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UNO SPACCATO AVVINCENTE DI SEI SECOLI DI STORIA ITALIANA E INTERNAZIONALE DEL VINO ATTRAVERSO UNA FAMIGLIA, GLI ANTINORI, BANCHIERI E GUERRIERI, POETI E VIAGGIATORI: IL 18 OTTOBRE ARRIVA IN LIBRERIA “IL PROFUMO DEL CHIANTI” DI PIERO ANTINORI

Italia
La famiglia Antinori

E’ uno spaccato avvincente e inconsueto di sei secoli di storia italiana e internazionale del vino attraverso una famiglia, gli Antinori, banchieri e guerrieri, poeti e viaggiatori. Ma si raccontano anche gli eroi della moderna enologia - quelli grandissimi, come i più piccoli e misconosciuti - in presa diretta. C’è la Toscana disastrata del dopoguerra che diventa icona globale di stile e la nuova frontiera californiana. C’è un’impresa Italia che vince ogni crisi con dedizione e fantasia. E c’è il vino, con i suoi riti e i suoi dietro le quinte, che sa tirare fuori il meglio di un uomo, salva i paesaggi, genera arte e poesia.
Il 18 ottobre arriva in libreria “Il profumo del Chianti - storia di una famiglia di vinattieri”, il volume firmato da Piero Antinori, dal 1966 alla guida della storica azienda di famiglia che rappresenta oggi una delle realtà più importanti nel panorama vinicolo internazionale, che, per la prima volta, si racconta e decide di farlo in un momento in cui l’azienda si avvia verso un nuovo, lungo futuro tutto al femminile sotto la guida delle tre figlie, Albiera, Allegra e Alessia.
Ma come si raccontano oltre seicento anni di storia famigliare, sei secoli di vigne, un cinquantennio passato “dietro la scrivania grande di palazzo Antinori”, e una ricetta della qualità composta in una vita di incontri, esperimenti e vittorie? In “Il profumo del Chianti” (edito da Mondadori, prezzo di copertina € 18,50) Piero Antinori lo fa partendo da ciò che conosce meglio, le sue creature: sette etichette, alcune celeberrime, altre inedite, a scandire una storia. E dentro questa storia c’è tutto.

Focus - L’autore: Piero Antinori
Piero Antinori firma con il Tignanello, il Solaia e il Cervaro della Sala, insieme a collaboratori come Émile Peynaud, Giacomo Tachis e, oggi, Renzo Cotarella, alcuni dei vini più premiati e innovativi del secolo. Già presidente di Federvini, oggi a capo dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi, è stato “Man of the Year” per il “Decanter Magazine”, ha ottenuto il “Distinguished Service Award” di “Wine Spectator”, il “Lifetime Achievement Award” di “Wine Enthusiast”, il “Premio Leonardo Qualità Italia” del Presidente della Repubblica Italiana e molti altri riconoscimenti nazionali e internazionali.

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