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Torna, dopo un mese nello spazio, il primo Champagne creato per condizioni di “zero gravity”

Mumm Cordon Rouge Stellar (frutto di 9 anni di ricerche) è stato lanciato dalla Florida con una missione Axiom Space

Il primo Champagne creato per viaggiare nello spazio torna sulla Terra dopo il suo volo di debutto: Mumm Cordon Rouge Stellar è stato lanciato dalla Florida lo scorso 25 giugno con una missione Axiom Space, leader nel volo spaziale umano e commerciale, per poi rientrare il 15 luglio in perfette condizioni, nella sua bottiglia all’avanguardia appositamente progettata per la “zero gravity” (ovvero l’assenza di gravità), frutto di 9 anni di ricerca e sperimentazione tra la Maison Mumm e un team di scienziati. Tra cinque mesi si procederà all’apertura e alla degustazione della bottiglia che ha viaggiato tra le stelle.
Il progetto che ha portato Mumm Cordon Rouge Stellar nello spazio è iniziato nel 2017, quando Maison Mumm ha riunito una squadra di esperti, tra cui Octave de Gaulle, fondatore di Spade, specializzata nella progettazione di prodotti ed esperienze per la vita umana oltre la Terra; il Cnes (Centre National d’Etudes Spatiales), ovvero l’Agenzia Spaziale Francese; e Jean-François Clervoy, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e veterano di tre missioni spaziali della Nasa.
Il primo prototipo di Mumm Cordon Rouge Stellar è stato presentato nel 2018, dando origine ad una prima serie di osservazioni, sia tecniche che enologiche. Queste sono state integrate nella progettazione di un secondo prototipo, prodotto nel 2022, anch’esso conforme alle specifiche del Cnes in materia di sicurezza e degustazione in condizioni di assenza di gravità. Nello stesso anno, Maison Mumm ha annunciato la sua collaborazione con Axiom Space, che avrebbe portato Mumm Cordon Rouge Stellar in una futura missione reale. L’ultimo, cruciale passaggio prima che la missione potesse procedere, è stato un volo di prova a gravità zero, completato con successo nel marzo 2025. E così, dopo nove anni, il 25 giugno, Mumm Cordon Rouge Stellar è decollato dalla Florida, nell’ambito della Missione Axiom 4 (Ax-4). Il comandante dell’Ax-4, Peggy Whitson, ex astronauta della Nasa e ricercatrice biochimica, era accompagnata da un equipaggio internazionale. La missione è rientrata sulla Terra il 15 luglio, con Mumm Cordon Rouge Stellar in condizioni apparentemente impeccabili. Tra circa cinque mesi, Yann Munier, Chef de Cave della Maison Mumm, sarà autorizzato ad aprire la bottiglia e ad assaggiare il primo Champagne al mondo ad aver viaggiato nello spazio.
Mumm Cordon Rouge Stellar ha rappresentato una duplice sfida: di design e di vinificazione. Il design doveva non solo rispettare i rigorosi standard di sicurezza di una missione spaziale, ma anche preservare e garantire l’integrità della preziosa bottiglia di Champagne. Di concezione futuristica, presenta una mezza bottiglia in vetro fissata da un meccanismo di apertura e chiusura in acciaio inossidabile, lo stesso materiale utilizzato dalla Maison Mumm per i suoi tini a Reims. La bottiglia è protetta da un elegante involucro esterno in alluminio aeronautico, decorato con l’iconico nastro rosso di Mumm Cordon Rouge. Il lungo collo dell'involucro, che termina con un tappo di sughero fissato da un anello metallico, è stato progettato per consentire di servire lo Champagne in condizioni ottimali.
Il secondo, e altrettanto importante, aspetto della sfida riguardava lo Champagne stesso. Per contrastare l'indebolimento dei sensi dell’olfatto e del gusto che si verifica nello spazio, l’assemblaggio del Mumm Cordon Rouge ha dovuto essere leggermente modificato. La freschezza e la potenza del Mumm Cordon Rouge sono state mantenute, mentre l’intensità degli aromi è stata esaltata da un invecchiamento prolungato e dall’aggiunta di un liquore di dosaggio ottenuto da vini affinati in botti di rovere.
L’impresa perpetua lo spirito pionieristico della Maison incarnato da Mumm Cordon Rouge, che - oltre un secolo prima del suo lancio nello spazio - accompagnò il Comandante Charcot, il primo francese a guidare una spedizione antartica, nella sua storica impresa al Circolo Polare Artico nel 1904. “Oltre al suo contributo all’esplorazione spaziale, l’importanza di questo progetto risiede in ciò che lo Champagne rappresenta - valori condivisi, un’art de vivre intramontabile, un simbolo della nostra cultura - e nella possibilità di ricrearlo in un contesto completamente nuovo”, commenta César Giron, ceo della Maison Mumm. Mentre Mumm Cordon Rouge è sinonimo di celebrazioni terrene, Mumm Cordon Rouge Stellar preserva, oltre i confini del nostro pianeta, la memoria di un terroir, di un clima, di un savoir-faire e di un rituale di convivialità - in breve, un legame simbolico con la vita sulla Terra.
“Il progetto Mumm Cordon Rouge Stellar è un esempio concreto dell'importanza di considerare la convivialità e i rituali condivisi nello spazio - aggiunge Sébastien Barde, Vicedirettore dell'Esplorazione e dei Voli Spaziali Umani del Cnes - queste dimensioni umane sono essenziali per il successo delle missioni di lunga durata. Sostenendo progetti come questo, stiamo esplorando modi per migliorare il benessere psicologico degli equipaggi e affrontare le sfide culturali dell’esplorazione spaziale umana”.

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