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VENDEMMIA 2007, UNA DELLE PIU SCARSE E ANTICIPATE DEGLI ULTIMI 50 ANNI ... ECCO LE PRIME PREVISIONI “UFFICIALI” DEGLI ENOLOGI. 43,2 MILIONI DI ETTOLITRI DI VINO (-13% SUL 2006) E QUALITA’ ETEROGENEA. PREZZI DELLE UVE IN RIALZO (DAL 5 AL 20%)

Italia
Il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro e il direttore generale degli Enologi, Giuseppe Martelli

E’ una delle vendemmie più scarse degli ultimi 50 anni (è andata peggio sul piano della quantità soltanto nel 1950 e nel 1957): si produrranno, infatti, 43.200.000 ettolitri di vino, con un decremento del 13% (sul 2006), che fece registrare 49.631.000 ettolitri. Lo ha comunicato oggi Assoenologi, l’organizzazione nazionale dei tecnici del settore vitivinicolo attivamente impegnati nel settore (di cui oltre il 40% inquadrati con mansioni direttive in aziende private e cooperative), che emetterà poi ad ottobre il “consuntivo” del raccolto 2007.
Ma questa vendemmia sarà ricordata anche come una delle più anticipate degli ultimi 70 anni: le operazioni di raccolta, in alcune zone, sono iniziate nei primi 10 giorni di agosto, con un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni sulla media pluriennale. Il decremento produttivo ha le sue massime punte nel Sud Italia ed in particolare in Sicilia dove, in certe zone, si raggiungono punte anche di -50% sul 2006 (per trovare una vendemmia inferiore a quella attuale bisogna tornare al 1957 quando si produssero 43 milioni di ettolitri e al 1950, con 41 milioni di ettolitri).
E la qualità? “L’andamento climatico - spiega Giuseppe Martelli, a capo degli enologi italiani - che ha caratterizzato tutto il ciclo vegetativo ha portato, tra alti e bassi, ad una qualità eterogenea ma complessivamente assai interessante per le varietà precoci (ormai tutte vinificate); per le altre tipologie, le previsioni sono più che buone con molte punte di ottimo e con alcune di eccellenza, ovviamente se il decorso delle prossime settimane non tradirà le aspettative; del resto, l’inverno 2006/2007 è stato fra i più miti e meno piovosi degli ultimi decenni, il mese di aprile il più caldo degli ultimi 50 anni, mentre quello di luglio, in particolar modo nel Centro Sud, il più afoso degli ultimi cinque lustri; agosto ha fatto registrare temperature torride al Sud e nella media al Nord, con alcune precipitazioni che sono state alquanto benefiche per la vite”.
Anche le previsioni di mercato vanno verso il meglio, sempre stando da Assoenologi: “le contrattazioni delle uve e dei vini all’ingrosso sono caratterizzate - spiega ancora Martelli - da generali incrementi con prezzi in rialzo, con punte di maggior interesse per quei vini particolarmente richiesti dal mercato; mediamente si registrano aumenti compresi tra il 5 ed il 20% sia al Nord sia al Centro sia al Sud, con punte da capogiro per alcuni prodotti tipo il Prosecco che, per certe partite, fa registrare picchi di anche il 100% sulle quotazioni dello stesso periodo dello scorso anno; in Oltrepò Pavese, per Moscato e Pinot Grigio, si parla di almeno il 25% in più sul 2006; in Veneto Occidentale, la forbice degli aumenti va dal 10 al 30%, a seconda delle tipologie; nelle Marche, nel Lazio ed in Puglia mediamente la lievitazione dei prezzi all’ingrosso supera il 10%”. “I tempi della vendemmia 2007 possono essere - continua ancora il direttore generale di Assoenologi - così riassunti: la raccolta delle varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) è iniziata ad agosto (in Sicilia nei primi giorni, in Lombardia il 6 agosto; in Toscana il 19 agosto). Ma il pieno della vendemmia in quasi tutto il Centro Nord avverrà nella prima metà di settembre ed i conferimenti termineranno, per la stragrande maggioranza delle uve, entro la fine di settembre. Ufficialmente la vendemmia si concluderà, entro ottobre, con la raccolta, nella prima decade, delle uve Nerello Mascalese, coltivate sulle pendici dell’Etna, entro il 15 ottobre, con i Nebbioli in Valtellina, e nell’ultima settimana saranno conferite le uve di Aglianico, nell’Avellinese.

I dati 2007 - Ecco le previsioni Assoenologi, regione per regione
Regione/+-% sul 2006/media hl vino 2007
Piemonte / -10%/ 2.910.000
Lombardia / -10%/ 980.000
Trentino A.A. / =/ 1.160.000
Veneto / -5%/ 6.850.000
Friuli V.G./ +10%/ 1.120.000
Emilia Romagna / -5%/ 6.430.000
Toscana / -10%/ 2.680.000
Marche / -15%/ 930.000
Lazio / -10%/ 2.090.000
Abruzzo / -20%/ 2.590.000
Campania / -10%/ 1.820.000
Puglia / -20%/ 5.920.000
Sicilia / -30%/ 4.890.000
Sardegna / =/ 860.000
Altre** / -15%/ 1.970.000
Totale / -13%/ 43.200.000
Fonte: Associazione Enologi Enotecnici Italiani
* In colonna sono indicate le medie produttive arrotondate e ipotizzate per ogni regione
** Valle d’Aosta, Liguria, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria

