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Treasury Wine Estate continua nella sua opera di risanamento, e cede i 110 ettari di una delle aziende simbolo della Sonoma County, Asti Winery, al più grande produttore di California, E. & J. Gallo Winery per 7,5 milioni di dollari

L’ultimo bilancio di Treasury Wine Estate, multinazionale del vino che in Italia controlla i 145 ettari vitati di Castello di Gabbiano, nel Chianti Classico, chiuso a giugno 2014, non è stato tra i più esaltanti, con un sensibile calo delle vendite ed una sostanziale tenuta dei profitti. In quello che il Ceo Michael Clark ha definito “un anno di svolta”, l’obiettivo è chiaro: sistemare i conti e tornare a crescere. Anche attraverso la cessione di importanti rami d’azienda. Come uno dei simboli della Sonoma County, Asti Winery (www.tweglobal.com), fondata da un immigrato italiano alla fine dell’Ottocento e passata, ufficialmente, nelle mani del più grande produttore di California, E. & J. Gallo Winery (www.gallo.com), per 7,5 milioni di dollari, tasse escluse.
Fondata nel 1881 da Andrea Sbarboro, che nel cuore della California ha voluto riprodurre il modello agricolo produttivo piemontese, oggi ad Asti Winery si produce la linea “Cellar No 8”, 7 etichette ad una fascia di prezzo assolutamente accessibile. Superato l’oscurantismo dell’era proibizionista, la cantina negli anni ’60 era la seconda attrazione turistica dello Stato dietro a Disneyland, ed oggi può contare su più di 110 ettari vitati, per una capacità produttiva di 35.000 quintali di uva, ed una presenza sul mercato americano che, negli ultimi 5 anni si è attestata su una media di 960.000 bottiglie.
“Con Asti Winery - ha commentato Gallo - che va ad aggiungersi ad un portafoglio di 12 aziende tra Washington e California, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di essere più presenti nella Contea di Sonoma”.

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