Un territorio tutto da scoprire, caratterizzato da colline dalle mille sfumature di colori e ricche di borghi antichi, in cui la vite disegna da sempre il paesaggio, incastonate tra il mare Adriatico e i massicci del Gran Sasso d’Italia e della Majella: l’Abruzzo, eletto da Wine Enthusiast - una delle testate di riferimento a livello internazionale - “Region of the Year” a novembre 2022 è stato celebrato ieri alla cerimonia di premiazione dei “Wine Star Awards” al Palazzo delle Belle Arti di San Francisco.
Una terra particolarmente vocata alla viticoltura, con 36.000 ettari di vigneti - i potenti vini rossi del Montepulciano, il grande bianco Trebbiano Abruzzese, il raffinato Cerasuolo d’Abruzzo, gli spumanti di Cococciola, Passerina e Montonico Bianco - e centinaia di aziende sempre più competitive che contribuiscono quotidianamente ad elevare i vini abruzzesi nel panorama enologico mondiale. “L’Abruzzo vitivinicolo è rappresentato da una molteplicità di aziende, da quelle familiari a quelle cooperative - ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela dei Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi - ma tutte dedite a produrre vini di qualità, fortemente responsabilizzate alla sostenibilità ambientale ed altamente dinamiche nel leggere ed interpretare le esigenze del mercato odierno, senza però rinnegare le proprie tradizioni e origini”.
Quello di “Wine Enthusiast” è stato anche un elogio ad un territorio incontaminato, con - nell’arco di pochi chilometri - montagne imponenti e un bellissimo mare che creano le condizioni pedoclimatiche favorevoli alla coltivazione della vite. A fare la differenza, oltre al riconoscimento della sua bellezza naturale, anche il legame tra cultura, persone, cibo e musica, che fanno dell’Abruzzo “una destinazione ambiziosa per viaggi sostenibili”, hanno sottolineato i giurati degli Awards.
“È un premio estremamente prestigioso che dà lustro al nostro Abruzzo: un grande riconoscimento internazionale, assegnato nel Paese culla della modernità, una terra che anche gli abruzzesi hanno contribuito a rendere grande - ha dichiarato il vice presidente della Regione Abruzzo, con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente - particolarmente importante è la motivazione di questo premio che si basa su due concetti fondamentali, divenuti ormai veri e propri punti di forza del comparto enologico abruzzese: tradizione e innovazione. Da un lato le peculiarità autentiche di una regione unica nel suo genere, naturalmente vocata tra la salinità del mare e le influenze climatiche della montagna; dall’altro il riconoscimento di un lavoro di innovazione e ricerca che ci pone come regione all’avanguardia, grazie ad aziende moderne in grado di sviluppare tecnologie capaci di proteggere le viti, ottimizzare la produzione e dare alla luce vini d’eccellenza apprezzati in tutto il mondo”. Merito anche del progetto denominato Abruzzo Wine Experience, che valorizza “percorsi turistici capaci di coniugare le bellezze culturali e paesaggistiche incontaminate alla capacità d’accoglienza delle nostre cantine, portato avanti tutti insieme, Consorzio ed amministrazione regionale, per promuovere l’Abruzzo anche quale nuova meta enoturistica”, ha aggiunto Nicodemi.
Il sigillo di “Region of the Year” da parte di “Wine Enthusiast” arriva dopo un grande lavoro di valorizzazione e promozione portato avanti negli anni dal Consorzio, che continua in questa direzione con un intenso programma annuale di iniziative all’estero, a partire proprio dagli Stati Uniti. Il mercato Usa è uno dei Paesi target, il secondo per import di vini abruzzesi, con una quota di oltre il 14% sul valore complessivo dell’export enologico regionale. Da 1 al 9 febbraio, il Consorzio sarà, con masterclass e walk around tasting, a Las Vegas, Charleston, Miami, Dallas e Houston.
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