Le vendemmia negli anni – Le medie delle produzioni, divise per segmenti di tempo
Media produzione 1987/1996 - 61.727.000 ettolitri
Media produzione 1987/2006 - 56.573.000 ettolitri
Media produzione 1997/2006 - 51.418.000 ettolitri
Media produzione 2000/2006 - 49.772.000 ettolitri
Media produzione 2002/2006 - 48.404.000 ettolitri
Media produzione 2004/2006 - 51.111.000 ettolitri
Elaborazione: Associazione Enologi Italiani su dati Istat

La curiosità - Le migliori annate dei vini rossi … dagli anni Quaranta
1947, 1964, 1971, 1978, 1985, 1988, 1990, 1997
Fonte: Associazione Enologi Italiani

L’approfondimento - Qualità e quantità, regione per regione
PIEMONTE
Quantità: -10% sulla vendemmia 2006
In Piemonte si preannuncia l’ennesima vendemmia anomala causata da un clima sempre più bizzarro. L’epoca di raccolta è molto anticipata rispetto a quella abituale (15/20 giorni).
L’andamento climatico di quest’anno è stato inconsueto, con una siccità prolungata da fine ottobre a inizio maggio, interrotto da alcuni temporali che hanno ripristinato solo in parte le riserve idriche. In seguito ancora caldo e assenza di piogge. Le temperature, sia invernali che primaverili, superiori alla media hanno determinato un anticipo della fioritura di 15-20 giorni rispetto alle epoche normali che, sia pur riducendosi di qualche giorno, si è protratto fino a tutt’oggi.
Le grandinate hanno colpito diverse fasce della Val Bormida e della Valle Belbo, nonché falcidiato alcune zone del Barolo.
La raccolta delle uve Pinot nero e Chardonnay base spumante Alta Langa si è conclusa intorno al 15 agosto con una produzione deficitaria del 10% rispetto alla passata vendemmia. La raccolta delle uve di Moscato e di Brachetto è iniziata il 16 agosto ed è terminata in questi giorni. Le uve Moscato rappresentano quasi il 30% della produzione totale piemontese ed i primi dati fanno registrare un decremento quantitativo del 5%.
Entro la prima decade di settembre inizieranno i conferimenti delle uve Barbera, mentre per quelle di Nebbiolo si dovrà presumibilmente attendere la terza settimana del mese. La qualità delle uve è molto buona grazie ad una diffusa sanità e assenza di malattie in tutte le varietà, salvo casi sporadici di attacchi di oidio subito contrastati. Inoltre la gradazione e la forza acida sono perfettamente in equilibrio. I primi riscontri di cantina fanno registrare una resa/uva vino leggermente al di sotto della media un po' per tutte le varietà. Grazie alle notevoli escursioni termiche, i Moscati, i Brachetti e le Malvasie registrano un eccellente quadro aromatico. Per quanto concerne il mercato, fatta eccezione delle uve Barbera e Dolcetto, che risentono ancora di una certa stanchezza, le altre varietà tipiche piemontesi fanno registrare contrattazioni interessanti con prezzi in crescita.
LOMBARDIA
Quantità: -10% sulla vendemmia 2006

In tutta la regione, l'inverno è stato il più caldo degli ultimi 50 anni. Le temperature medie si sono alzate di almeno 3 gradi anticipando il germogliamento di 25 giorni. Ad aprile si sono verificate forti escursioni termiche (29°C di giorno e 10°C la notte), tanto che i germogli, nella prima settimana, in zone particolarmente esposte, avevano già superato i 10 centimetri di lunghezza. L'inizio di maggio è stato caratterizzato da diversi temporali che hanno abbassato le temperature portandole sotto la media stagionale per poi ripristinarsi, nella seconda metà del mese, su valori compresi fra i 21 ed i 23°C. La fioritura, per le varietà precoci, è iniziata verso la metà di maggio, mentre l’allegagione nell'ultima decade del mese. Le uve hanno incominciato ad invaiare (a cambiare colore) già a fine giugno. Luglio è stato caratterizzato da un clima secco, tipicamente estivo, fortunatamente interrotto da rari ma provvidenziali temporali. L’anticipo del germogliamento, di circa un mese, è andato poi diminuendo nelle successive fasi fenologiche. In Oltrepò Pavese ed in Franciacorta la vendemmia è iniziata nei primi giorni di agosto con le uve Pinot e Chardonnay per proseguire poi con le altre varietà precoci, per le quali si può parlare di un anticipo di raccolta, rispetto ad una annata normale, di 10 giorni per la Franciacorta e di 12 per l’Oltrepò Pavese. In Valtellina si prevede di iniziare la raccolta delle uve Nebbiolo verso il 25 settembre, quindi in anticipo di circa 10/15 giorni rispetto alla norma. In Oltrepò Pavese la raccolta delle uve di Riesling e Moscato è iniziata il 25 agosto e si chiuderà entro la prima decade di settembre. Per le uve rosse (Barbera, Croatina e Cabernet) i conferimenti sono previsti dal 10 settembre per chiudersi entro il 25 dello stesso mese. Complessivamente in tutta la Lombardia la quantità si prevede inferiore a quella dello scorso anno di circa il 10%, con punte anche del 20% in Oltrepò, per una produzione di vino di circa 970.000 ettolitri. Le uve bianche conferite nelle diverse cantine si presentano sane, di qualità compresa tra il buono e l'ottimo e con un eccellente rapporto zuccheri/acidi. In quelle base spumante si riscontra un discreto accumulo di acido malico che fa prevedere prodotti di interessante qualità. I riscontri in vigneto sulle uve a bacca rossa danno un apprezzabile equilibrio ed una assai interessante carica polifenolica. In alcune zone la siccità ha però determinato una diminuzione della dimensione dell'acino che inciderà sulla resa uva/vino. La tendenza del mercato fa prevedere un aumento delle contrattazioni sia per le uve che per i vini, con punte ipotizzabili per Moscato e Pinot grigio del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
TRENTINO ALTO ADIGE
Quantità: uguale alla vendemmia 2006

