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TRA NUOVE TENDENZE DEL VINO E DELL’ENOTURISMO, CANALI DI COMUNICAZIONE, ECONOMIE MONDIALI, EXPORT CHE VOLA E CONSUMI INTERNI CHE CALANO, DUE SONO LE PAROLE CHIAVE: TERRITORIALITA’ E QUALITA’, CHE “VITIGNOITALIA” RILANCIA ...

Tutte le nuove tendenze del mondo del vino e del turismo di Bacco, tra quelle indagate e comunicate più volte da Winenews in un caso e da Censis e Città del Vino nell’altro, i nuovi canali di comunicazione dove viaggia il vino per raggiungere più consumatori possibili, web in primis, la situazione economica mondiale, l’export dei vini made in Italy che vola e i consumi interni che calano insieme con la produzione, come dicono Coldiretti ed Unione Italiana Vini, portano a riassumere il futuro del settore in due parole chiave su cui puntare: territorialità e qualità. A rilanciare le tendenze è “Vitignoitalia”, il “Salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani”, in programma dal 20 al 22 maggio 2012 a Castel dell’Ovo, la cui anteprima è di scena il 28 novembre al Grand Hotel Excelsior di Napoli dove personaggi ed esperti del mondo del vino si faranno il punto sullo scenario attuale del vino italiano e campano, le opportunità da cogliere e le nuove strategie (info: www.vitignoitalia.it).
Le nuove tendenze del vino, e la situazione economica mondiale, stanno modificando lentamente le forme del consumo e il modo della conoscenza dei vini. Gli eno-appassionati sono più attenti ed informati che mai, e il fenomeno del passaparola, grazie anche al web sociale, corre sempre più veloce. Fioriscono in tutta Europa, sul modello californiano, associazioni e club. Ci si ritrova a cena, in un’azienda vinicola o a casa di qualcuno, per scambi di bottiglie “bottle sharing” o per degustazioni a tema. I cultori del vino sono a caccia di curiosità ed esperienze innovative. Cercano servizi non più solo come strutture (cantine, ricettività, ristorazione) ma anche secondo gamma, qualità ed identità, di cui sono esempio territori come il Trentino, il Collio e il Salento. I wine lovers si concedono almeno due volte l’anno un’esperienza di viaggio legata al vino, e nonostante negli ultimi anni le vacanze degli italiani siano sempre più brevi (solo un giorno nel 56% dei casi), pare che gli eno-appassionati siano quelli che spendono di più. C’è infatti chi organizza il proprio tour per fare food shopping andando direttamente alla fonte della filiera per acquistare e assaggiare in azienda, ma anche in botteghe artigiane, cantine, o nei sempre più numerosi food store sul modello di Eataly.
Secondo il Rapporto Annuale n. 9 “Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia. I nuovi dinamismi di un turismo di tendenza” promosso dalle Città del Vino e realizzato dal Censis Servizi, il turismo enogastronomico in Italia è un fenomeno non da poco, vale dai 3 ai 5 miliardi di euro, grazie a 4-5 milioni di turisti che hanno scelto il Belpaese per viaggi food & wine. Nasce da qui la volontà di “Vitignoitalia” di promuovere e valorizzare la territorialità e la qualità, un tema importantissimo visti gli esiti dell’ultima vendemmia. Secondo quanto afferma la Coldiretti sulla base di dati Ismea, l’Italia perde sì il primato mondiale nella produzione di vino (-10%), ma ne guadagna in peculiarità, con punte di eccellenza in alcune regioni. “Vitignoitalia” cavalca questa nuova tendenza all’interattività tra produttori, sommelier, appassionati e collezionisti, con il pre-salone “Wine&Thecity” che anticipa il Salone portando il vino nelle vetrine dei negozi della città, le degustazioni interattive e trasversali come “Wine-remix” ed ancora gli approfondimenti e i commenti di esperti tutti con un unico fine: dimostrare ancora una volta l’incredibile pregio e varietà dei vini made in Italy.
A fronte dei bassi volumi produttivi previsti, cresce l’export per il vino italiano. I dati resi noti da Unione Italiana Vini parlano di 11 milioni di ettolitri (+16%) per 2 miliardi di euro (+14%) per il primo semestre 2011. Le esportazioni in crescita sono soprattutto quelle dei vini a denominazione e spumanti di qualità, con una performance anche per i rossi ad indicazione geografica. Altro dato significativo è il rialzo dei prezzi con aumenti del fatturato. Si confermano mercati chiave e in buona salute per il nostro vino Germania, Regno Unito, Canada e Svizzera; in crescita gli Stati Uniti; ancora forte il flusso verso l’Oriente, Cina in testa, ma anche Sigapore, Hong Kong, Taiwan e India; in recupero le importazioni da Giappone. Un discorso a parte merita la Corea del Sud dove l’effetto dazio zero - partito ufficialmente da luglio - apre nuove opportunità. Da questo punto di vista, “Vitignoitalia” promuove il wine-business con workshop OneToOne, pensati e organizzati per ottimizzare le contrattazioni.
All’Anteprima a Napoli, prima della degustazione delle etichette di 100 cantine come “assaggio” del Salone, interverranno, tra gli altri, Luigi Moio, professore ordinario di Enologia del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Napoli, Lucio Mastroberardino, presidente Unione Italiana Vini, Francesco Continisio presidente nazionale Sommelier Europei, e Chicco De Pasquale, presidente “Vitignoitalia”, moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore Giorgio dell’Orefice.

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