Tre milioni di litri di vino con falsa Indicazione Geografica Protetta sono stati sequestrati dal nucleo di Foggia dell’Icqrf - Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha individuato, nella sua attività di contrasto della contraffazione, e a tutela del consumatore e del made in Italy, 4 aziende vinicole, di Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che avrebbero commercializzato più di tre milioni di litri di vino - Primitivo, Chardonnay, Pinot Grigio, Falanghina e Merlot - con falsa marcatura Igp e non tracciabili, denunciando 6 soggetti alle Procure della Repubblica nei Tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari.
La raccolta e l’analisi degli elementi informativi presenti nelle banche dati Icqrf, arricchite da aerofotogrammetrie dei terreni interessati dalle “presunte” coltivazioni di vini a Indicazione Geografica Protetta, hanno permesso di ricostruire ed evidenziare anomalie tra le tipologie di uva prodotte e quelle realmente conferite alle imprese vinicole, nonché la reale capacità produttiva dei siti coltivati. Sono stati, quindi, programmati ed eseguiti controlli mirati volti a verificare le discrasie che hanno consentito di raccogliere circostanziati elementi indiziari della ipotizzata condotta illecita tenuta dai dalle imprese vinicole coinvolte e da altri 8 soggetti che, a vario titolo, avrebbero concorso al fittizio conferimento di uve Igp e generiche.
L’attività investigativa nel suo complesso ha portato al sequestro di 3,3 milioni di litri di mosti e vini Igp Puglia con falsi indicazioni di vitigni e vini varietali, falsamente rivendicati, per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro e alla segnalazione di 14 soggetti alle competenti Autorità Giudiziarie per territorio per l’ipotesi di reato di frode in commercio, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, falsità in registri e notificazioni e in documenti informatici. Le posizioni delle persone denunciate, adesso, sono al vaglio delle diverse Autorità Giudiziaria, e non possono ovviamente essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
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