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IMPRENDITORIA

“Sophia Loren, Original Italian Food”, la catena di ristoranti aperti dalla diva con Luciano Cimmino

Il primo a Firenze. In menu le pizze di Francesco Martucci, miglior pizzaiolo d’Italia 2020, e i piatti del due stelle Michelin Gennarino Esposito
CATENA RISTORANTI, FIRENZE, FRANCESCO MARTUXXI, GENNARINO ESPOSITO, LUCIANO CIMMINO, ORIGINAL ITALIAN FOOD, RISTORAZIONE, SOPHIA LOREN, Italia
Sophia Loren, Vittorio De Sica e la pizza

Una catena di ristoranti intitolati a Sophia Loren, una delle più grandi attrici della storia del cinema e icona di italianità in ogni angolo del mondo: si chiamerà “Sophia Loren, Original Italian Food”, nasce dalla partnership tra Luciano Cimmino, imprenditore napoletano alla guida di Pianoforte holding, che controlla i brand della moda Carpisa e Yamamay e la stessa diva, ed aprirà i battenti, con il primo locale, a Firenze. In menu, le pizze firmate da Francesco Martucci, miglior pizzaiolo d’Italia 2020 con il locale “I Masanielli” a Caserta, ed i piatti di Gennarino Esposito, chef due stelle Michelin con “La Torre del Saracino” a Vico Equense. Come ha raccontato lo stesso imprenditore al “Corriere Economia”, “mi sono sempre chiesto perché nessuno avesse mai pensato a un vero piano imprenditoriale nella ristorazione assieme alla diva, anziché giocare con il suo nome, utilizzandolo in modo semi clandestino. Da tempo avevo infatti in mente una catena di locali con il suo brand, con la sua partecipazione messa nero su bianco, che si chiamerà “Sophia Loren, Original Italian Food”.
In società con Luciano Cimmino, che detiene la quota di maggioranza (32%) della “Dream Food” ci sono “la famiglia Carlino, Sergio Ubaldo e Francesco Pinto, l’architetto Ivo Maria Redaelli, che ha allestito il primo locale, l’imprenditore Nicola Giglio con attività nel settore degli orologi e la società finanziaria di un professionista della City milanese”, dice ancora Cimmino. Costo dell’operazione, sin qui, tutt’altro che banale. “L’intesa con Sophia Loren è a sei zeri, accordo di licenza ibrido, con l’anticipo di una consistente fee, più royalties, percentuali sugli introiti. Oltre due milioni di euro per i locali a Firenze (a due passi dalla Cupola del Brunelleschi, ndr), con due cucine professionali e due forni, e l’investimento per 40 assunzioni: 270 i coperti. Oltre alla consulenza a cinque zeri con lo chef stellato e il maestro pizzaiolo”. Nei piani futuri c’è già l’espansione all’estero, destinato a diventare, probabilmente, il core business della “Sophia Loren, Original Italian Food”, da Dubai a Miami, ma anche Hong Kong e Shanghai ...

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