Le vicende di una dinastia che, nell’ultimo secolo, si intrecciano con quelle del nostro Paese, in un percorso famigliare e industriale che coincide con le pietre miliari della storia economica e sociale dell’Italia: sono quelle della famiglia Folonari, che ha scritto la storia del vino italiano, rivestendo nel contempo un ruolo di rilevo nel panorama finanziario nazionale. Al 1888 risale, infatti, la fondazione della Banca San Paolo, a Brescia ad opera di Francesco Folonari. Furono poi attivi nella finanza anche Italo e Giovanni, vicepresidenti rispettivamente del Credito Agrario Bresciano e della Banca Commerciale Italiana. A raccontarle, è il volume “Nelle mie vigne l’eredità del Cabreo”, l’autobiografia di Ambrogio Folonari, decano del vino italiano e fondatore dell’azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute in Toscana (presentato, nei giorni scorsi, a Milano, dalla giornalista e curatrice Emanuela Zanotti, con la partecipazione di Ambrogio Folonari e dei figli Giovanni Folonari e Francesca Folonari, con la prefazione di Luciano Ferraro, vice direttore del “Corriere della Sera”, in Egea Bookshop dell’Università Bocconi, con la presenza del presidente dell’Università Bocconi Andrea Sironi e di esponenti del mondo della finanza e della viticoltura, ndr). Una lunga vita, la sua, dedicata alla ricerca dell’eccellenza e alla creazione di vini rossi iconici, dalla laurea in Agraria conseguita a Firenze alla scelta della Toscana come terra d’elezione. Il punto più alto del suo progetto di vita e di impresa è l’acquisto delle Tenute del Cabreo, a Greve in Chianti, con la nascita negli Anni Ottanta del Novecento del Supertuscan Cabreo Toscana Igt, che armonizza tradizione e innovazione, esaltando la millenaria sapienza vitivinicola del territorio del Chianti e diventando ben presto il simbolo della rinascita dell’intero settore.
“L’autobiografia di nostro padre Ambrogio è la testimonianza - ha detto Giovanni Folonari, presidente dell’azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute - di un’intera esistenza trascorsa a creare vini iconici e innovativi, sempre nel rispetto delle millenarie tradizioni profondamente radicate nel territorio del Chianti. Le Tenute del Cabreo sono oggi il simbolo della sua lunga vita e della sua visione imprenditoriale. Rappresentano infatti il passato, il presente e il futuro: oltre alla produzione dei Supertuscan, sono il luogo in cui ha preso vita un vero e proprio polo dell’ospitalità, con i due relais, il ristorante e la nuova cantina in fase di realizzazione”. Francesca Folonari ha raccontato la nascita di Borgo del Cabreo e Pietra del Cabreo, i due relais di charme ideati e arredati personalmente insieme alla madre Giovanna Folonari: un grande progetto di riqualificazione degli insediamenti rurali di cui le Tenute sono disseminate, realizzato con l’impiego di maestranze artigiane d’eccellenza e materiali locali. Borgo del Cabreo e Pietra del Cabreo sono oggi due vere oasi di quiete che, immerse tra vigneti e uliveti, completano ed esaltano la wine experience nel territorio del Chianti Classico.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024