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TERRITORI NEL CALICE

“Sicilia en Primeur 2022”: il mosaico vinicolo siciliano, negli assaggi WineNews

Un intreccio di vitigni autoctoni ed internazionali, di suoli e territori che vanno delle coste del mare alle alture dell’Etna

Raccontare in pochi assaggi un “continente enoico” come la Sicilia, intreccio infinito e affascinante di vitigni autoctoni ed internazionali, di suoli e territori che vanno delle coste del mare alle alture dell’Etna, è tutt’altro che semplice. E, così, ai già tanti assaggi, raccontati nei giorni scorsi da Winenews, da “Sicilia en primeur”, andata in scena ad Erice, con focus sulla sostenibilità, lo staff di WineNews vi propone ancora una selezione di etichette capaci di raccontare, a modo loro, qualche frammento, qualche tessera del meraviglioso mosaico vinicolo siciliano. Tutti assaggi che poi andranno a formare le recensioni nella newsletter mensile sulla Sicilia “I Quaderni di Winenews” (Maggio 2022) e sulle newsletter degli assaggi settimanali “I Vini di Winenews”.

Sicilia Doc Grillodoro 2017 Gorghi Tondi
Annamaria e Clara Sala hanno lavorato duramente negli ultimi anni per rilanciare sia dal punto di vista tecnico che da quello dell’immagine la loro tenuta di famiglia di Mazzara del Vallo. Adesso ad un packaging allegro ed accattivante corrispondono anche vini si di taglio moderno, tesi alla ricerca della piacevolezza e della bevibilità, ma comunque varietali e senza cedimenti sulla territorialità. Profumatissimo il loro passito Grillodoro 2017 dai profumi di datteri, frutta esotica candita, lavanda, fichi al forno e spezie gialle, incredibilmente fresco il sorso, dolce, spesso, lunghissimo, ma mai stucchevole.

Vittoria Frappato Sole e Terra 2020 Cantina Horus
La tenuta della famiglia Giudice si estende per oltre 100 ettari tra i comuni di Vittoria ed Acate dove coltivano in regime di agricoltura biologica una trentina di ettari di vigna. Molto piacevole il Frappato Torre e Sole 2020, vino dal delizioso bouquet di lamponi maturi, ciliegie rosse, melograno, roselline appassite e pepe rosa. Freschissimo il sorso dai tannini sottili ed eleganti ben sposati a un bel frutto dolce ma tonico.

Cerasuolo di Vittoria Floramundi 2020 Donnafugata
Josè e Antonio Rallo hanno saputo gestire al meglio, in quest’ultimo lustro molto difficile per l’intero comparto vitivinicolo italiano, l’azienda fondata dal padre, il compianto Giacomo. Al rafforzamento di un marchio già consolidato, è corrisposto infatti un aumentando del fatturato con percentuali a due cifre. Merito di una gamma di vini ben centrata tecnicamente e molto territoriale, come il Floramundi 2020, dai nitidi profumi di bacche scure, ciliegie, lamponi maturi, violetta, delicatamente balsamico e minerale, mentre il sorso è ricco, avvolgente e dai tannini levigati.

Peloro Rosso 2020 Le Casematte
La cantina di Gianfranco Sabbatino e Andrea Barzagli si trova sulle colline a ridosso dello Stretto di Messina, a circa cinquecento metri di quota, e con le nuove acquisizioni può contare su 15 ettari di vigna coltivati biologicamente. Di notevole livello i vini prodotti, eleganti e tecnicamente ben fatti, come il Peloro Rosso 2020 blend di Nerello Mascalese e Nocera, dal profilo olfattivo ampio e sfaccettato dalle note di ciliegia scura, rosa canina, balsami resinosi e spezie gialle, fresco e succoso il sorso, complesso ma di estrema bevibilità.