Anche in Trentino Alto Adige l’annata registra un anticipo di circa 20 giorni rispetto allo scorso anno e di una settimana se riferito all’annata molto calda del 2003. L’aspetto saliente di questa campagna è da ricercare nell’inverno mite, con una precoce ripresa vegetativa. L’anticipo di un mese sulla data del germogliamento si è ripercosso su tutte le fasi fenologiche nel corso della stagione vegetativa della vite. Le piogge sono risultate concentrate in alcuni momenti, alternati da periodi asciutti in cui si è intervenuti con irrigazioni di soccorso. In pratica ci si trova di fronte ad un’annata regolare, la cui precocità va imputata all’anticipata ripresa vegetativa e non ad un ciclo vegetativo breve accelerato da anomali rialzi termici com’è accaduto nel 2003. Lo stato sanitario delle uve è ottimo, così come le premesse qualitative per i vini bianchi e soprattutto per quelli rossi. Anche in Trentino, come in Lombardia, la vendemmia è iniziata, per lo Chardonnay base spumante, il 6 agosto, per proseguire quindi con tutte le altre varietà. La raccolta delle uve Chardonnay e Pinot grigio, destinate alla produzione di vino tranquillo, ha avuto inizio subito dopo Ferrgosto, mentre per il Muller-Thurgau negli ultimi giorni di agosto. Per le prime uve rosse (Merlot, Teroldego) l’inizio dei conferimenti avverrà nella prima settimana di settembre. Anche in Alto Adige le operazioni vendemmiali sono iniziate con ben tre settimane di anticipo rispetto alla passata campagna. Le varietà precoci sono state conferite a partire dal 20 agosto; la vendemmia entrerà nel pieno nelle prime due settimane di settembre con la raccolta delle uve Pinot bianco e Pinot nero e a seguire con le uve rosse di Schiava, Merlot, Lagrein e Cabernet. Quantitativamente parlando in tutto il Trentino Alto Adige si stima una produzione pressoché uguale a quella del 2006 con un leggero aumento per la provincia di Bolzano. Il mercato del vino registra una certa vivacità che non dovrebbe riservare sorprese per le varietà a frutto bianco e per quelle rosse di pregio. Sul fronte delle quotazioni si ipotizza un recupero dei prezzi, ridotti negli ultimi anni.
VENETO
Quantità: -5% sulla vendemmia 2006

In tutto il Veneto l’andamento meteorologico di fine inverno/inizio primavera è stato caratterizzato da temperature piuttosto elevate che hanno portato ad un anticipo della ripresa vegetativa della vite e di conseguenza di tutte le successive fasi fenologiche di circa 15/20 giorni rispetto alla media pluriennale. La fioritura e l’allegagione sono state buone. Praticamente assenti gli attacchi fungini, tanto che i trattamenti anticrittogamici sono risultati ai minimi storici. Il mese di luglio è stato particolarmente caldo e senza piogge ma, quasi ovunque, si è potuto intervenire con irrigazioni di soccorso evitando danni dovuti alla siccità. A metà mese una grandinata di notevole intensità ha colpito un'ampia zona della Doc Conegliano-Valdobbiadene "vendemmiando" anticipatamente diversi vigneti. Sia nel Veneto Occidentale che in quello Orientale si prevedono vini bianchi con profumi evoluti ed intensi, di buona struttura e personalità. La qualità dei vini rossi, sia pur rimanendo subordinata all'andamento climatico e meteorico dei prossimi giorni, fa ipotizzare prodotti interessanti, con diverse punte di ottimo, in particolar modo per i più rinomati vini del Veneto Occidentale. In tutta la regione la vendemmia è iniziata intorno alla prima decade di agosto con i conferimenti delle uve precoci e, in provincia di Vicenza, per le uve Merlot dopo il 20 di agosto, mentre per quelle di Cabernet e di Garganega la raccolta è prevista nella prima settimana di settembre. In Veneto Occidentale il culmine della vendemmia avverrà verso la metà di settembre, quando saranno conferite anche le varietà rosse Corvina e Rondinella base per la produzione delle Doc Valpolicella e Bardolino. La fine delle operazioni è prevista nella prima settimana di ottobre con i conferimenti delle ultime uve di Raboso Veronese e di Cabernet. Nelle province di Treviso e Venezia la vendemmia vera e propria è iniziata il 16 agosto con la raccolta delle uve di Pinot grigio, Pinot bianco e Chardonnay base dei vini tranquilli ed è entrata nel pieno tre giorni fa (28 agosto), quando sono incominciati i conferimenti delle uve di Prosecco e Merlot. Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon saranno staccati a partire dalla prima settimana di settembre. La chiusura delle operazioni di raccolta in Veneto Orientale è prevista intorno al 25/30 settembre con i conferimenti di Raboso e delle uve destinate a tecniche enologiche di sovramaturazione. Il mercato è in ripresa per quasi tutti i vini del Veneto Occidentale, dove si stimano incrementi di prezzo oscillanti tra il 15 ed il 30% a seconda delle varietà e delle tipologie. In Veneto Orientale, per quanto riguarda il Prosecco ed il Pinot grigio, le richieste sono notevoli, tanto che per il Prosecco si prevedono aumenti di prezzo con punte anche del 100%. Per le altre tipologie di vino si stimano, sempre all'ingrosso, aumenti di circa il 20% sia per i bianchi sia per i rossi.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Quantità: +10% sulla vendemmia 2006

