VIGNETI DEVASTATI DAI CINGHIALI NEL PIACENTINO. MA IL PERICOLO DI DANNI DEGLI ANIMALI SELVATICI INTERESSA TUTTA L’ITALIA ENOICA

Non solo il clima a complicare la vendemmia. Ci si mettono pure i cinghiali. L’allarme viene lanciato da Lugagnano (Piacenza), dove tanti viticoltori hanno chiesto alle autorità di aprire subito la caccia, che normalmente sarebbe chiusa.
“C’è di mezzo tutto il raccolto finale della nostra uva. Si parla - afferma il produttore Giuseppe Barbuti sulle pagine di www.liberta.it - di danni per la grandine? Noi la grandine l’abbiamo tutte le notti sui circa trecento ettari di vigneti sparsi sulla nostra collina e non vogliamo essere quei poveri diavoli di agricoltori che lavorano solo per i cinghiali”.
Una situazione, quella delle colture devastate dagli animali (non solo cinghiali ma anche volpi, caprioli, faine ...), che, in realtà, si ripete ogni anno e che riguarda tutta l’Italia, enoica e non solo.