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SOSPIRO DI SOLLIEVO PER IL VINO ITALIANO IN RUSSIA: GLI ORGANISMI DOGANALI RICALCOLERANNO UN “CUSTOM PROFILE” PIÙ CONGRUO PER I VINI IGT E DA TAVOLA ITALIANI, PORTATO A 1,60 EURO A BOTTIGLIA CONTRO LO 0,80 DI FRANCIA E SPAGNA

Italia
Sospiro di sollievo per i vini italiani in Russia

Sospiro di sollievo per il vino italiano in Russia: le autorità doganali hanno accolto la richiesta di ricalcolare il “custom profile” per i vini Igt e da tavola, portato nei giorni scorsi a 1,60 euro per bottiglia da 0,75 litri, perché frutto di un prezzo medio non ponderato, e per portarlo a valori più vicini alla parte di produzione interessata di vino del Belpaese. Ecco, secondo le prime indiscrezioni raccolte da WineNews, l’esito della missione del Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani a Mosca, che ha incontrato, tra gli altri la sua Elvira Nabiullina e il Ministro del Commercio Viktor Kristenko, in tandem con l’ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi, che ha incontrato a sua volta il vicedirettore delle dogane russe. Una prima risposta all’allarme sollevato inizialmente da Federvini, cui si sono affiancate altre organizzazioni di categoria, che avevano puntato il dito soprattutto sulla differenza di trattamento con i principali competitor, Francia e Spagna, per cui il valore era stato fissato a 0,80 euro a bottiglia. Un provvedimento che, secondo alcuni, avrebbe portato ad un aumento fino al 30% del prezzo dei vini italiani di fascia più bassa in uno dei mercati più promettenti per il vino del Belpaese. La decisione dovrebbe portare a due importanti conseguenze: la prima che molti dei vini coinvolti nel contenzioso sul prezzo minimo ne potranno tranquillamente uscire; la seconda, che i vini molto al di sotto del nuovo prezzo medio stabilito potranno comunque farsi valutare autonomamente e dimostrare che non sono venduti sottocosto o in una transazione sotto-fatturata, allo scopo di pagare meno tasse del dovuto.

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