L’inverno particolarmente caldo, le temperature primaverili elevate e la scarsa piovosità, hanno contribuito ad un precoce germogliamento della vite. Anche nelle varietà tardive, quali Malvasia, Ribolla e Cabernet Sauvignon, si è assistito allo stesso fenomeno. La fioritura è iniziata con circa 20 giorni di anticipo rispetto alla scorsa annata. Le condizioni climatiche buone e l’assenza di precipitazioni hanno consentito una perfetta impollinazione. Assai buone l'allegagione e l'invaiatura, favorite dalle condizioni climatiche. Ottimo lo stato fitosanitario delle uve in tutte le zone della regione, dove gli attacchi parassitari sono risultati ai minimi storici. Il 4 e 9 luglio il Friuli Venezia Giulia è stata colpito, sia pure a macchia di leopardo, dalla grandine. Alcune zone della Pedemontana hanno subito danni rilevanti, ma l’azione curativa, prontamente adottata, ha permesso una buona cicatrizzazione della lacerazione nell’acino. La maturazione del grappolo è stata favorita dalle prime piogge d’agosto e le sensibili escursioni termiche hanno contribuito alla sintesi di sostanze aromatiche in tutte le varietà. La vendemmia ha preso il via il 16 agosto con la raccolta delle uve Pinot nero base spumante e Pinot grigio, con un anticipo di circa 18/20 giorni rispetto allo scorso anno. Hanno fatto seguito i conferimenti di Sauvignon e Chardonnay e alla fine di agosto è stata la volta del Tocai. Per le uve di Merlot bisognerà attendere il 10 settembre, mentre per quelle di Cabernet franc il 15. In Friuli Venezia Giulia le operazioni vendemmiali termineranno alla fine di settembre con la raccolta di Refosco e Verduzzo. Lo stato sanitario delle uve è ottimo e se le condizioni climatiche si stabilizzeranno, con cielo sereno e brezze mediterranee, la vendemmia registrerà una resa uva/vino nella media. Chiaramente tutto dipende dall’andamento climatico di settembre, soprattutto per le varietà tardive e a bacca rossa. Attualmente si stima una produzione superiore del 10% rispetto allo scorso anno e un'ottima qualità. Il grado zuccherino è elevato ma inferiore allo scorso anno, l’acidità è leggermente più sostenuta ed il pH più basso. Attualmente il mercato è attivo soprattutto per i vini bianchi, che spuntano delle quotazioni in linea con quelle del 2006, mentre ristagnano le richieste dei rossi.
EMILIA ROMAGNA
Quantità: -5% sulla vendemmia 2006

L’autunno e l’inverno scorsi sono stati caratterizzati da scarse precipitazioni, tanto che le riserve idriche non sono state adeguatamente ripristinate. Un inverno mite ha favorito una ripresa vegetativa anticipata di 15 giorni; il germogliamento è avvenuto regolarmente a fine marzo, mettendo già le basi per un anticipo di tutte le fasi fenologiche successive. Anche la primavera è stata caratterizzata da poche precipitazioni e da temperature più alte della norma. Il mese di luglio è proseguito con un clima siccitoso, caratterizzato da temperature medie e massime molto elevate (con punte anche di 37/38°C), che hanno rallentato il ciclo vegetativo riducendo in parte il forte anticipo a 8/10 giorni per le varietà bianche e a circa 7 giorni per quelle rosse. Grazie all’andamento stagionale asciutto gli attacchi fungini sono risultati molto limitati. In agosto le alte temperature si sono alternate ad alcune precipitazioni, determinando variabilità ed una forte escursione termica. In Romagna la vendemmia è iniziata il 6 agosto per le varietà precoci. I primi riscontri analitici evidenziano una buona concentrazione zuccherina ed un contenuto di acidi limitato. La resa uva/vino è inferiore alla media. Per il Sangiovese la raccolta è iniziata negli ultimi giorni di agosto e proseguirà fin dopo la metà di settembre. Anche per l’Albana si evidenzia una situazione analoga. Il vitigno con una maturazione più regolare è il Trebbiano, per il quale la vendemmia inizierà nella prima settimana di settembre. In Emilia le operazioni di raccolta sono invece iniziate alla fine della prima decade di agosto sempre con i conferimenti di Chardonnay e Pinot, sono proseguite poi nell’ultima decade del mese con Malvasia ed Ancellotta. Per le prime uve di Lambrusco bisognerà attendere la prima settimana di settembre. La vendemmia terminerà verso la fine dello stesso mese con i conferimenti delle uve di Lambrusco Grasparossa. Dal punto di vista quantitativo si prevede un calo di circa il 10% in Romagna, e del 5% in Emilia. In tutta la regione la qualità è buona con molte punte di ottimo. Se le condizioni meteorologiche del mese di settembre saranno favorevoli, ci sono le prospettive per ottenere vini molto strutturati ed eleganti. Attualmente il mercato in Emilia Romagna riguarda praticamente solo le uve, che spuntano prezzi mediamente superiori del 5/10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
TOSCANA
Quantità: -10% sulla vendemmia 2006

