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UN CERTIFICATO MEDICO PERSONALE PER ATTESTARE IL GRADO DI TOLLERABILITA’ INDIVIDUALE AL CONSUMO DI VINO: ECCO L’IDEA LANCIATA DALLA COLDIRETTI, “AVALLATA” ANCHE DA MEDICI

Un certificato medico personale per attestare il grado di tollerabilità individuale al consumo di vino: è l’idea lanciata oggi dalla Coldiretti Piemonte che ritiene ingiustificato il limite generalizzato fissato ora dalla legge in 0,5 grammi per litro nei controlli con l’etilometro. Il mondo agricolo è contrariato dalla “criminalizzazione del vino” e preoccupato dal crollo dei consumi per la “sindrome etilometro”, già arrivato a -10/-15% nei ristoranti. E, proprio in vista delle feste natalizie la Coldiretti di una delle regioni italiane con la produzione vinicola di maggior qualità, lancia la sua campagna per “un sistema diverso di parametri e verifiche” nei controlli sulle strade.
E, a suffragio della tesi di un vino “ingiustificatamente e superficialmente messo sul banco degli imputati”, la Coldiretti si affida al parere di medici. Come Mario Del Piano, direttore del Reparto di Gastroentorologia dell’Ospedale Maggiore di Novara. “Non è automatico che chi viene scoperto con un livello di 0,51 sia ubriaco - dice - anzi. Molti con quella concentrazione di alcol restano sobri perché abituati al consumo di vino e perché lo sono la famiglia e il popolo a cui appartengono. L’organismo di queste persone riesce a produrre l’enzima che tratta l’alcol con capacità doppia rispetto ad altri”. Il medico dell’ospedale novarese suggerisce di modificare i criteri di valutazione e di “creare, in Asl e ospedali, gruppi di esperti” per valutare la capacità di resistenza individuali al vino senza perdere controllo e lucidità.
“I veri nemici della sicurezza - dice Del Piano - sono i superalcolici e la piaga degli 800.000 ragazzi sotto i 16 anni che bevono vino e superalcolici. Quanto al vino bevuto dagli adulti, vanno ribaditi i suoi benefici sulla salute grazie alle proprietà antitumorali, antiossidanti. Purché, naturalmente - conclude il gastroenterologo - si beva vino di buona qualità, meglio se rosso, e sempre con moderazione”.

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