Bello Mio 2021 Fondo Antico
La cantina della famiglia Polizzotti, e la loro enologa Lorenza Scianna, hanno il merito di essere stati tra i primi a credere alle potenzialità del Grillo vinificato in purezza, ma anche a quelle dello Zibibbo vinificato secco. A base di quest’ultimo il Bello Mio 2021, nitido nell’espressione varietale fruttata e floreale, venata da una iodata nota marina, esemplare il sorso per l’equilibrio tra il frutto succoso e una spiccata acidità per un bel finale agrumato.

Sicilia Doc Catarratto Vigna di Mandranova 2020 Alessandro di Camporeale
Nata come azienda con vocazione rossista, negli ultimi anni la cantina della famiglia Alessandro ha ampliato il suo top di gamma con dei bianchi di territorio di ottima qualità. È il caso del Catarratto Vigna di Mandranova 2020, vino elegante e solare, dai nitidi profumi di frutta esotica, erbe mediterranee, anice e agrumi, volume e profondità in bocca, dove l’ottimo equilibrio tra frutto e progressione acida, ne accentua persistenza e bevibilità.

Sicilia Doc Adorè 2021 Casa Grazia
La bella azienda di Maria Grazia Di Francesco si trova nel ragusano, in una zona paesaggistica di rara bellezza, e da sempre molto vocata alla viticultura, la riserva naturale protetta del Lago Biviere nel calatino. Molto piacevole il Moscato Bianco vinificato secco Adorè 2021, dai profumi intensi e nitidi di lavanda, rosa, pesca e sale marino, fresco e ben equilibrato il sorso sapido e dotato di un bel frutto croccante e bella spinta acida, lungo e persistente il finale.

Etna Rosso Contrada Rampante 2018 Pietradolce
Quella di Michele e Mario Faro è certamente una tra le aziende, e non a torto, più blasonate dell’Etna, anche quest’anno i vini degustati erano di altissimo livello qualitativo, elegantissimi e territoriali. More, cassis, arancia sanguinella, menta, mirto al naso, dove le note speziate del legno sono perfettamente integrate al resto. Più aristocratico che austero il sorso, profondo e persistente, ricco di tannini fitti e levigati ben saldati al frutto e dotato di un finale balsamico di esemplare lunghezza.

Pinot Nero L’Eterno 2019 Feudi del Pisciotto
Da una produzione di alto livello qualitativo fatta perlopiù da vini da vitigni autoctoni, abbiamo scelto invece un Pinot Nero, vitigno che coltivare in Sicilia, per l’enologo Alessandro Cellai, ha rappresentato una sfida molto difficile. Per noi, almeno per il 2019, la sfida è vinta, L’Eterno ha un bel naso fitto e varietale, ricco di frutti rossi, melograno, viola, erbe officinali su un fondo balsamico. Elegantissima la silhouette gustativa, fresca e ben bilanciata tra sapidità, un bel frutto nitido avvolto da tannini fitti e setosi, per un bel finale appena agrumato.

Sicilia Grillo Doc Lalùci 2021 Baglio del Cristo di Campobello
Per la gioia dello zio Carmelo, a dargli una mano in azienda, fresca di studi in economia a Milano, è arrivata la nipote Federica. Lui, Carmelo, adesso ha più tempo per occuparsi come sempre della parte tecnica, e si vede i vini che abbiamo assaggiato sono ancor più del solito caratterizzati da una estrema piacevolezza di beva e molto coerenti alla varietà d’origine e al territorio. Il grillo Lalùci 2021 ha la tipica mineralità iodata dei terreni bianchi e calcarei di questa zona della Sicilia, ma anche i profumi di frutti e fiori gialli ed erbe aromatiche tipiche del vitigno. Coerente il sorso, fresco sapido e dotato di un bel finale agrumeto e persistente.