Le condizioni meteorologiche invernali e primaverili, con temperature al di sopra della media, hanno favorito una ripresa vegetativa alquanto anticipata che ha influito quindi anche sull’inizio dell’allegagione e dell’invaiatura. Le precipitazioni sono state piuttosto scarse e a risentirne sono stati soprattutto i vigneti giovani che, in alcune zone, sono entrati in stess idrico, in parte poi risolto con le precipitazioni del 7-9 agosto. Le grandinate sono state circoscritte e non hanno causato importanti danni. A tutt’oggi la qualità delle uve risulta ottima con diverse punte di eccellente. Con il decorrere della stagione, il notevole anticipo del ciclo vegetativo è leggermente diminuito, tanto che la raccolta delle uve è mediamente anticipata, rispetto al 2006, di solo 7-8 giorni contro i 15 di media dell'Italia Settentrionale. I conferimenti delle uve Chardonnay sono iniziati il 19 agosto. Per il Merlot e lo Shiraz in Maremma, nel Grossetano e nel Bolgheri la raccolta è incominciata nell’ultima settimana di agosto, mentre nelle altre zone, sempre per le stesse uve, si vendemmierà nei primi giorni di settembre. Anticipo anche per le uve Sangiovese, dove i primi grappoli nella zona del Morellino e del Grossetano sono stati staccati proprio in questi giorni (1 settembre). Le uve base per la produzione del Chianti, Vino Nobile di Montepulciano e Brunello saranno raccolte dalla metà di settembre in poi. La vendemmia si presume possa chiudersi verso la metà di ottobre con i conferimenti delle ultime uve di Cabernet, Petit Verdot e Sangiovese. Quantitativamente si stima un decremento della produzione di circa il 10% rispetto al 2006, il che fa prevedere non più di 2.700.000 di ettolitri di vino. Per quanto concerne la qualità, se l’andamento climatico di settembre non porterà conseguenze negative alla situazione attuale, si prevede ottima per tutte le varietà con diverse punte di eccellente. Per quanto attiene al mercato attualmente si riscontra un aumento delle quotazioni delle uve sia bianche che rosse. Bisognerà comunque attendere il culmine della vendemmia che, se presenterà la qualità prevista, potrà influenzare positivamente le contrattazioni, con indici di aumento in particolare per i vini rossi.
MARCHE
Quantità: -15% sulla vendemmia 2006

Nelle Marche la scorsa stagione autunnale e quella invernale sono state caratterizzate da scarsissime piogge e da temperature sempre miti, tanto che il sole è stato l’indiscusso padrone di lunghi periodi. Il ciclo vegetativo della vite è iniziato pertanto con 10/15 giorni di anticipo rispetto all’anno precedente. Alla metà di maggio già molti vigneti di Sangiovese erano in fioritura. L’allegagione è avvenuta regolarmente con grappoli ben formati. Con il perdurare di temperature alte e belle giornate la pianta ha massimizzato l’attività fotosintetica, ma per alcuni vigneti, dove la riserva idrica non era adeguata alle richieste, la parete fogliare è rimasta ridotta e l’accrescimento delle bacche si è arrestato al periodo di chiusura grappolo. Alcune zone del Conero, del Verdicchio, della Lacrima e del Piceno hanno però beneficiato di alcuni temporali di fine giugno. Fino alla fase di invaiatura la somma delle piogge da gennaio a tutto luglio è stata inferiore del 40% rispetto alla media. La raccolta delle uve è risultata anticipata di 10/15 giorni rispetto alla norma. La vendemmia dei vitigni precoci è iniziata l’8 agosto. Verso la fine dello stesso mese è stata la volta delle uve Sauvignon, Lacrima e Pecorino. Per il Verdicchio la raccolta si ritiene possa svolgersi intorno a metà settembre, mentre a cavallo di questo mese ed i primi giorni di ottobre si effettueranno i conferimenti di Montepulciano. Ottimo lo stato fitosanitario delle uve, che presentano però acini un po’ meno succosi, a causa della ridotta dotazione idrica. La resa uva\vino è prevista sotto la media. A tutt’oggi si stima un calo di produzione diverso a seconda delle zone: area Verdicchio -15%, area Conero e Bianchello -5%, area Piceno -20-25%. Complessivamente in tutta la regione si presume un calo quantitativo del 15% rispetto alla scorsa campagna. I primi controlli analitici evidenziano una diminuzione della frazione acida a fronte di un aumento della concentrazione zuccherina. La qualità è buona con diverse punte di ottimo per le produzioni provenienti da vigneti ben gestiti e curati. Per le uve al momento si registra una vivacità di mercato con prezzi incrementati di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le contrattazioni per i vini ristagnano.
LAZIO
Quantità: -10% sullavendemmia 2006

