L’addio tra la testata più prestigiosa del mondo enoico, “The Wine Advocate”, ed il suo editorialista di punta, Antonio Galloni, è tutt’altro che una pura formalità tra gentiluomini. La nuova proprietà asiatica del magazine che fu del guru Robert Parker, infatti, ha deciso di fare causa a Galloni per violazione di contratto: il giornalista, stando ai fatti riportati da “The Wine Cellar Inside”, non avrebbe consegnato al vecchio editore gli ultimi due reportage che gli erano stati commissionati, uno sui vini della Sonoma Valley, l’altro, molto atteso dai lettori, sulle anticipazioni dell’annata 2012 delle etichette più famose di Bordeaux. Servizi che Galloni, pagato anticipatamente 300.000 dollari da “The Wine Advocate”, adesso vorrebbe pubblicare sul proprio sito.
Galloni, da parte sua, parla attraverso il proprio nuovo sito, dicendo che “il mio articolo sui vini della Sonoma Valley non è mai stato messo in calendario per l’uscita di “The Wine Advocate” di febbraio (come invece sostiene Parker, ndr), ancora non è pronto, buttarlo giù in così poco tempo sarebbe stata una mancanza di rispetto per tutta la Regione, per questo ho proposto a Robert di renderlo fruibile anche ai suoi lettori in maniera gratuita direttamente dal mio sito”.
Una linea che proprio non convince la nuova proprietà di Singapore, ma neanche il vecchio amico che, pur continuando ad “augurare tutto il meglio ad Antonio”, ha dovuto spiegare ai suoi lettori come il report su Bordeaux non fosse stato pubblicato perché ancora in mano allo stesso Galloni, che sta così “rendendo un cattivo servizio ad associazioni e produttori di vino, che hanno fatto ogni sforzo possibile per mettere Galloni nella possibilità di scrivere l’articolo commissionato da “The Wine Advocate” e che adesso i nostri lettori stanno aspettando”.
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