Sicilia Doc Vigna San Francesco Chardonnay 2019 Tasca d’Almerita
Non è stato un momento di distratta esoticità a spingerci a scegliere tra i tanti vini di questa storico chateau siciliano uno Chardonnay, il Vigna di San Francesco 2019, ma solo la voglia di ricordare che a Regaleali l’innovazione è sempre stata di casa, tanto che lo Chardonnay vi alberga da più di mezzo secolo e che Vigna San Francesco è stata impiantata dal conte Lucio negli anni Ottanta con barbatelle fatte arrivare dalla Borgogna. L’annata 2019 è caratterizzata da profumi ampi e persistenti: frutta esotica, anice, agrumi, menta e una nota minerale salina. Elegante il sorso in grande equilibrio tra il frutto croccante e acidità, lungo, sapido e fresco il finale.

Sicilia Doc Bianco d’Altura Catarratto 2021 Tenute Lombardo
Molto convincenti i vini della cantina dei fratelli Lombardo che conta su 30 ettari di vigna nell’agro di Caltanissetta, in una zona caratterizzata da terreni calcarei e ricchi di scheletro. Fine e sfaccettato al naso dove predominano i profumi di frutta a polpa bianca e agrumi, piacevole anche la nota erbacea balsamica, avvolgente il sorso dal sapore salino, fruttato e fresco, mentre il finale è piacevolmente ammandorlato.

Angibè 2021 2019 Cusumano
L’azienda di Alberto e Diego Cusumano, con le sue cinque tenute per oltre 500 ettari di vigneto sparsi per la Sicilia, è una delle realtà più dinamiche dell’intera isola. Vini di taglio moderno ed eleganti, questa la cifra della loro produzione. Molto piacevole l’Angibè 2021, taglio di Inzolia e Chardonnay, dalle piacevoli note fruttate ed erbacee al naso, mentre il sorso spinto bene dall’acidità ha un bel finale sapido, succoso e lungo.

Favinia La Muciara 2018 Firriato
Salvatore di Gaetano è stato tra i primi in Sicilia a convertire i suoi 500 ettari di vigneto all’agricoltura biologica. Ci è piaciuto molto il suo Favinia 2018, blend di Zibibbo, Catarratto extra lucido e Grillo, coltivati in un piccolo vigneto a ridosso del mare a Favignana. Polpa di frutta gialla, agrumi, zagara, menta e note iodate al naso, sapido il palato, ampio, succoso e persistente, lungo il finale agrumato.

Etna bianco 2020 Cottanera
Francesco, Mariangela ed Emanuele Cambria, seconda generazione di viticultori sull’Etna, a fondare l’azienda era stato sul finire degli Anni Ottanta il loro papà Gugliemo, hanno presentato una batteria di vini di rara eleganza e territorialità. Esemplare l’Etna bianco ’20 dai tipici sentori minerali, poi agrumi, frutta gialla, erbe aromatiche, sapido e persistente il sorso ben giocato tra acidità e frutto per un finale lungo e balsamico.

Etna bianco 2020 Francesco Tornatore
Neanche il Covid è riuscito a fermare Francesco Tornatore, imprenditore visionario e lungimirante, che in questi due anni ha completato la nuovissima grande cantina dotata di tutte le più moderne tecnologie. Di grande livello il suo Etna bianco 2020 vino peraltro dotato di uno straordinario rapporto prezzo qualità. Cristallino il naso dai sentori di fiori gialli, erbette aromatiche, pera, agrumi e sale affumicato. Freschissimo dell’acidità ancora tagliente il sorso dinamico di buon spessore e lunga persistenza aromatica.

Family and Friend 2020 Feudo Maccari
Ad affiancare Antonio Moretti Cuseri nella conduzione delle tenute vitivicole sono ormai da tempo i figli Alberto e Amedeo, si deve a loro l’idea di produrre un bianco destinato a durare nel tempo, il Family and Friend, un Grillo vinificato in cemento ovoidale e fatto maturare parte in cemento e parte in rovere francese. Eccellente il risultato, il millesimo 2020 di questo vino profuma di frutta esotica, erbe mediterranee e sale marino mentre il sorso dotato di una vibrante progressione acida è ampio e persistente, lungo il finale fresco e salino.

