02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
MADE IN ITALY

Vermouth di Torino, dal 2018 a oggi, boom del giro d’affari da 32,6 a 172,2 milioni di euro

I numeri del Consorzio della storica eccellenza enologica del Piemonte e d’Italia: 5 milioni di bottiglie prodotte ed export in oltre 80 Paesi

Nato nel 1786 grazie all’erborista Antonio Benedetto Carpano, il Vermouth di Torino è il risultato di un’infusione di erbe e radici nel vino bianco, arricchito con alcol e zucchero. Il nome deriva dal termine tedesco “wermut” che indica l’artemisia maggiore, che è anche la base aromatica principale di questa bevanda. Apprezzato fin dai tempi della corte reale dei Savoia, a partire dalla fine del Settecento, il simbolo dell’eccellenza enologica piemontese ha conosciuto una crescita media annua nella produzione del +24,7 % a partire dal 2018. Sono sempre più i locali che lo richiedono e che vogliono averne più di una tipologia. Tutto questo successo ha generato un giro d’affari notevole, partendo da 32 milioni di euro nel 2018 e chiudendo il 2024 con 172 milioni di euro. È la fotografia scattata a “Il Vermouth di Torino … a Torino”, evento di scena, nei giorni scorsi, all’Ais-Associazione Italiana Sommelier Piemonte nella prima capitale d’Italia, dove sono state ripercorse le tappe salienti di questo prodotto iconico. E che “fa sempre più tendenza in Italia e nel mondo, sottolinea il Consorzio di Tutela del Vermouth di Torino, con 5 milioni di bottiglie prodotte, un export in oltre 80 Paesi, e consumi in crescita.
“Siamo orgogliosi degli sforzi che sono stati portati avanti negli ultimi anni per valorizzare questa eccellenza piemontese senza tempo - ha sottolineato il presidente del Consorzio Roberto Bava - che rappresenta la nostra tradizione e le nostre origini piemontesi. Il Vermouth è rimasto, nel tempo, un prodotto che suscita interesse nel consumatore e continua a rappresentare un’eccellenza nel panorama enogastronomico, capace di coniugare tradizione e modernità, con prospettive promettenti per il futuro”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli