Ottima vendemmia in Umbria, nelle aree vinicole dell’Orvietano, dei Colli del Trasimeno, di Torgiano e di Montefalco (le due docg della regione), ma anche forte flessione nella quantità: in tutti i territori vocati dell’Umbria si è avuto un - 20%. Soddisfazione, comunque, nei produttori dell’Umbria, regione che sempre più si sta affermando nella produzione dei vini di ottima qualità, in primis il Sagrantino di Montefalco, ormai sulle tavole dei vip del mondo. Nel territorio di Montefalco, uno dei luoghi “cult” del vino italiano e famoso nel mondo soprattutto per il suo Sagrantino, un vitigno impiantato dai Francescani nel Medioevo in terra umbra (e di recente oggetto di studio scientifico e di ricerca sul suo peculiare patrimonio genetico ad opera della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano), “la qualità delle uve - spiega Marco Caprai, viticoltore - è ottima, risultano sane e i mosti ottenuti presentano un livello zuccherino elevato ed equilibrato dal punto di vista del contenuto acido (i dati parlano di 22 gradi babo, di 6,8/7,2 di acidità e di 3,30/3,40 ph). La produzione quantitativa quest’anno ha però subito una forte flessione, superiore di molto ad altre aree vitivinicole d’Italia: circa il 20%”. Nel territorio dell’Orvietano, la vendemmia è ormai finita e Giovanni Dubini, viticoltore dell’azienda Palazzone, afferma che “il raccolto, anticipato di 10 giorni, è stato particolarmente scarso (-20/25% rispetto al ’99), ma la qualità è buona, anzi eccezionale per alcuni vini. La stagione ha insomma aiutato i produttori ed è un evento eccezionale che non sia mai piovuto durante la vendemmia. I muffati, invece, sono molto in ritardo in quanto c’è stata mancanza di acqua, ma nelle ultime due mattinate c’è stata nebbia e questo aiuterà molto questi vini molto ricercati dai consumatori. La vendemmia 2000 ha anche mostrato la grande difficoltà a trovare i vendemmiatori”. Sempre nell’Orvietano, il Consorzio, per bocca del suo coordinatore Chiasso, conferma che “questo andamento climatico, con punte di caldo, anche abbastanza eccessive e, repentini abbassamenti termici, ha portato ad un’ottima maturazione delle uve. Pertanto, la vendemmia, particolare per le sua precocità, darà vini di qualità eccellente per la maggior parte del nostro territorio”. Nel territorio dei Colli del Trasimeno, il viticoltore Roberto Berioli, nota “il forte calo nelle quantità, il forte anticipo della maturazione delle uve, ma anche l’ottima qualità del bianco, che chiaramente è già in cantina. Quest’anno, per la prima volta, sono state raccolte le uve dei reimpianti consentiti dall’ampliamento del disciplinare di produzione: si sono quindi raccolte uve di merlot, cabernet sauvignon e gamay, oggi a denominazione di origine controllata (Doc), dai nuovi impianti del ’98”.
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