Etna bianco Superiore Contrada Villagrande 2018 Barone di Villagrande
Marco Nicolosi, undicesimo barone di Villagrande, conduce con impegno, competenza e dedizione la tenuta dove la sua famigli produce vino sin dal Settecento. L’etna bianco superiore 2018 proviene da un vigneto ad anfiteatro proprio di fronte la cantina, vinificato in parte in legno di acacia siciliana si presenta al naso ampio ed elegante, spunti minerali, agrumi, gelsomino ed erbe aromatiche tra i profumi, mentre in bocca la tipica sapidità ben sposata al frutto rende particolarmente piacevole la ancora freschissima beva, lunghissimo il finale.

Etna Bianco Contrada Muganazzi 2020 Graci
Alberto Graci è sicuramente uno dei vignaioli di riferimento dell’ormai affollato panorama etneo, i suoi vini si distinguono per la raffinata eleganza ma soprattutto l’intimo legame con il territorio e le sue varietà di riferimento. L’Etna bianco Muganazzi 2020 ha un naso cristallino che rimanda a fiori gialli, erbe officinali, pesca bianca e cedro candito, preciso il sorso dall’ottima propulsione acida, scattante, sapido e di notevole lunghezza.

Etna Bianco De Aetna 2020 Terre Costantino
Fabio Costantino produce vini dalla spiccata territorialità e da agricoltura biologica, sul versante sud dell’Etna, quello che guarda verso il mar Jonio. Molto rappresentativi del territorio i suoi vini, i bianchi in particolare. Il De Aetna 2020, carricante con un tocco di cataratto e un saldo di minnella, profuma di mela renetta, ginestra e macchia mediterranea. Energico il sorso, succoso e dall’acidità prorompente e dal bel finale lungo e speziato.

Arancino Orange Wine Bio Catarratto 2021 Caruso & Minini
Questa bella realtà marsalese, da sempre impegnata nella salvaguardia ambientale, da quest’anno grazie ad un nuovo impianto fotovoltaico riesce a coprire ben il 65% del proprio fabbisogno energetico. Da una buona gamma di vini tutti biologici, abbiamo scelto l’Arancino 2021, un Catarratto orange che viene fatto macerare per 20 giorni sulle bucce, ottimo il risultato, un vino dai sentori di fiori d’acacia, mandarino e frutta gialla, mentre il sorso sapido e fresco è dotato di un lungo finale agrumato.

Sicilia Nero d’Avola Alto Reale 2020 Tenute Rapitalà
La bellissima tenuta Rapitalà si estende per oltre 200 ettari tra Alcamo e Camporeale ad altitudini variabili tra i 300 e i 600 metri. Proprio da una selezione delle vigne più alte nasce il Nero d’Avola Alto Reale 2020. Di un bel rubino intenso e brillante si presenta al naso con sentori di frutti di rovo neri, capperi salati e sottobosco mediterraneo. Ben centrato il sorso pieno, succoso ma ben sostenuta da una fresca spina acida.

Mamertino 2018 Planeta
Capo Milazzo è il punto geografico più a nord della Sicilia, una stretta lingua di terra che si allunga sul mar Tirreno verso le Eolie. Qui i Planeta conducono un vigneto di spettacolare bellezza letteralmente sospeso sul mare. Il Mamertino 2018, Nero d’Avola e Nocera, è un vino elegante, profumato di frutta a bacca rossa, erbe aromatiche e spezie. In bocca si presenta salino, articolato e di buona persistenza aromatica, fresco ed appagante il finale.

Sicilia Nero d’Avola 2020 Feudo Arancio
Feudo Arancio, la cantina siciliana del gruppo Mezzacorona, opera ormai in Sicilia da un ventennio, due le tenute una a Sambuca ed una ad Acate per circa 700 ettari vitati. Di livello l’intera gamma dei vini, di taglio moderno, ma fedeli al territorio. Buono il Nero d’Avola 2020 profumato di frutti rossi, balsamico e piacevolmente speziato, mentre in bocca è morbido, rotondo e persistente con i tannini ben integrati al frutto.

