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TORNA IL “PREMIO NONINO”, E CHISSÀ CHE SUL PALCO DELL’EDIZIONE N. 39, IL 25 GENNAIO, NON SALGA ANCHE QUALCHE FUTURO PREMIO NOBEL. COME È GIÀ CAPITATO, NEGLI ANNI PASSATI, A PETER HIGGS, TOMAS TRANSTRÖMER E MO YAN ...

Italia
Nella foto di repertorio, il Premio Nonino a Peter Higgs

È partito il count down per la consegna del “Premio Nonino”, giunto all’edizione n. 39, e chissà che, il 25 gennaio, sul palco ospitato dalla distilleria d’eccellenza friulana (Ronchi di Percoto, Udine), non salga anche qualche futuro premio Nobel. Già, perché tra i due premi c’è un legame insospettabile, visto che il Premio Nonino, riconoscimento assegnato ogni anno ad importanti personalità della cultura e della ricerca, ha anticipato ben tre vincitori dell’ambitissimo premio svedese negli ultimi anni: da Peter Higgs “padre” del celeberrimo “bosone di Higgs”, premiato da Nonino nel 2013, a Tomas Tranströmer, Premio Internazionale Nonino 2004 e Premio Nobel per la Letteratura 2011, e Mo Yan Premio Internazionale Nonino 2005 e Premio Nobel per la Letteratura 2012.
Adesso sarà il turno di altri quattro grandi protagonisti del nostro tempo: Suad Amiry, donna di cultura palestinese, che si batte da sempre per la pace, cui verrà assegnato il Premio Nonino Risit D’âur 2014, Antònio Lobo Antunes, narratore portoghese dal talento unico, che verrà insignito del Premio Internazionale Nonino 2014, Giuseppe Dell’Acqua, psichiatra e scrittore che, a fianco di Ernesto Basaglia, ha combattuto la lunga lotta conclusasi con la chiusura degli ospedali psichiatrici, prossimo Premio Nonino 2014, e Michel Serres, umanista che riceverà il Premio Nonino a “un Maestro del nostro tempo” 2014.
A presiedere la giuria, V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, che, in questi mesi, ha lavorato al fianco di grandi nomi della cultura come Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi, quasi tutti presenti alla premiazione, al fianco di tutta la famiglia Nonino, Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola.
Info: www.grappanonino.it

Focus - Il profilo dei premiati
Premio Nonino Risit d’Âur 2014 a Suad Amiry
Poliedrica donna di cultura palestinese che si batte da sempre per la pace. Alla ricerca delle proprie radici, ha fondato il Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallallah, che dirige da anni, nato per salvaguardare e catalogare lo straordinario patrimonio artistico palestinese e con esso le tradizioni e la memoria del suo popolo, basi indispensabili per la costruzione di un futuro possibile. Da scrittrice ha usato il fioretto con Sharon e mia suocera, sottile e ironico testo, e la sciabola in Murad Murad, devastante racconto dove denuncia i diritti negati e le dignità calpestate di esseri umani che vivono nella speranza di un futuro di libertà.
Premio Internazionale Nonino 2014 a Antònio Lobo Antunes
La prosa del narratore lusitano è il canto struggente di un ribelle senza pace che polifonicamente distrugge la sintassi. Uno scrivere dove violenza e malinconia sono immerse in una solitudine metafisica e si intrecciano. Una marea incessante di morte e follia annegate in un crudo realismo, acide passioni inconfessate di un naufragio simbolo del nostro simulacro di felicità.
Premio Nonino 2014 a Giuseppe Dell’Acqua
Psichiatra e scrittore ha combattuto sin dai primi tempi accanto a Franco Basaglia la lunga e perigliosa battaglia che ha portato, prima alla trasformazione e quindi alla chiusura degli ospedali psichiatrici, riforma fondamentale per la difesa di elementari diritti umani di persone per molto tempo ignorate o respinte nella loro sofferenza. Autore di numerosi testi sul disagio mentale che spaziano da rigorosi saggi scientifici a veri e propri racconti insieme documento clinico e romanzo di vite difficili.
Premio Nonino a “un Maestro del nostro tempo” 2014 a Michel Serres
Umanista nel senso più profondo del termine. Il suo pensare, sovente poetico spazia in ogni campo del sapere, oggi la sua attenzione filosofica è dedicata con amore e rispetto alle illusioni e speranze delle nuove generazioni. Mirabile per i dettami del premio il suo testo del Millenovecentonovanta Il contratto Naturale, un atto d’amore sapienziale che ci invita a rispettare sia la forza che la fragilità di un pianeta che stiamo ferendo.

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