“TROPPO SFUSO IN SICILIA, NON HA FUTURO”: COSI’ GIANMARIA SPARMA, DIRETTORE DELL’ISTITUTO DELLA VITE E DEL VINO … IL PREMIO - ALLA SICILIANA CANTINA SETTESOLI, IL “GREAT VALUE WINE OF THE YEAR 2007” DELL’“INTERNATIONAL WINE CHALLENGE” DI LONDRA

“Il vino sfuso siciliano non ha futuro. Se ne produce troppo anche se, di anno in anno, si va riducendo grazie alla diffusione nel settore di una certa cultura d’impresa”: così Gianmaria Sparma, direttore dell’Istituto regionale della Vite e del Vino.
Secondo Sparma sono senza dubbio gli Usa e la Russia i mercati dove concentrare la promozione del vino siciliano, troppo parcellizzata tra enti diversi: “non è possibile - dice - assistere ad una frammentazione delle iniziative e degli enti coinvolti; in Sicilia, ad esempio, è assurdo che i due-tre assessorati regionali che seguono questo mondo e l’Istituto regionale della Vite e del Vino si muovano in modo non coordinato. Così si vanificano gli sforzi”.

Il premio - Alla siciliana Cantina Settesoli, il “Great value wine of the year 2007” dell’“International Wine Challenge” di Londra, il maggiore “torneo dei vini” del mondo
Il Mandrarossa Fiano 2006 ha vinto il premio “Great Value Wine of the Year 2007” (vino di grande valore per l’anno 2007) attribuito nell’“International Wine Challenge”, la maggiore competizione al mondo del settore enologico, chiusa nei giorni scorsi a Londra. L’etichetta della linea Mandrarossa, la gamma top delle Cantine Settesoli di Menfi, sicuramente una delle migliori realtà cooperative d’Italia, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo davvero eccezionale, si è imposta nella sezione “vini bianchi da 5 a 10 sterline”. Al concorso, fondato nel 1984, hanno partecipato 9.358 vini di tutto il mondo, degustati alla cieca da una giuria tecnica di 400 esperti del settore. La competizione é anche quella più selettiva al mondo: sono state soltanto 260 le medaglie d’oro assegnate quest’anno, meno del 3% dei campioni in gara. Di queste, l’Italia ne ha vinte solo dieci.