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Viaggiare con i consigli della Chiocciola in un touch, e scoprire un mondo di osterie, mercati contadini, prodotti locali con “Slow Food Planet”, il debutto di Slow nelle App. E Petrini potrà dormire grazie “al comitato di liberazione da Tripadvisor”

Non Solo Vino
La app Slow Food Planet

Viaggiare con i consigli della Chiocciola a portata di touch, e scoprire un mondo fatto di osterie, mercati contadini, negozi al dettaglio, prodotti locali e artigianali da acquistare direttamente dal produttore (con tanto di dizionario dialettale), locali che rappresentazione l’integrazione di una comunità, quelli in cui si può portare vino da casa o portare a casa il cibo avanzato in doggy bag, spazi verdi per un pranzo al sacco, segnalati direttamente da chi vive sul territorio, da chi frequenta i locali e conosce i gestori, in una parola, per vivere un’esperienza gastronomica completa in senso slowfoodiano con i consigli di 2.000 soci in 150 Paesi che fanno parte della più importante rete del cibo al mondo. È arrivata “Slow Food Planet” (http://planet.slowfood.com/), il debutto di Slow nell’universo delle App, nuovo strumento digitale di Slow Food Editore, curato da Eugenio Signorini e creato in collaborazione con Lavazza, lanciato oggi a Cascina Cuccagna, l’Hub della sostenibilità di Lavazza e Novamont per Expo2015. Dentro, si ritrova l’autorevolezza dell’associazione: “è il comitato di liberazione per Carlo Petrini - ha detto lo stesso fondatore e presidente di Slow Food - da bravo gourmet, ho passato 30 anni a ricevere telefonate notturne di amici che chiamavano dall’altra parte del mondo per sapere dove mangiare. Bene, ora vi dico, scaricate Slow Food Planet e troverete tutte le informazioni che cercate! E in secondo luogo questa App è anche il comitato di liberazione da Tripadvisor: noi ci mettiamo la faccia, se qualcosa non funziona vi preghiamo di dircelo, ma non troverete in Planet punteggi o commenti che distruggono piccole realtà e la credibilità di persone che lavorano. Se un locale non ci convince preferiamo non inserirlo piuttosto che distruggerlo”. Ma non finisce qui, perché l’obbiettivo è mappare tutto il mondo entro la fine del 2018, dalle grandi città alle aree più remote del Sud del mondo”.
Slow Food Planet è una App poliglotta, che parla italiano e inglese, fondamentale per aiutare i turisti a viaggiare nel Belpaese, e il “benvenuto” di Slow Food ai milioni di visitatori che arriveranno a Milano per Expo2015. “Già anni fa - aggiunge Petrini - vedendo crescere la rete sui territori, ero convinto avremmo dovuto creare uno strumento utile per chi viaggia nel mondo, e finalmente ci siamo. Nella nostra App sono segnalati i mercati contadini, i negozi che vendono al dettaglio, si possono incontrare i protagonisti del nostro cibo”.
“Slow Food Planet” fornisce i consigli sul luogo in cui siamo, con tanto di orari per diverse esperienze gastronomiche, consigliando dove fare colazione o l’aperitivo. Interessante anche il dizionario che racconta i termini più dialettali o tipici di un territorio, per far conoscere la cultura del cibo di tutti i Paesi del mondo. Come se, per esempio, si è in vacanza o in viaggio di lavoro e si vuol pranzare in un ristorante tipico di Genova, fermarsi per un aperitivo in un bar a tapas alla moda di Barcellona o fare acquisti nel mercato più colorato di Mumbai. E ancora, dove andare a rilassarsi con una birra, dove fare colazione, dove comprare un buon pane o un formaggio tipico per un pranzo al sacco nel parco di una città. La vera rivoluzione sta nelle fonti da cui provengono le segnalazioni: Slow Food Planet è resa possibile grazie a una rete di 2.000 collaboratori che raccolgono e redigono le segnalazioni. Sono i soci Slow Food presenti in 150 Paesi che vivono i territori, frequentano i locali del posto e ne conoscono l’offerta gastronomica insieme alle persone che li rendono speciali, chef e artigiani, enotecari e pasticceri. Ma anche dal punto di vista culturale, perché in Planet si trovano i locali che maggiormente rappresentano l’integrazione di una comunità all’interno della città che la ospita: sono i cosiddetti ristoranti “etnici” o di cucina regionale in metropoli come Torino o Milano, Londra o Singapore. La moderna interfaccia valorizza immagini e posizione geografica, indicando anche le fasce di prezzo. Le segnalazioni sono raccolte in aree omogenee, città o territori significativi per Slow da un punto di vista culturale, paesaggistico e gastronomico che variano da regione a regione e da nazione a nazione. Ogni area è acquistabile separatamente a seconda dei propri interessi e necessità.
Una sezione speciale della App è dedicata ai Coffee Experience, locali (150 in tutta Italia) in cui
gustare un ottimo caffè Lavazza con le miscele speciali ¡Tierra!, prodotto 100% da coltivazione sostenibile, Kafa, 100% monorigine etiope e il nuovo arrivato Etigua, con i Presìdi Slow Food Harenna dell’Etiopia e Huehuetenango del Guatemala. “La collaborazione con Slow Food ha radici molto profonde - racconta Francesca Lavazza, direttore corporate image - e ora grazie alla App potremo dare la possibilità di trovare caffè con requisiti di qualità e sostenibilità”. Dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo al calendario 2015 di Steve McCurry con gli Earth Defenders a sostegno del progetto 10.000 Orti in Africa, “il cuore di tutto - aggiunge - è sempre la collaborazione. Come recita un proverbio africano, infatti, da soli si va più veloci, ma insieme molto più lontano. E con Planet sicuramente potremo scoprire il mondo in modo diverso”.