Le alte temperature verificatesi durante le stagione invernale e quella primaverile hanno favorito un anticipo del germogliamento delle viti che si è mantenuto sino ad oggi, tanto che le operazioni vendemmiali sono iniziate circa dieci giorni prima rispetto alla campagna 2006. Il ciclo vegetativo è stato influenzato dall’alternarsi delle alte e delle basse temperature, che non hanno consentito una perfetta fioritura, per cui la conformazione dei grappoli è risultata piuttosto spargola, con un abbattimento della produzione. Gli attacchi fungini sono stati ben controllati, grazie anche alla struttura dei grappoli che ha facilitato la lotta alle crittogame e, in caso di condizioni sfavorevoli, ha allontanato la minaccia del marciume. Le precipitazioni invernali e quelle di giugno hanno creato una sufficiente riserva idrica, tanto che solo in pochi casi si è fatto ricorso alle irrigazioni di soccorso. Da questo periodo in poi e fino a tutt’oggi non si sono più verificate precipitazioni. Grazie al perfetto stato sanitario delle uve a tutt’oggi la qualità è da considerarsi senz’altro ottima, mentre quantitativamente parlando si stima una produzione inferiore del 10% rispetto al 2006 ossia un quantitativo di poco meno di 2.100.000 ettolitri, contro i 2.316.000 ettolitri prodotti nella precedente campagna. La raccolta delle varietà bianche più precoci (Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon) ha avuto inizio il 16 agosto, mentre nei primi giorni di settembre verranno staccate le uve di Merlot, di Cabernet Sauvignon e, a seguire, quelle delle altre varietà a bacca bianca e rossa, quali Malvasia, Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano. La chiusura delle operazioni vendemmiali è prevista nella prima settimana di ottobre con la raccolta delle uve bianche collinari e con gli ultimi grappoli di Montepulciano. Le contrattazioni delle uve e dei vini a tutt'oggi (1 settembre) fanno registrare un interessante incremento dei prezzi, attestato tra il 15 ed il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la Doc Frascati le quotazioni rimangono invece stabili.
ABRUZZO
Quantità: -20% sulla vendemmia 2006
L’andamento climatico, a partire dallo scorso autunno, è stato caratterizzato dall’assenza di precipitazioni consistenti (in alcune zone inferiori anche del 70% rispetto alla norma). In inverno la neve praticamente non è caduta e le temperature sono state di circa 3/4 gradi al di sopra della media. Con tale situazione si è giunti alla fine di marzo, quando si è verificato un brusco calo delle temperature. Dal mese di aprile in poi, tranne qualche sporadica pioggia e grandinata limitata nella zona interna del chietino, le belle giornate e le alte temperature hanno favorito il germogliamento con un anticipo di circa 10/15 giorni per tutte le varietà. Il decorso della fioritura e dell’allegagione è stato ottimo da un punto di vista sanitario, però la mancanza di piogge e le temperature al di sopra della media di 5/6 gradi, hanno ulteriormente anticipato alcune fasi fenologiche della vite e provocato, in qualche areale, stress idrico e termico. Per le varietà precoci, in particolare Chardonnay e Pinot grigio, la raccolta è iniziata già nella prima settimana di agosto nelle zone costiere, mentre per quelle più interne e collinari intorno al 16 dello stesso mese, con una quantità inferiore del 25% rispetto alla vendemmia precedente. Per le altre uve bianche (Trebbiano, Malvasia, Passerina e Pecorino) l’inizio della vendemmia è previsto nella prima settimana di settembre. Per le varietà a bacca rossa, principalmente Sangiovese e Montepulciano, l’inizio della raccolta è ipotizzato dal 15 di settembre. Allo stato attuale non si riscontrano problemi fitosanitari, pertanto la qualità delle uve si presenta ottima. Lo stress idrico e termico verificatosi durante l’estate e l’eventuale assenza di piogge nel mese di settembre, potrà ripercuotersi sia sull’accumulo di sostanze aromatiche che polifenoliche. Attualmente si stima una produzione inferiore del 20% rispetto al 2006. Per quanto concerne le contrattazioni, in questa prima fase il mercato evidenzia un particolare interesse per i mosti ed vini bianchi, con prezzi leggermente più sostenuti rispetto alla scorsa campagna. Alla data odierna (1 settembre) non ci sono invece grandi richieste per i vini rossi, ma si può prevedere un sensibile aumento delle contrattazioni e dei prezzi per il Montepulciano d’Abruzzo Doc.
CAMPANIA
Quantità: -10% sulla vendemmia 2006
Il 2007 è stato caratterizzato da temperature al di sopra della media, anche nei mesi tipicamente più freddi. Si è verificata una carenza di precipitazioni nel periodo giugno/agosto, mesi in cui praticamente non è piovuto e si sono registrate temperature molto elevate in fase di germogliamento. Il ciclo vegetativo della vite in quasi tutta la regione ha mostrato un anticipo di 10/15 giorni rispetto alla norma, ma dall’invaiatura in poi la fisiologia della vite è stata rallentata dalle alte temperature. In generale si prevede che la raccolta in Campania potrà avvenire con un anticipo di circa 7/10 giorni rispetto alla media. La sanità delle uve è ottima, anche se in alcune aree, in fase di prefioritura, si sono verificati sporadici attacchi peronosporici adeguatamente tamponati e, nella prima decade di luglio, piccole infezioni di oidio, che non hanno però arrecato danni rilevanti. La previsione della qualità delle uve è tendenzialmente ottima con diverse punte di eccellente. Le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, che hanno caratterizzato tutto il mese di agosto, hanno favorito la concentrazione aromatica nei vini a bacca bianca ed agevolato la maturazione in quelle a bacca rossa. Quantitativamente parlando si prevede una produzione inferiore del 10% rispetto alla campagna 2006, quando si produssero 2.020.000 ettolitri di vino. Questo poichè la mancanza di precipitazioni potrebbe far registrare una resa uva/vino inferiore del 3-5% rispetto alla passata vendemmia. I conferimenti inizieranno nei primi giorni di settembre con le uve di Asprinio nell’Agroaversano e di Fiano nel Cilento. Proseguiranno poi il 10 con la Falanghina ed il Trebbiano, quindi sarà la volta, all’inizio della terza decade di settembre, del Fiano di Avellino e, a seguire, del Greco. Verso il 5 ottobre inizierà la raccolta di Piedirosso nelle zone dei Campi Flegrei e del Vesuvio. La vendemmia si concluderà nell’ultima decade di ottobre (nel 2006 si concluse a metà novembre) con la raccolta dell’Aglianico nell’Avellinese, base della Docg Taurasi. Attualmente il mercato non registra contrattazioni anche perchè ad oggi (1 settembre) la vendemmia in Campania è appena iniziata. Da subito però i riflettori sono puntati sulle uve di Falanghina per le quali sono previste quotazioni pari a quelle del 2006, già di tutta considerazione.
PUGLIA
Quantità: -20% sulla vendemmia 2006

