Non si tratta di un’operazione estetica né tantomeno di giardinaggio, ma di una decisione di stretto valore scientifico: le "Donne del Vino" hanno commissionato all’azienda Rose Barni di Pistoia un ibrido di rosa, la quale , oltre ad essere (attraverso le sue “sofferenze”) lo specchio della vite, è utile per migliorare l’allegagione dei grappoli. Tale ibrido è stato brevettato e i diritti sono stati acquistati dall’Associazione "Le donne del vino".
Entro l’autunno prossimo le rose saranno impiantate nei vigneti delle associate. La presenza del prezioso fiore e l’appartenenza del vigneto ad una Donna del vino saranno indicati nel modo opportuno e uniranno idealmente le associate di tutta Italia.
Agnese Pellucci
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