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Un italiano su tre usa spezie ed erbe aromatiche per sperimentare un “giro del mondo” ai fornelli

Nel nostro Paese i consumi sono cresciuti del +1,9% nel 2023: l’indagine di AstraRicerche e Cannamela presentata a Macfrut (8-10 maggio, Rimini)
ASTRARICERCHE, ERBE AROMATICHE, MACFRUT, RIMINI, SPEZIE, Non Solo Vino
Sempre più diffuso in Italia l’utilizzo delle spezie in cucina

Gli italiani sono sempre più innamorati di spezie ed erbe aromatiche: nel 2023 i consumi nel nostro Paese sono cresciuti del +1,9% a volume, per un totale superiore a 100 milioni di confezioni vendute, registrando un giro d’affari di quasi 180 milioni di euro. Uno dei fattori che ha trainato la crescita è sicuramente la voglia di sperimentare a tavola: oltre un italiano su tre le usa soprattutto per il piacere di provare qualcosa di nuovo e creare nuovi abbinamenti di sapori, in una sorta di giro del mondo ai fornelli. È questa la fotografia scattata da Cannamela - leader nel settore delle spezie e degli aromi in Italia - con AstraRicerche, attraverso un’indagine condotta su 1.000 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, per analizzare il rapporto dei nostri connazionali con spezie ed erbe aromatiche. I dati sono stati diffusi in occasione di Macfrut 2024  (8-10 maggio a Rimini), fiera internazionale dell’ortofrutta, che vedrà tra i protagonisti “Spices & Herbs Global Expo”, primo salone in Europa dedicato al mondo di spezie, erbe officinali ed aromatiche.
Gli italiani sono sempre più propensi a coniugare le loro tradizioni alimentari con la voglia di viaggiare nel mondo, anche quando sono nella loro cucina. Un italiano su due ama infatti la cucina etnica tanto quanto quella di casa nostra, con circa 14 milioni di connazionali che hanno mangiato in ristoranti e locali di cucina etnica (e quasi 3 milioni lo ha fatto regolarmente, più di una volta a settimana). Lo studio AstraRicerche e Cannamela conferma questo trend per tutte le fasce di età, con valori particolarmente elevati presso i più giovani (18-24 anni). Di fronte al piacere di sperimentare, di provare qualcosa di nuovo, di creare nuovi abbinamenti di sapori (preferenze indicate dal 35,1% del campione), questa voglia è ancor più forte tra le donne (37%), i giovani (25-34 anni: 41%) e nei grandi centri urbani (41%). Per un italiano su 6 (16,6%), inoltre, la curiosità e la sperimentazione non sono semplicemente alcuni dei motivi per usare le spezie in cucina, ma gli unici motivi: questo valore, infatti, è trasversale ai generi, alle fasce di età, alle aree geografiche.
Secondo la ricerca, le spezie suscitano un forte senso di scoperta: il 58,9% pensa al profumo o gusto che possono dare ad un piatto, magari quelli tipici di tradizioni culinarie di altri Paesi del mondo (29,3%), o al colore del piatto (spesso diverso e sorprendente grazie a piccole aggiunte nelle ricette), o all’effetto-sorpresa dato da una spezia o erba aromatica non usata prima o poco nota (20,7%). Questo viaggio nei sapori, colori e profumi del mondo è una delle caratteristiche fondamentali delle spezie: per il 75,8% dei rispondenti usandole è facile preparare ricette della tradizione di altri Paesi. Proprio seguendo questo trend, Cannamela propone cinque nuove referenze che rappresentano altrettante tappe intorno al mondo: tropici d’Oriente con l’ibisco macinato, India con il basilico santo, sud dell’Europa con la liquirizia macinata, Medio Oriente con i semini di nigella e Cina con il pepe di Sichuan.

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