L’enoturismo dell’Umbria ha uno status giuridico: con l’approvazione della legge sulle strade del vino - che introduce nella regione i percorsi turistico-gastronomici, destinati a valorizzare le migliori aree vitivinicole sull’esempio di quanto avviene da anni all’estero (California, Napa Valley, Champagne) - diventa finalmente realtà la tutela e la valorizzazione delle aree vitivinicole, la fruizione e la comprensione sotto forma d’offerta turistica dei territori, il recupero della tradizione rurale, l’incremento dell’occupazione e l’educazione ad una corretta alimentazione e consumo del vino. Non solo, la nuova legge permette anche di lavorare alla creazione di una sorta di “distretto rurale”, dando l’opportunità di valorizzare congiuntamente altre produzioni di qualità (con particolare riguardo all’olio d’oliva e gli altri prodotti tipici dell’Umbria).
“Questa legge sulle strade del vino - spiega Marco Caprai, presidente del Centro Agro Alimentare dell’Umbria, che da subito ha creduto nelle potenzialità dell’enoturismo - darà sicuramente un impulso importante allo sviluppo ed alla qualificazione dei territori ed andrà logicamente a beneficio di quei territori che hanno le carte in regola per essere all’avanguardia, cioè realmente caratterizzati da un mix di elementi: arte, ambiente, vino, prodotti agroalimentari, cultura, artigianato artistico. Dopo la legge, però, deve anche essere fatto un regolamento regionale che garantisca la qualità delle strade del vino e che stabilisca bene gli standard minimi, perché è in gioco lo sviluppo economico dei territori e la creazione d’occupazione e di nuove imprese”. Insomma, importanti investimenti possono arrivare dal mondo del vino dell’Umbria.
E non solo. Stando anche allo studio del Censis Servizi (Centro Studi ed Investimenti Sociali), il turismo del vino può infatti essere una reale opportunità di lavoro e d’impresa. In quali settori ? Nella valorizzazione della ricettività e della gastronomia; nell'offerta di eventi, occasioni, prodotti per questo turismo (non banali e non esclusivamente enologici); nella formazione continua degli operatori; nella cura e visibilità dei luoghi, dei vigneti, delle cantine, del paesaggio; la promozione delle risorse storiche, culturali ed artistiche. L’enoturismo è insomma un comparto economico in continua ascesa che sta incontrando l’attenzione e l’interesse dei buyer di tutto il mondo e che, proprio per questo, miete successi in Italia. Con la nuova legge, l’Umbria entra a pieno titolo tra le poche Regioni che hanno legiferato su questo importante e nuovo settore economico (che lo Stato ha normato il 14 luglio scorso, con una dotazione finanziaria di 3 miliardi all’anno per 3 anni), che gli esperti nel ’99 hanno stimato in Italia avere un business di 3.000 miliardi (3 milioni di presenze in azienda).
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025