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VERONAFIERE SCOMMETTE SUL GIAPPONE E PORTA NEL PAESE DEL SOL LEVANTE IL WINE & FOOD MADE IN ITALY

Il vino italiano di qualità mette la freccia e prova a superare quello francese: l'insolito terreno di questo confronto è a Tokyo, in Giappone, dove dal 21 al 24 novembre è in calendario l'evento "Vino e olio, italian wine and food festival", organizzato da Veronafiere, al quale prendono parte 100 aziende del Veneto, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, consorzi e associazioni di categoria. "Questa iniziativa di grande immagine promozionale del made in Italy - spiega il commissario straordinario di Veronafiere Pierluigi Bolla - si inquadra in un'ampia strategia di internazionalizzazione della fiera". Una spinta ulteriore soprattutto per il vino italiano che negli ultimi 10 anni ha incrementato in Giappone del 17% la propria fetta di mercato passando dai 5 ai 22 punti percentuali sul totale, lasciandosi alle spalle la Germania, che precedeva l'Italia con l'11%, e puntando al primato dei transalpini passato dal 55 al 44%. In volume il vino italiano ha raggiunto 3 milioni di casse (36 milioni di bottiglie) per un controvalore di 20 miliardi di lire. Le potenzialità di mercato per i prodotti alimentari italiani in Giappone sono in crescita: secondo l'Ice di Tokyo, nel primo semestre 2001, il settore agroalimentare italiano ha fatturato in Giappone oltre 25 miliardi di yen, 40 miliardi di lire, segnando un incremento del 15% sullo stesso periodo del 2000. Nella capitale nipponica sono aperti oltre 500 ristoranti italiani, al 90% gestiti da giapponesi, ai quali si aggiungono altri 400 attivi tra Osaka e Kyoto.

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