UNA DOC NEL CUORE DI SIENA RISCOPRENDO I VITIGNI ANTICHI CHE UN TEMPO VENIVANO COLTIVATI DENTRO LE MURA DELLA CITTA’. IL SINDACO FRANCO CECCUZZI: “IL CAMMINO E’ LUNGO MA L’OBIETTIVO E’ RAGGIUNGIBILE”

Una Doc e un vigneto urbano nel cuore di Siena, recuperando le vecchie viti che fin dall'antichità venivano coltivate all'interno delle mura cittadine come il Mammolo, il Gorgottesco, la Salamanna o il Tenerone. E’ il progetto, frutto del rapporto con le Città del Vino, a cui intende lavorare il primo cittadino senese Franco Ceccuzzi, che lo ha reso noto oggi nel Forum n. 2 Banca Mps sul vino italiano.

Ceccuzzi ha spiegato che “in collaborazione con l’Università stiamo portando avanti un progetto per riscoprire gli antichi vitigni, che venivano coltivati anche dentro la cerchia muraria”. L’obiettivo è quello di reimpiantarli e coltivarli secondo le antiche tecniche colturali. Il sindaco pensa poi oltre perché “oltre ad un progetto scientifico, pensiamo che possa diventare un prodotto da commercializzare, come vino della città di Siena, secondo un disciplinare da stabilire per una nuova denominazione d’origine. Il cammino - ha chiuso Ceccuzzi - è ancora lungo ma la meta è raggiungibile”.

Il vigneto urbano potrebbe trovare la sua nuova dimora, ha spiegato ancora il primo cittadino senese, nell’Orto dei Pecci, nel centro cittadino a due passi dal Palazzo Comunale.

Il progetto denominato “Senarum Vinea - Le Vigne di Siena”, nato da un’idea delle Città del Vino e del Laboratorio di Etruscologia e antichità italiche del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Siena, ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio viticolo autoctono e le forme storiche di coltivazione della vite, sia entro le mura della città di Siena, sia negli spazi suburbani circostanti.