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SGONFIATO L’ESPRESSO’S SCOOP: IL PORTAVOCE COMMISSARIO UE ALLA SALUTE SMONTA DI FATTO L’ARTICOLO DEL SETTIMANALE ITALIANO, CHE REPLICA ”PERICOLI RESTANO” ... VERONAFIERE DA’ MANDATO AI LEGALI DI FARE AZIONE PER TUTELA REPUTAZIONE E PRESTIGIO VINITALY

Le sostanze chimiche trovate dalle inchieste della magistratura in alcune aziende vinicole non erano utilizzate per sofisticare il vino ma per “usi di agricoltura” e le irregolarità riscontrate riguardavano soltanto l’aggiunta di acqua e zucchero di barbabietola: è questo il contenuto delle informazioni inviate dalle autorità italiane alla Commissione Europea, secondo quanto riferito dalla portavoce del Commissario Ue alla Salute Andreu Vassiliou, Nina Papadoulaki.
“Le autorità italiane hanno informato la Commissione che le indagini hanno confermato che si tratta di un caso di adulterazione del vino - ha detto Papadoulaki -ma che non ci sono rischi per la salute perché il problema riguarda l'aggiunta nel mosto di acqua e zucchero di barbabietola”. Inoltre, ha riferito la portavoce del Commissario Ue alla Salute, nel documento arrivato da Roma, si legge che “quanto alla possibile presenza di sostanze chimiche, come riportato dagli articoli di stampa, l’autorità giudiziaria ha trovato che il contenitore con acido cloridrico e acido solforico era tenuto per usi d’agricoltura e non era utilizzato per il vino destinato al consumo”.

L’Espresso: vino adulterato, confermiamo pericolosità”
L’Espresso - in una nota - “conferma tutto quanto pubblicato nell’inchiesta Velenitaly. Dopo gli esami svolti sul vino sequestrato negli stabilimenti di Veronella e di Massafra - si legge nella nota - le procure di Verona e Taranto hanno contestato il reato di adulterazione di sostanze alimentari (articolo 440) che punisce “chiunque corrompe o adultera sostanze destinate all'alimentazione rendendole pericolose alla salute pubblica”.
“Non si tratta quindi - si legge ancora nella nota del settimanale - di una truffa innocua con acqua e zucchero ma di una situazione che mette a rischio la salute dei consumatori, come hanno verificato gli stessi inquirenti contestando il reato più grave. Non solo. La presenza di acido cloridrico, acido solforico e di altre sostanze gravemente pericolose per la salute nel vino oggetto dei sequestri - si legge poi nella nota - era citata sia nel comunicato stampa del Corpo forestale dello Stato sia nel primo provvedimento della procura di Verona. Finora però i vini prodotti dagli impianti incriminati sono rimasti in commercio”.
“Ed è sorprendente notare - conclude la nota - come nonostante gli esami abbiano accertato da settimane la pericolosità di questi prodotti, soltanto ieri la procura di Taranto abbia disposto il sequestro dei campioni di vino in quindici aziende di tutta Italia che si erano rifornite presso gli impianti sequestrati. Quanto vino fuorilegge è stato venduto finora grazie al silenzio delle autorità di controllo?”.

La posizione - Veronafiere: Vinitaly a sostegno del vino italiano di qualità
Veronafiere: “Vinitaly, marchio di Veronafiere, è la più importante manifestazione vinicola al mondo. L’edizione 2008 conta 4.300 espositori da oltre 30 Paesi, con un visitatore straniero su due e oltre 2.700 giornalisti accreditati da più di 50 Paesi. Vinitaly è ovviamente preoccupata per la qualità del prodotto enologico italiano per cui considera con attenzione ogni controllo effettuato dalle autorità competenti per la tutela della qualità del prodotto e del consumatore. Veronafiere ha dato mandato ai propri legali di promuovere ogni azione volta a tutelare la reputazione e il prestigio del marchio Vinitaly, noto in tutto il mondo. Ciò con particolare riferimento a strumentalizzazioni attraverso l’uso improprio del marchio a fini di titolazione giornalistica”.

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