Ad un inverno ancora una volta caratterizzato da scarse precipitazioni e da temperature al di sopra delle medie stagionali, è seguita una primavera con una discreta piovosità, quanto mai provvidenziale per una normale ripresa vegetativa, anche se non c’è stata una buona differenziazione delle gemme a frutto. In alcune zone del Salento, inoltre, si è riscontrato l’insorgere di ampelopatie in generale e della pernospora in particolare, mentre nella zona del Tavoliere si sono verificate delle forti grandinate. Tutti fenomeni che hanno contribuito alla diminuzione dei grappoli sulle piante. Le fasi di allegagione e di invaiatura sono decorse regolarmente. Le alte temperature ed i venti di scirocco del mese di giugno e luglio hanno causato danni soprattutto ai vigneti giovani ed a quelli defogliati. Anche in Puglia si registra un anticipo della maturazione dell’uva, che può essere quantificato rispetto alla passata campagna di circa 10/12 giorni. La raccolta delle uve precoci (Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon) è iniziata nei primi giorni di agosto con qualità e sanità dei grappoli eccellenti, ma con rese uva/vino leggermente inferiori rispetto alla norma. La raccolta delle uve autoctone Primitivo (area Manduria-Sava in provincia di Taranto) e Negroamaro (alto e basso Salento) è iniziata negli ultimi giorni di agosto. Per le uve autoctone della zona di Castel del Monte (Centro-Nord Puglia): Bombino bianco, Pampanuto, Bombino nero, Nero di Troia e Aglianico, la raccolta incomincerà nella prima settimana di settembre, mentre bisognerà attendere il 10 dello stesso mese per i vitigni autoctoni della Valle d’Itria (Verdeca, Bianco d’Alessano, Fiano Minutolo), del Locorotondo Doc e Martina Franca Doc. Attualmente in tutta la Puglia la qualità si può considerare complessivamente ottima, mentre, quantitativamente parlando, si stima una produzione inferiore del 20% rispetto al 2006, quando si produssero 7,4 milioni di ettolitri di vino. Per quanto concerne poi la situazione del mercato delle uve, vini e mosti, le contrattazioni mettono in luce un incremento dei prezzi compreso tra il 15 ed il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
SICILIA
Quantità: -30% sulla vendemmia 2006