Focus - Slow Food Planet: ci sono un “Tempo per mangiare”, un “Tempo per comprare” e un “Tempo per me”, per vivere un’esperienza slowfoodiana nel mondo
Scaricabile gratuitamente dall’Apple Store o da Google Play insieme a un territorio gratuito a scelta, mentre i soci Slow Food ne hanno subito 10 a disposizione, Slow Food Planet ha tre categorie in cui lasciarsi guidare dai consigli della Chiocciola: Tempo per mangiare, Tempo per comprare e Tempo per me. In Aree Slow Food si può scegliere la località da visitare: sono disponibili al momento del download Milano e Torino, oltre a un’area gratuita a scelta; rilasci delle nuove aree Planet avvengono trimestralmente; all’apertura dell’Expo, il 1 maggio, i visitatori potranno viaggiare su e giù per l’Italia dalla Liguria alla Sicilia Orientale, da Firenze e il Chianti a Torino; all’estero, Berlino e Amsterdam, Istanbul e la Croazia, New York e il Brasile; l’estate porta invece 37 nuove aree in tutto il mondo, circa 4.500 segnalazioni, tra cui Parigi ed Edimburgo, Londra e Sidney, Madrid e Macao, mentre il mosaico italiano si completa con destinazioni cult come la Franciacorta e la Puglia; a novembre ci sarà l’ultimo aggiornamento del 2015 con altre 2.000 recensioni, tra cui il Messico e Singapore, Praga e Seul.
Grazie a un preciso sistema di geolocalizzazione, Slow Food Planet organizza i risultati della ricerca mettendo in evidenza quelli più adatti al momento della giornata, a partire dai locali che che proprio non si possono perdere per l’autenticità dell’offerta gastronomica o per la bellezza del panorama. In Tempo per Mangiare sono elencati in fascia di prezzo e per giorno della settimana, e con la ricerca avanzata si possono scegliere i ristoranti che propongono menu per celiaci e portate vegetariane, sapere quali sono i locali aperti 24 ore o i take away, quelli con doggy bag o in cui si può abbinare un vino della propria cantina. E dai ristoranti classici ai chioschi di street food, passando per un brunch informale o un wine bar, sono suddivisi per Tipologia.
Nella categoria Tempo per me si trovano bevande e cibi più adatti all’umore: il brunch cafè della domenica e l’elegante sala da tè del pomeriggio, il pub per una serata con gli amici o il cocktail bar per chiudere in bellezza una bella cena. Tempo per comprare è invece la vera chicca per fare acquisti in botteghe di prodotti tipici e mercati contadini o direttamente dai produttori. Qui i filtri permettono di scegliere in base alla categoria merceologica dei Prodotti: salumi e formaggi, cioccolato e vini, e così via. E per mettersi in contatto con il luogo prescelto basta cliccare sulla funzione Chiama.
Slow Food Planet è una App internazionale che fa emergere la diversità gastronomica: in Italia pizzerie e osterie, in Spagna le vermoutherie, orari di apertura diversi e quelli in cui il mercato locale presenta l’offerta migliore. Tutte le informazioni sono contenute in un’unica scheda: foto, indirizzo, numero di telefono, fascia di prezzo e costo medio, il collegamento al sito web, i momenti della giornata in cui il locale è aperto, una breve descrizione del posto che Slow Food vi consiglia e infine la mappa. E se è difficile decifrare i termini gastronomici meno usuali o i piatti più tipici di un territorio, c’è anche un vero e proprio dizionario consultabile cliccando sulla parola da ricercare nella scheda del locale.

