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UN CALENDARIO DI APPUNTAMENTI, INCONTRI E DEGUSTAZIONI: IL “VIGNETO TOSCANA” SI RITROVA AD AREZZO (8-10 OTTOBRE) ALLA “PRIMA” DI “TUSCANY WINE”, FORMAT-VETRINA IDEATO DA AREZZO FIERE & VINITALY (VERONAFIERE)

Sarà una vera e propria “full immersion” nel meglio della produzione vitivinicola toscana, quella di scena, dall’8 al 10 ottobre, ad Arezzo: con oltre 160 cantine - come Antinori e Folonari, Poliziano e Boscarelli, Carpineto, Mastrojanni, Podere Sapaio, D’Alessandro, Il Borro, Sette Ponti … - a rappresentare un terroir che, nell’immaginario collettivo, rientra nel gotha delle eccellenze dell’enologia mondiale, e 40 buyers, provenienti dai più importanti mercati internazionali, ospiti dell’organizzazione per favorire la sezione business, nel panorama degli eventi del mondo del vino arriva “Tuscany Wine”, un’iniziativa di alto profilo e nuovo format ideato da Arezzo Fiere e Congressi e Vinitaly di Veronafiere, evento di riferimento dell’enologia internazionale (info: www.tu-wi.it).
“Con questi numeri (169 cantine, 12 Consorzi, 7 tra enti e istituzioni), riteniamo di aver posto le basi per una manifestazione di successo. Non ultima il fascino esercitato dalla fama e dalla qualità dei vini toscani”, spiega Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi, anche grazie ad un calendario che mette al centro appuntamenti di grande interesse: oltre alle degustazioni guidate, che vedranno protagoniste le singole aziende, ci saranno quelli di carattere più generale, studiati per raccontare le eccellenze del vigneto Toscana e, soprattutto, per descrivere il vino nella sua fruizione quotidiana, perché “calo dei consumi, specialmente nel nostro Paese, è un dato inconfutabile - conclude Barbieri - e proprio per questo Tuscany Wine, tra i suoi tanti obiettivi, ha quello di proporre un consumo intelligente e quotidiano del vino. Ovviamente di qualità, meglio ancora se toscano”. Un intento divulgativo, quindi, oltre a quello commerciale, che resta “l’obiettivo principale, e per raggiungerlo non stiamo risparmiando sforzi per ospitare ad Arezzo buyers provenienti da mercati fondamentali quali Germania, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Stati Uniti, Canada, India, Giappone, Russia e molti altri ancora”, spiega Giovanni Tricca, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. Che non dimentica certo come la salvezza del settore passi anche per la buona educazione al bere, un’educazione che passa necessariamente per “ristoranti, enoteche, winebar e distribuzione. Il vino rappresenta un fondamentale biglietto da visita per la regione e un’importante voce economica e, proprio per questo, necessita di situazioni studiate per mettere in contatto, in modo professionale, domanda e offerta. Ed è esattamente questo - conclude Tricca - che vuole essere la nostra manifestazione, un luogo di incontro dove le diverse parti in causa possano confrontarsi al meglio”.

Focus - “Tu. Wi.”: ecco tutte le degustazioni
- “Omaggio alla Toscana”, curata dalla rivista Civiltà del Bere (8 ottobre);
- il Consorzio del Vino Chianti presenta un wine tasting riservato agli operatori di settore (8 ottobre);
- il critico Luca Maroni presenta “il vino dell’aperitivo” (9 ottobre);
- gli operatori potranno degustare le etichette della Tenuta Sette Ponti (9 ottobre);
- degustazione dedicata ai “vini da meditazione”, curata da Slow Food (9 ottobre);
- spazio a una selezione di etichette della Strada del Vino “Terre di Arezzo” (9 ottobre);
- wine tasting dedicato al “vino delle occasioni”, guidata dall’Associazione Italiana Sommelier (10 ottobre);
- la Tenuta Il Borro (Ferragamo) presenta le sue etichette ad un pubblico selezionato di operatori del settore (10 ottobre).

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