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SISMA IN EMILIA: “PORTE APERTE” NEI CASEIFICI DEL PARMIGIANO ... A CHI VORRÀ VEDERE I FRUTTI DELLA RICOSTRUZIONE, FARE ACQUISTI SOLIDALI E PARTECIPARE A VISITE GUIDATE

Italia
Ecco una scena del danno che hanno subito per il sisma i caseifici

Ad un anno dal sisma del maggio 2012, i caseifici del Parmigiano Reggiano colpiti dal terremoto per ringraziare per ogni aiuto ricevuto, aprono le porte, per due week-end consecutivi (25-26 maggio e 1-2 giugno), a chi vorrà vedere i frutti della ricostruzione, fare acquisti solidali e partecipare a visite guidate.

“I 37 caseifici colpiti, con danni superiori ai 100 milioni di euro, quasi 600.000 forme cadute, 15.000 classificate come “rifiuto” e distrutte, 8.000 bins di forme avviate alla fusione perché inutilizzabili e 600 allevamenti coinvolti - ha spiegato il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai - sono stati sostanzialmente “adottati” da milioni di consumatori, associazioni, imprese, gruppi spontanei formatisi sia in Italia che in altri Paesi”.

Il bilancio delle diverse azioni solidali è stato di 1.199.332 euro: 514.233 dalle vendite solidali locali; 486.614 da quelle di catene come Coop Italia, Sigma, Mc Donald’s, Auchan, Unes e Sogegross; 31.046 euro sono arrivati da altri operatori commerciali e 167.121 euro legati a donazioni spontanee e dirette al Comitato dei caseifici.

Tra questi spicca il contributo di Fatro, impresa italiana attiva nei prodotti per la salute animale, che, da sola, ha versato 100.000 euro. L’elenco dei caseifici aderenti all’iniziativa è sul sito del Consorzio (www.parmigianoreggiano.it).

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