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RIGENERAZIONE SOSTENIBILE

Una vigna urbana in un’università: al Politecnico di Torino nasce “Campus Grapes”

Il progetto dell’Ateneo, con Vivai Rauscedo e Citiculture (e il know how di Luca Balbiano e dell’Urban Vineyards Association), con un crowdfunding
CITICULTURE, LUCA BALBIANO, POLITECNICO DI TORINO, UNIVERSITA, URBAN VINEYARDS ASSOCIATION, VIGNA DELLA REGINA, VIGNETI URBANI, VIVAI RAUSCEDO, Italia
Il Politecnico di Torino, dove sorgerà la vigna urbana dell’università

Una vigna urbana all’interno di un polo universitario. Succederà a Torino, come frutto della collaborazione tra il Politecnico e Citiculture, la startup green tech che trasforma spazi cittadini in luoghi di impatto sociale e ambientale. Un progetto di rivoluzione sostenibile attraverso la vite, che racchiude concetti come rigenerazione urbana, beni comuni, tecnologia e innovazione. Perché la vigna, rinominata “Campus Grapes”, è caratterizzata da un aspetto fortemente sociale, in quanto il progetto è aperto a tutti e finanziato interamente da un crowdfunding che, nella sua fase di precrowd, parte proprio oggi, 7 novembre, con l’obiettivo dichiarato di raccogliere 70.000 euro. La superficie si estende per 1.000 metri quadri e ospiterà più di 750 piante di vite in vaso, che andranno ad arricchire il piano di riqualificazione del verde della sede principale del Politecnico, in uno spazio diviso tra aule e aree dedicate alla socializzazione e al relax di studenti e frequentatori del campus. Tra i laureandi impegnati nel progetto, gli iscritti al nuovo corso Magistrale in Agritech Engineering oltre a quelli del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino: un laboratorio a cielo aperto, in cui gli studenti potranno condurre esperimenti e attività didattiche e i ricercatori proporranno sperimentazioni in quello che sarà un vero e proprio living lab.
Dal punto di vista vitivinicolo, l’elemento sperimentale sta nella scelta di diversi tipi di clone, di filari e pergole, e in diversi tipi di varietà di vite e bacca, anche per ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di piantare le vigne in vaso. La selezione delle viti è fatta in collaborazione con il Vivai Rauscedo, uno dei più grandi vivai d’Europa e tra i pionieri nello sviluppo delle varietà resistenti Piwi. L’inizio dei lavori di realizzazione è previsto entro aprile 2025, con l’inaugurazione ufficiale fissata per giugno.
“Dopo aver contribuito alla rinascita e allo sviluppo della “Vigna della Regina” di Torino e collaborato con alcune delle più affascinanti e importanti vigne urbane del mondo grazie alla Urban Vineyards Association, ho voluto dare continuità a una visione in cui credo molto: la viticoltura urbana sostenibile e inclusiva, come strumento per generare impatti Esf - ha spiegato in fase di presentazione del progetto, Luca Balbiano, ceo e founder della startup Citiculture, in occasione di “Vendemmia a Torino - Grapes in Town” & “Portici Divini” - insieme ai miei soci abbiamo deciso di partire dalla nostra città, Torino, ed è stato naturale attivare una collaborazione con il Politecnico di Torino, una delle realtà europee più all’avanguardia e attente all’innovazione e alla cura dell’ambiente urbano. “Campus Grapes” è il primo progetto attraverso cui Citiculture potrà crescere e mostrare ad aziende ed enti pubblici il nostro modello. Un progetto partecipativo, vivo e inclusivo che, attraverso il crowdfunding, punta a creare un forte senso di appartenenza con tutti coloro che vorranno essere parte di questa grande avventura”.
L’alleanza tra Politecnico e Citiculture nasce infatti dalla condivisione di tematiche fondamentali quali la ricerca tecnologica a favore della sostenibilità concreta, il processo di innovazione strategica e di incubazione di idee che diventano progetti concreti di coesione sociale e urbana. E così, secondo i promotori, anche la viticoltura può giocare un ruolo chiave nella rigenerazione urbana, trasformando i luoghi in valore sociale, ambientale ed economico.
“Per il Politecnico di Torino si tratta di un progetto estremamente interessante, inserito nel piano di “Nature based solutions” a cui stiamo lavorando per sperimentare direttamente nei nostri campus soluzioni di adattamento al cambiamento climatico”, ha commentato la vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab del Politecnico di Torino, Patrizia Lombardi. “Sarà inoltre uno spazio per sperimentazioni didattiche e di ricerca in un settore, quello dell’agricoltura 4.0, su cui l’Ateneo è all’avanguardia e propone anche un percorso di studi specifico con la Laurea magistrale in Agritech Engineering”, hanno aggiunto i docenti Danilo Demarchi e Marco Piras, referenti scientifici del progetto.

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