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ATTUALITÀ

Un “action plan” per Dop e Igp d’Europa: ad annunciarlo il Commissario all’Agricoltura, Hansen

Il nuovo piano, svelato a Siena, nel Forum Europeo della Qualità Alimentare by Qualivita, con i Ministri dell’Agricoltura di Italia, Spagna e Francia
ANNIE GENEVARD, CHRISTOPHE HANSEN, Forum Europeo della Qualità Alimentare, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, Luis Planas Puchades, Italia
Al Forum Qualivita di Siena annunciato il nuovo piano europeo sulle Ig

Uno specifico “action plan” europeo per i prodotti agroalimentari e vitivinicoli Dop e Igp e le bevande spiritose Ig, definito come uno degli strumenti strategici per rafforzare i diversi territori dell’Europa rurale. Ad annunciarlo è il Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, nel Forum Europeo della Qualità Alimentare n. 7, nei giorni scorsi a Siena, evento organizzato dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con OriGIn, OriGIn Europa, Origin Italia, OriGIn France, Origen España e Qualifica-OriGIn Portugal, al quale sono intervenuti, tra gli altri, i Ministri dell’Agricoltura delle tre principali “potenze” del comparto nel vecchio Continente: Francesco Lollobrigida (Italia), Annie Genevard (Francia) e Luis Planas Puchades (Spagna).
Il nuovo piano prevederà una serie di misure e linee di investimento dedicate al sistema delle Indicazioni Geografiche, con l’obiettivo di espandere il valore economico e culturale delle Ig e dare piena attuazione al Regolamento (Ue) 2024/1143, di cui è stato relatore parlamentare Paolo De Castro, presente anche lui a Siena. Un settore, quello delle Indicazioni Geografiche europee, che oggi comprende 3.485 prodotti, per un valore complessivo stimato di 80 miliardi di euro, e che contribuisce per il 16% all’export totale del comparto agroalimentare comunitario.

“Il Forum organizzato a Siena per celebrare i 25 anni della Fondazione Qualivita ha rappresentato un’importante occasione per lanciare l’Action Plan per le Indicazioni Geografiche - ha dichiarato Christophe Hansen, Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale - le Ig sono un pilastro dell’eccellenza europea e dobbiamo rafforzarne valore e riconoscibilità. L’“Action Plan Ig” 2027 punta a sostenere le esportazioni, migliorare la promozione e accrescere la conoscenza delle certificazioni tra i consumatori. Il piano prevede campagne dedicate, una premiazione per le Ig e una collaborazione più forte con venditori e Gdo per aumentare la visibilità del logo e della denominazione dei prodotti certificati. Guardiamo, inoltre, ai mercati internazionali, con accordi di protezione e una tutela legislativa più efficace, insieme a nuovi investimenti in ricerca e sviluppo. Tutto questo perché siamo convinti che la strategia più efficace sia lavorare insieme ai produttori, veri protagonisti e motore delle nostre Ig europee”.
Per supportare le nuove politiche di settore, nel Forum, le principali organizzazioni europee del comparto hanno presentato il Libro Verde “Il futuro delle Indicazioni Geografiche”, che individua otto priorità strategiche per lo sviluppo del sistema dei prodotti di qualità nei prossimi anni. I contenuti del documento, sostenuti dai tre Ministri dell’Agricoltura intervenuti al Forum, sono stati illustrati pubblicamente e consegnati al Commissario europeo insieme al Memorandum of Siena, il documento ufficiale che sintetizza le richieste e indica le priorità del settore. Nella presentazione, Massimo Vittori, direttore Origin, ha sottolineato come il Libro Verde rappresenti “uno strumento fondamentale per affrontare le complessità globali emergenti, in un contesto di crisi del multilateralismo che costituisce la base stessa del sistema internazionale delle Ig”. Ad evidenziare il valore strategico del documento è stato anche Mauro Rosati, direttore Qualivita, che ha rimarcato che “il libro è un contributo al Piano di azione europeo che non vuole essere soltanto un sostegno al settore agroalimentare dei prodotti Dop e Igp, ma anche una visione di una nuova Europa policentrica, fondata sui territori”, collocando così il Libro Verde al centro di un processo di sviluppo indispensabile per il futuro delle Indicazioni Geografiche. Per il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, “difendere le Indicazioni Geografiche non è protezionismo, è futuro. Per i nostri produttori, per le filiere, per la sovranità alimentare europea. Dobbiamo dialogare, spiegare e coinvolgere il resto del mondo per far riconoscere il valore delle produzioni legate ai nostri territori e alla nostra identità. È una sfida che l’Europa ha già dimostrato di poter vincere e che deve affrontare con ancora maggiore consapevolezza. Le Ig sono un patrimonio unico e l’Italia è un punto di riferimento in Europa. Andiamo avanti con orgoglio, a tutela dell’identità e del valore del made in Italy”. Annie Genevard, Ministro dell’Agricoltura francese, ha sottolineato che “le Indicazioni Geografiche sono un tesoro prezioso ma fragile, che sostiene i nostri territori, tutela i saperi e crea valore per gli agricoltori. Di fronte alle usurpazioni, alle sfide sanitarie, al cambiamento climatico e alla proliferazione delle etichette, dobbiamo agire con determinazione. Occorre rafforzare la protezione delle Ig, sostenere maggiormente i Consorzi di produttori, investire in formazione e ricerca e promuovere i nostri prodotti in Europa e nel mondo, soprattutto tra le giovani generazioni”. Luis Planas Puchades, Ministro dell’agricoltura spagnolo, ha aggiunto che “le Indicazioni Geografiche e le Denominazioni di Origine sono fondamentali per il futuro dei nostri sistemi agroalimentari e delle aree rurali. Solamente in Spagna generano 8,4 miliardi di euro l’anno, coinvolgono oltre 330.000 agricoltori e allevatori e quasi 8.000 imprese agroalimentari. Dobbiamo continuare a rafforzarle, sviluppando nuovi strumenti che ne garantiscano la tutela, mantenendo qualità e differenziazione e assicurando un pieno riconoscimento sui mercati europei e internazionali”.

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