQUESTRATE 20.000 CONFEZIONI DI BEVANDE “ANTI-SBORNIA” DAI NAS. ANCORA TROPPI GIOVANI “ABBOCCANO” AL MIRAGGIO DEL DRINK MAGICO CHE ANNULLEREBBE GLI EFFETTI DEGLI ABUSI ALCOLICI, MA CHE IN REALTÀ È SOLO UNA BEVANDA DIGESTIVA

È di questi giorni la notizia del sequestro, da parte dei Nas, di 20.000 confezioni delle cosiddette bevande “anti-sbornia”. Il prodotto era presentato come disintossicante e digestivo istantaneo: il drink conterrebbe acqua osmotizzata che faciliterebbe il processo digestivo e polvere a base di estratti di piante e frutti, da miscelare all’atto dell’assunzione. Le verifiche eseguite dai Nas hanno consentito di accertare che tale prodotto, venduto anche via Internet, è stato importato dalla Francia e dalla Svizzera da ditte operanti a Catanzaro e Torino. Non esiste “alcuna evidenza scientifica circa l’efficacia delle cosiddette bevande anti-sbornia”, ha avvertito il presidente della Società italiana di alcologia e direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, Emanuele Scafato. Dal punto di vista scientifico, ha spiegato, “non esistono bevande con effetto anti-sbornia, perché non ci sono sostanze in grado di accelerare il fenomeno di smaltimento dell’alcol nel sangue ponendo così le condizioni per una guida sicura; nella letteratura scientifica non è presente alcuno studio sperimentale che provi l’efficacia di tali prodotti”. Perché, allora, un drink così “mitico” - e non in senso positivo - ha tanto mercato? Forse perché è più facile prendere la scorciatoia che non “allenarsi” per la strada più faticosa, benché più sicura. Forse è più facile credere (noi non lo abbiamo mai fatto) che ci sia un modo rapido per smaltire una “sbronza”, che non imparare a bere in modo responsabile. E, forse, perché a qualcuno dà l’illusione della trasgressione al 100%, completa anche del “farla franca”.

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