La Sicilia è la “regina” degli ettari vitati (oltre 118.000), pari al 17,8% del totale a livello nazionale; ad una certa distanza si colloca il Veneto, con 95.000 ettari (14,2% del totale), che però registra il record della produzione, con 10,7 milioni di ettolitri di vino nel 2024 (22,3% del totale italiano). Se Treviso è la prima provincia per produzione, è Cerignola (Foggia) il comune con il vigneto più esteso. Per quanto riguarda la produzione nazionale di vino, nel 2024 è stata pari a 48 milioni di ettolitri, con un incremento del 12,9% sul 2023. Complessivamente, dal 2019 al 2024, gli ettolitri prodotti sono però calati del 3,7%, con una riduzione che ha interessato tutte le tipologie di vino, ad esclusione dei vini bianchi Dop e Igp. Sono alcuni dati che emergono dal focus by Censis e Confcooperative “L’Italia del vino: superfici, costi ed export”, presentato a Vinitaly.
Scorrendo i dati, si vede che il Mezzogiorno è rappresentato anche dalla Puglia, con 93.000 ettari (14,0%), mentre il Nord Est porta in dotazione la superficie dell’Emilia-Romagna con circa 50.000 ettari, preceduta nella graduatoria dalla Toscana con 53.000 ettari (7,9%). Se si considera l’incidenza della superficie coltivata a uva da vino sul totale della superficie, è la regione Friuli-Venezia Giulia a mostrare il livello più elevato: nella regione, 10,4 ettari su 100 sono coltivati a uva da vino, contro una media nazionale pari a 4,2 ettari su 100. Il dato del Friuli si scosta di poco da quello del Veneto, che si colloca poco sotto la soglia dei 9 ettari.
La superficie dedicata alla coltivazione di uva da vino in Italia si attesta sui 693.000 ettari, pari all’estensione di una volta e mezzo il Molise, con un incremento del 3,4% fra il 2019 e il 2024. Fra le zone altimetriche, prevale la collina, con il 55,5% sul totale della superficie agricola, mentre, a seguire, il 39,2% della superficie è localizzato in pianura e il restante 5,3 nelle zone di montagna. Il Veneto si conferma la “regina” del vino italiano con una produzione, nel 2024, a 10,7 milioni di ettolitri, pari al 22,3% sul totale della produzione italiana. La regione si segnala anche per continuità nel registrare variazioni positive della produzione, sia nel confronto fra il 2023 e il 2024 (+0,6%), sia nel confronto fra il 2019 e il 2024 (+3,8%). Puglia ed Emilia-Romagna hanno conosciuto una fase produttiva positiva nel breve periodo. In queste tre regioni si concentra più della metà di produzione di vino in Italia.
Se si considera il rapporto fra produzione e superficie coltivata, è l’Emilia Romagna che precede il Veneto con 137,6 ettolitri per ettaro (contro i 113 del Veneto). Lontane da queste cifre si trovano regioni a grande tradizione vinicola come il Piemonte (55,2), la Toscana (51,6), la Sicilia (35,8).
La leadership del Veneto nella produzione di vino trova un riscontro chiaro nel contributo che a questo primato offrono le province di Treviso e di Verona: la prima, nel 2024, ha prodotto 5,2 milioni di ettolitri di vino; la seconda 2,6 milioni di ettolitri. Se si guarda il dettaglio provinciale nella produzione di vino nazionale, tra le prime dieci province italiane per produzione di vino, ben quattro appartengono al Nord Est: oltre a Treviso e Verona, presentano livelli produttivi elevati anche Ravenna (2,9 milioni di ettolitri) e Reggio Emilia (1,4 milioni). In totale le prime dieci province coprono da sole il 51,1% della produzione complessiva italiana (pari a 48 milioni di ettolitri).
Anche nella produzione di vini Dop, sono Treviso e Verona a coprire le prime due posizioni fra le dieci province a maggiore livello di vini con denominazione di origine protetta. Treviso sfiora i 4 milioni di ettolitri realizzati nel 2024, mentre Verona si attesta poco sotto i 2 milioni. Segue al terzo posto la prima provincia del Mezzogiorno, Agrigento, con 1,1 milioni di ettolitri, ma per il resto, predominano le provincie del Nord (e del Nord Est in particolare), ad eccezione di Chieti che con 980.000 ettolitri arriva a coprire la quarta posizione. In totale, oltre il 56% del vino Dop prodotto in Italia (poco meno di 22 milioni di ettolitri) proviene dalle prime 10 province.
È Taranto, invece, la prima provincia per produzione di vini Igp, con 1,6 milioni di ettolitri, seguita da Treviso (1,1 milioni di ettolitri di vino IGP) e Ravenna (877.000 ettolitri). Anche in questo caso le prime dieci province arrivano a coprire oltre la metà della produzione complessiva (il 57,0% su un totale di 14 milioni di ettolitri).
Una curiosità: su scala comunale, il vigneto più esteso spetta a Cerignola (Foggi) con una superficie dedicata alla coltivazione di vite pari a 12.000 ettari. Sono siciliani 6 comuni sui primi 10 in classifica: Mazara del Vallo, Marsala, Alcamo, Salemi, Trapani e Monreale. Nella produzione di vini di qualità si distingue Castellina in Chianti (Siena), che presenta una quota di superficie prevalentemente dedicata alla produzione di vini Dop pari al 76,2%, seguita da San Gimignano con il 75,5% e da Manduria con il 74,4. Fra gli altri comuni a vocazione Dop si segnalano Montespertoli (73,6%) Montalcino (70,2%), Montepulciano (69,8%), tutti appartenenti al territorio della Toscana, e 4 comuni siciliani, Marsala, Mazara, Trapani e Menfi, con quote di superficie Dop compresa fra il 55,9% e il 61,1%.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025