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VERONAFIERE, FIERE DI PARMA, ISTITUTO PER IL COMMERCIO CON L’ESTERO (ICE) PUNTANO SULLA CINA. IL “WINE & FOOD” MADE IN ITALY, DAL 29 NOVEMBRE AL 1 DICEMBRE, ALLA CONQUISTA DEL PAESE DELLA GRANDE MURAGLIA, UN MERCATO DAL FUTURO D’ORO(+150% NEL 2006)

Italia
Giovanni Mantovani

La Cina rappresenta un mercato di grandi dimensioni e forti potenzialità per il vino e il comparto agroalimentare italiano. Sebbene con 0,9 litri di consumo pro-capite annuo di vino resti limitato rispetto ai mercati tradizionali (ma erano 0,3 litri pochi anni fa) l’interesse per il vino, soprattutto nella grandi metropoli e nelle zone più ricche della fascia costiera, è in forte ascesa. L’import di vino italiano è cresciuto in maniera esponenziale nel 2006, con un incremento superiore al 150%. L’Italia è il quinto esportatore dopo Francia, Australia, Cile e Spagna; ma ha registrato il tasso di incremento più elevato: i consumatori cinesi iniziano quindi a percepire la qualità, la varietà ed il valore dei nostri vini. Il costante taglio dei dazi doganali registrato negli ultimi anni, pertanto, porterà sicuramente ad un forte aumento delle importazioni dal nostro Paese. Il vino figura, secondo i dati elaborati dall’Istituto per il Commercio dell’Estero (Ice), al secondo posto delle esportazioni “made in Italy” con una quota del 20%, preceduto dai prodotti a base di cioccolato (36%), seguito dall’olio di oliva (16%) e dai prodotti da forno (7%). Tutte queste premesse che hanno portato in forze - è di ieri la news della presentazione del presidente dell’Ice Umberto Vattani, del direttore di Veronafiere Giovanni Mantovani e dal presidente del Siec, Tang Guifa di “Vinitaly Cibus China” 2007 - Salone dei vini e dei prodotti agroalimentari (www.vinitaly.com), evento fieristico più conosciuto in Asia, di scena a Shanghai, dal 29 novembre al 1 dicembre, con partner Ministero delle Politiche Agricole, Ministero del Commercio Internazionale, Federvini, Unione Italiana Vini e Buonitalia Spa - il “made in Italy” agroalimnetare a credere su questo mercato, veramente dalle grandi potenzialità e su tutti i target di prezzo di prodotti.


Il commento - Giovanni Mantovani, direttore di Veronafiere: “Vinitaly è consapevole della sua leadership mondiale e della responsabilità che ciò comporta nei confronti del sistema agroalimentare”

“Vinitaly è consapevole della sua leadership mondiale e della responsabilità che ciò comporta nei confronti del sistema agroalimentare, rendendosi disponibile quale strumento privilegiato per lo sviluppo commerciale e l’internazionalizzazione delle imprese, sui mercati consolidati ed emergenti.

“Uno strumento stabile di promozione, rappresentato sia dalla rassegna di Verona, che ha superato le sue 40 edizioni, che dalle tappe del “Vinitaly World Tour” che, come nel caso della Cina, hanno una storia e un know how decennale.

“Vinitaly China è diventata l’evento di riferimento per i buyers ed i media dell’Asia e ben rappresenta per il mercato cinese, e non solo, la qualità, l’originalità e il momento privilegiato di comunicazione dei prodotti agroalimentari “made in Italy”.

“La rassegna è riconosciuta quale punto di riferimento da parte delle istituzioni e produttori e di altri autorevoli partner che hanno convogliato su essa tutte le rispettive risorse e know how per farne l’unico momento promozionale dell’intero sistema agroalimentare italiano”.

All’edizione 2007 - la numero 9 di “Vinitaly China” - saranno presenti, tra gli altri, i rappresentati istituzionali della Regione Veneto, della Regione Sicilia e del Consorzio del Brunello di Montalcino; tra i produttori, ci sarà la casa vinicola Gianni Zonin, che ha aderito all’evento fin dalla prima edizione (1998).

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