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UN MANOSCRITTO RITROVATO: E’ L’ “ISTORIA DELLE VITI CHE SI COLTIVANO NELLA TOSCANA” TRA 1600 e 1700 DEL BOTANICO FIORENTINO PIER ANTONIO MICHELI, CHE SARA’ PRESENTATO ALL’ACCADEMIA DEI GEORGOFILI PER L’ANNIVERSARIO N. 80 DEL CONSORZIO DEL CHIANTI

Considerata perduta fino a poco tempo fa, l’“Istoria delle Viti che si coltivano nella Toscana” tra il 1600 e il 1700, è un prezioso manoscritto del botanico fiorentino Pier Antonio Micheli, arricchito dalle immagini dei quadri di Bartolomeo Bimbi, il pittore fiorentino prediletto dalla corte medicea per le sue “meraviglie di natura”, e dei campioni dell’erbario dello stesso autore. L’interessante volume dal grande valore culturale e scientifico, che permette di riflettere sulla storia e le prospettive del settore vinicolo e in particolare sull’uso e l’origine dei vitigni autoctoni toscani, sarà presentato nella sua nuova veste pubblicata a cura di Daniele Vergari e Roberto Scalacchi, il 23 gennaio all’Accademia dei Georgofili a Firenze per l’anniversario n. 80 del Consorzio del Vino Chianti. A presentare l’importante scoperta sarà il presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino Antonio Calò e i curatori del volume Daniele Vergari e Roberto Scalacchi.

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