Per conquistare nuovi consumatori il mondo del vino ha bisogno di parlare nuovi linguaggi, specie nel momento clou, quello dell’acquisto. E se i canali tradizionali non sono più sufficienti, bisogna puntare sull’innovazione. Prima di tutto l’e-commerce, che nel settore enoico, in Italia, muove un giro d’affari, stimato da WineNews, di appena 30 milioni di euro, ma che nell’economia del Belpaese vale ben 19 miliardi, e nel resto del mondo ha un peso ancora maggiore, come dimostra la nascita e la crescita di decine di siti dedicati, ultimo arrivato GrapePip (www.grapepip.com) pronto a diventare l’Ebay del vino grazie a prezzi competitivi e al coinvolgimento dei maggiori wine merchants britannici. E le enoteche? Ci pensa “Progetto Divino” a rivoluzionarle, il format innovativo destinato al mercato estero (che ha già attirato l’interesse di produttori come Emilio Pedron di Tenimenti Angelini, Sandro Boscaini di Masi e Giuseppe Tasca), messo a punto dal Cueim - Consorzio universitario di economia industriale e manageriale: 400 metri quadrati di store, divisi in tre aree interattive in cui approfondire i grandi temi legati al vino, tenute insieme da un unico grande fattore, il territorio, per un’esperienza d’acquisto nuova ed esperienziale.
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