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SHIVA, VISHNU E ... DIONISO: ACCORDO COMMERCIALE TRA UNIONE EUROPEA E INDIA PER LA TUTELA, TRA GLI ALTRI, DI TANTE DENOMINAZIONI IMPORTANTI DEL BELPAESE. E INTANTO IL PAESE ASIATICO ENTRA NELL’ORGANISATION INTERNATIONALE DE LA VITE ET DU VIN (OIV)

Italia
India sempre più impegnata nel vino

L’Oriente sempre più al centro del mondo viticolo mondiale, e non solo come terra di alcuni fra i mercati più promettenti per il nettare di Bacco: L’India entra nell’Oiv (Organisation Internationale de La vigne et du Vin), diventando il Paese n. 45 dell’organizzazione. Il modo nuovo di vedere il nettare di Bacco, da parte dell’India, ha certo favorito anche l’accordo con l’Unione Europea per il libero scambio commerciale, un trattato che combatte la contraffazione e interviene sui dazi - finora altissimi - che gli Stati della Federazione Indiana ponevano all’ingresso delle etichette straniere. Il trattato, da lungo tempo in fase di negoziato, è ormai in dirittura d’arrivo, ma i suoi effetti si sentono già da tempo: per l’Italia si sono già tradotti in un incremento in valore dell’export vinicolo verso il Paese dei Rajah, dai 1,2 milioni di euro del 2008 ai 1,5 milioni di euro del 2010. Ma quali etichette beneficeranno del “Free Trade Agreement” tra India e Ue? Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Brunello di Montalcino, Bolgheri Sassicaia, Chianti, Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Marsala, Montepulciano d’Abruzzo, Nobile di Montepulciano e Soave.
Info: www.indianwine.com

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