Sicilia Nero d’Avola Mandrarossa Terre del Sommacco 2018 Cantine Settesoli - Mandrarossa
La cantina Settesoli, nonostante i numeri, anzi in grazia di quelli, più di 2.000 soci e 6.000 ettari di vigneto, è un punto di riferimento in Sicilia per quanto riguarda la ricerca, la sperimentazione e la sostenibilità ambientale. Il Terre di Sommacco 2018 è un Nero d’Avola prodotto nell’omonima contrada di Menfi, a due passi dal mare. Frutti rossi maturi, rosa canina e macchia mediterranea al naso per questo vino dalla bocca ben distesa, ben bilanciata tra frutto e sapidità e dotato di una elegante cornice tannica.

Sicilia Noto Nero d’Avola Zisola 2020 Zisola Mazzei
Filippo Mazzei è stato il primo tra i tanti toscani che adesso affollano la Sicilia a mettere radici sull’isola, dove si era innamorato di un’antica masseria fortificata a Noto, in contrada Zisola, e dove nel solco della tradizione locale tutto il vigneto è allevato ad alberello. Piacevolissimo il Nero d’Avola Zisola 2020, dal bouquet elegantissimo di piccoli frutti rossi, rosa appassita, erbe aromatiche e note marine iodate. Sorso di estrema bevibilità, fresco, sapido, dal frutto succoso e un bel ritorno agrumato nel lungo finale.

Sicilia Nero D’Avola Metodo Classico Pas Dosè 2017 Feudo Principi di Butera
L’azienda siciliana della famiglia Zonin si trova a Butera, un territorio particolarmente vocato alla produzione vitivinicola e del Nero d’Avola, in particolare, grazie a terreni ricchi di scheletro calcareo e minerali. Molto interessante il Metodo Classico Pas Dosé 2017 da nero d’Avola vinificato in bianco dai profumi di infuso di frutti rossi, rose selvatiche e biscotti al burro, fine e persistente la bolla, sapido, fresco e di bella lunghezza il sorso.

Sicilia Nero d’Avola Riserva Cembali 2017 Baglio di Pianetto
Due le tenute che fanno capo alla cantina fondata dal conte Paolo Marzotto una ventina d’anni fa in Sicilia, la prima a Santa Cristina Gela alle porte di Palermo, la seconda a Noto in contrada Baroni. Da quest’ultima arriva la riserva di nero d’Avola Cembali 2017 dal naso ampio e persistente di frutti di bosco scuri, resina di pino, lavanda ed altre erbe aromatiche e spezie. Pieno e di buona struttura il sorso da frutto succoso ed avvolgente ben contenuto dai tannini fitti e levigati, lungo e balamico il finale.

Sicilia Rosato Madamarosè 2021 Sallier de la Tour
Già dal 2008 i Tasca d’Almerita gestiscono la tenuta vitivinicola dei cugini Sallier de La Tour che si estende per qualche centinaio di ettari nell’areale della Doc Monreale. Adesso a dirigere la cantina è la contessina Costanza Chirivino, che nell’ultimo lustro ha fatto un gran bel lavoro sia sui vini, notevolmente migliorati, che sul rilancio del brand aziendale. Delizioso il rosato da syrah Madamarosè, invitante al naso dai profumi fruttati e speziati, fresco, trascinante e golosissimo al palato.

Sicilia Nero d’Avola Vrucara 2018 Feudo Montoni
Vignaiolo tanto bravo, competente ed appassionato quanto dotato di una notevolissima carica umana è uno dei pionieri del biologico in Sicilia, tanto che la sua tenuta di Cammarata nell’agrigentino è stata tra le prime in Sicilia a dotarsi della certificazione biologica. Di livello il suo Nero d’Avola Vrucara 2018 dal naso complesso e persistente che profuma di gelsi neri, more, cassis, ma anche ginepro, spezie e arancia rossa. Tannini fitti e ben amalgamati al frutto pieno e maturo in bocca per un finale lungo e caldo.

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