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SONO QUELLE DELLO SPUMANTE BELLAVISTA LE BOLLICINE UFFICIALI DELLA PRIMA DEL TEATRO ALLA SCALA: STILE E PRESTIGIO 100% ITALIANI PER LA CENA ED I BRINDISI DI GALA DEL 7 DICEMBRE, ALLA PRESENZA DI NUMEROSI POLITICI E CELEBRITIES

Italia

Sono quelle griffate Bellavista, una delle aziende italiane più conosciute nel mondo, le bollicine della prestigiosa prima Alla Scala, il 7 dicembre a Milano. Il sodalizio tra il tempio della musica e la tenuta in Franciacorta, guidata da Vittorio Moretti, inizia nel 2004, quando il Teatro alla Scala, dopo due anni di chiusura, riaprì il suo palcoscenico alle emozioni di una nuova stagione, puntando sullo stile italiano anche nella scelta dei brindisi; in particolare quelli di un territorio di pregio, la Franciacorta, e di uno dei suoi più appassionati interpreti, Bellavista, piccola azienda che ha messo in campo i talenti migliori per competere sulla scena internazionale.

“In tutto il mondo - spiega Vittorio Moretti - il Teatro alla Scala è simbolo della grande musica, ma è anche sinonimo di performance, un momento unico, virtuoso, nel quale si dà il massimo di sè stessi. Qualcosa di simile accade nel mondo del vino quando si scoprono grandi territori e si mette al loro servizio creatività, abilità e talento. Per questo, abbiamo voluto dedicare alla Scala una delle migliori performance del nostro lavoro, la vendemmia 2004”.

Per ricordare questo momento storico, Bellavista ha scelto di suggellare l’apertura della stagione 2008/2009 con il “millesimo” 2004. Un anno storico anche per il vino perché in Franciacorta questa annata è stata unica, forse la più importante degli ultimi trent’anni: “nel 2004 - ricorda Mattia Vezzola, l’enologo che crea le cuvée Bellavista - si sono verificate tutte le condizioni che rendono possibili i miracoli enologici. Paragonabile solo a quella del 1984, questa annata è stata costantemente fresca, con una differenza termica ottimale tra le temperature notturne e quelle diurne, ed una ventilazione che ha consentito una maturazione graduale e una sanità esemplare delle nostre uve”.

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