Focus - Curiosità: ecco alcune tra le segnalazioni più inusuali di Slow Food Planet. Dai civaioli fiorentini alla Mercato della Terra di Slow Food a Mumbai
A Firenze storicamente il civaiolo è il bottegaio che, nel suo locale, rifornisce la città di semi e granaglie, piccoli oggetti per la casa e legna. Oggi a detenere la qualifica di civaiolo originale sono rimasti in pochi. In quello di via Taddea si trova di tutto, dai chiodi al baccalà, dai legumi alle guarnizioni per la moka. E se cercare un bar senza un nome a Istanbul potrebbe rendere un po’ nervosi, alla fine il “the bar with no name a.k.a. Alex” è un gioiellino nascosto, un locale che serve ottimi Manhattans e creazioni straordinarie che nascono da inusuali ingredienti locali.
Il The Farmers’ Market a Mumbai è un Mercato della Terra Slow Food a Mumbai tutto è bio al 100% e frutta e verdura provengono da produttori locali. In uno dei rari angoli verdi della città, il Maharashtra Nature Park, si può trascorrere una rilassante domenica gustando i diversi cibi di strada proposti. Per la spesa, bisogna arrivare prima delle 12, perché la verdura va a ruba. Il Praktik Bakery a Barcellona è invece un hotel con un forno o un forno con hotel incorporato, con pane, paste e brioches artigianali.

L’Espressofabriek a Amsterdam nel Westerpark (destinazione ideale per una passeggiata)? È un locale accogliente per un’ottima tazza di caffè, tostato al piano di sopra. Il contitolare e chef di Mas Farmhouse a New York, Galen Zamarra, invece, il cui curriculum comprende un’esperienza presso L’Arpège di Parigi, è un grande promotore della necessità di “far tornare la natura nei ristoranti e di sostenere contadini e produttori locali”. Il Restaurante do Bira a Rio de Janeiro si sta seduti in un tavolino all’aperto, sotto gli alberi e con vista sulla costa di Marambaia, tranne il lunedì e il mercoledì, quando il proprietario e cuoco Ubiratan de Souza Leal va a pescare. Infine, tra le curiosità, Prinzessinnengarten a Berlino, grande orto urbano biologico combinato con progetti di integrazione sociale con caffè-bistro ed eventi come il Honigfest (festival degli apicoltori cittadini).

Focus - Slow Food Planet: il progetto di Slow Food per mappare il mondo, in numeri
I territori (entro il 2015)
22 Paesi mappati

96 aree Planet

12.500 segnalazioni Italia
32 aree Planet
4.000 segnalazioni

Nel resto del mondo:

64 aree Planet
8.500 segnalazioni

Le persone:

2.000 soci Slow Food impegnati nella raccolta delle segnalazioni

150 collaboratori che contribuiscono ad alimentare il database tra coordinatori di area, redattori e traduttori

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