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TRA LE INFINITE DECLINAZIONI DEL VINO, L’ULTIMA, DALLA SPAGNA, E’ DI SICURO TRA LE PIU’ CURIOSE, ANCHE SE I PURISTI STORCERANNO IL NASO: UN GIOVANE CATALANO, DAL 2007, PRODUCE VINO ALLA CANNABIS, “DAI SENTORI VEGETALI, SENZA SOLFITI ... E FA RIDERE”

Italia

Ai puristi di certo l’idea non piacerà, ma tra le infinite declinazioni del vino, quella che arriva dalla vicina Spagna è di sicuro tra le più curiose: un giovane catalano, proprietario di una manciata di filari da cui produce ogni anno appena 600 bottiglie, e dipendente di un’azienda vitivinicola, dal 2007 ha pensato bene di far riposare il vino mettendo in infusione fiori di cannabis (la cui coltivazione per uso personale, in Spagna, è legale). Il risultato? “Un vino che non ha bisogno di solfiti, dal tocco vegetale, e che ... fa ridere!”, come racconta l’anonimo produttore.

“In Spagna - racconta il giovane al sito francese www.rue89.com - è una cosa del tutto legale: il primo esperimento risale al 2007, 8 grammi di cannabis su 20 litri di vino, lasciati in infusione in un sacchetto come quelli del the, per 8-9 mesi. Il risultato? Un fine tocco vegetale su un vino che, è giusto ricordarlo, nasce da viti di Carignano di 90 anni”. Ma non è tutto, perché la vera sorpresa sta nel fatto che “non abbiamo avuto la necessità di aggiungere solfiti, come se il thc (il tetraidrocannabinolo, il componente principale psicoattivo della cannabis) possa in qualche modo sostituirlo. Certo, noi non abbiamo i mezzi per verificarlo, ma sarebbe un aspetto interessante da approfondire”.

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