L’andamento vegetativo della vite, nel periodo primaverile, durante le fasi di fioritura e allegagione, è stato ostacolato da forti attacchi di peronospora (che ha compromesso lo sviluppo vegetativo e quindi la produzione) accentuata da un clima altalenante, con continue piogge e grande presenza di umidità fino a tutto il mese di maggio. Tale situazione è risultata letale per molte varietà precoci come lo Chardonnay, il Pinot grigio, il Müller Thurgau e l’Inzolia per le uve bianche, mentre il Nero d’Avola ed il Merlot sono state le varietà a bacca nera più colpite. Tutte le altre varietà hanno invece superato quasi indenni gli attacchi di tale ampelopatia. Per le varietà bianche precoci (Chardonnay, Viogner e Müller Thurgau), la vendemmia è iniziata secondo i canoni annuali nella prima settimana di agosto. La raccolta di Merlot, Syrah, Pignatello, Sangiovese e Cabernet è incominciata a fine agosto, mentre nella prima settimana di settembre, saranno conferite le altre uve a partire dal Nero d’Avola, per continuare con il Frappato, il Cabernet Sauvignon, il Petit Verdot. Nell’ultima decade di settembre, con un anticipo medio di 10 giorni, le operazioni vendemmiali continueranno con la raccolta delle uve Frappato e Nero d’Avola, base della Docg Cerasuolo di Vittoria, per chiudersi nella prima decade di ottobre con quella di Nerello Mascalese coltivate sulle pendici dell'Etna per la produzione dell’omonima Doc. Lo stato fitisanitario delle uve è alquanto eterogeneo, nel senso che i vigneti non tecnicamente seguiti hanno subito attacchi consistenti di peronospora, mentre la qualità delle uve dei vigneti che hanno beneficiato di tempestivi trattamenti anticrittogamici, risulta ottima. Quantitativamente parlando la situazione è alquanto eterogenea con un decremento complessivo del 30%, con punte che raggiungono anche il 50% in provincia di Trapani. Nell’isola di Pantelleria il calo oggi risulta di circa il 30%, unicamente però dovuto alle eccessive temperature. I primi riscontri di cantina per le uve ottenute dai vigneti che sono stati adeguatamente difesi dalle ampelopatie e non hanno subito negatività fisiologiche dovute alla siccità ed alle alte temperature, danno parametri assai interessanti che fanno presumere vini di alto livello. La conferma di ciò si potrà comunque avere solo nelle prossime settimane. La qualità dei futuri vini si pone al momento su livelli più che mai interessanti. Il mercato evidenzia delle buone contrattazioni con prezzi mediamente superiori del 5% sia per le uve Nero d’Avola, Chardonnay che per i mosti muti ed i vini. Il valore invece delle uve Zibibbo (base del Passito di Pantelleria), rispetto allo scorso anno, è aumentato anche di oltre il 10%.
SARDEGNA
Quantità: uguale alla vendemmia 2006

Anche la Sardegna, come tutte le altre regioni italiane, è stata contraddistinta da un inverno e da una primavera con temperature più elevate rispetto alla norma, anticipando così l’inizio del ciclo vegetativo e quindi del germogliamento di oltre 10 giorni. Il periodo estivo, contrariamente a quanto verificatosi nell’Italia Centro Meridionale ed in Sicilia in particolare, è stato caratterizzato da temperature meno alte rispetto alle passate campagne, ad eccezione di alcuni picchi registrati nel mese di luglio, che tuttavia sono stati di breve durata e hanno inciso solo in quei vigneti con scarsa disponibilità idrica. Le varie fasi fenologiche (fioritura, allegagione e inviatura) si sono svolte regolarmente evidenziando, soprattutto per le uve Cannonau, una colatura inferiore rispetto alla norma. L’anticipo iniziale, a causa delle condizioni climatiche, si è leggermente ridotto, tanto che le operazioni vendemmiali sono iniziate solo circa 7 giorni prima rispetto alla media pluriennale, con la raccolta, nelle seconda metà di agosto, delle uve precoci (Pinot e Chardonnay). Nella prima decade di settembre sarà la volta del Vermentino, nelle seconda saranno staccate le uve di Monica e Nuragus, mentre negli ultimi giorni dello stesso mese inizieranno i conferimenti di Cannonau che proseguiranno sino a metà ottobre, quando si raccoglieranno anche i grappoli delle varietà tardive destinate ai vini da dessert, ovvero quelli di Nasco e Malvasia. Per quanto concerne le ampelopatie, si segnalano attacchi di oidio e di peronospora, che, nella generalità dei casi, sono stati ben controllati e che quindi non hanno inciso più di tanto sulla sanità delle uve. Le precipitazioni in estate sono state praticamente assenti, tranne nell’ultima decade di agosto, in cui alcune brevi ma provvidenziali piogge hanno ristabilito un ottimo equilibrio anche in quei vigneti che, a causa della mancanza degli impianti di irrigazione di soccorso, stavano iniziando a soffrire. Per le ragioni sopra illustrate, a differenza delle altre regioni meridionali, quantitativamente, in Sardegna, si stima una produzione simile o leggermente superiore a quella dello scorso anno, che fece registrare 860.000 ettolitri di vino. Qualitativamente parlando a tutt’oggi (1 settembre) l’uva si presenta perfettamente sana e i primi riscontri di vinificazione fanno prevedere interessanti livelli qualitativi, sia per i vini bianchi che per quelli rossi. Come sempre in Sardegna il mercato di uve di vini è minimo ed i prezzi si attestano su quelli fatti registrare nello stesso periodo dello scorso anno.

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