“Ci sono state alcune aziende che hanno chiesto al Consorzio di usare il Gallo Nero in etichetta e altre che non hanno espresso questa esigenza. Ma si tratta di un falso problema, di una polemica inutile, perché le bottiglie del Chianti Classico, per disciplinare, hanno la possibilità di mettere il marchio del Gallo Nero o sul fronte della bottiglia, nella fascetta, oppure nel retro etichetta. Insomma, le bottiglie del Chianti Classico hanno tutte il loro Gallo Nero o davanti o dietro. È stata una decisione presa dal Consiglio, a tutela della denominazione. Per sgombrare il campo da eventuali criticità come un nuovo conflitto con Gallo Winery o, peggio, un uso esclusivamente commerciale del “gallo” anche fuori dalla produzione del Chianti Classico”. Così, a WineNews, il presidente del Consorzio del Chianti Classico (www.chianticlassico.com), Sergio Zingarelli, commenta la notizia, riportata da più fonti, del presunto “divieto” che il Consorzio stesso avrebbe posto sull’utilizzo del suo celebre simbolo in etichetta, in vista del Capodanno Cinese, il 27 gennaio, quando inizierà in Cina proprio l’anno del Gallo.
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