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“VINI NEL MONDO” (SPOLETO, 2/5 GIUGNO) - UN MERCATO IN SALUTE, CHE VEDE CRESCERE L’EXPORT, NONOSTANTE L’ASSENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE SISTEMICA COME C’E’ IN FRANCIA: COSI’ ANTONELLO COLOSIMO, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA

Un mercato in salute, che vede crescere progressivamente l’export, nonostante l’assenza di un’organizzazione sistemica come c’é invece in Francia: è il quadro del settore vitivinicolo italiano, tracciato oggi da Antonello Colosimo, capo di gabinetto del Ministero dell’Agricoltura, da “Vini nel Mondo”, evento cult che, da ieri al 5 giugno, riunisce a Spoleto alcune delle più prestigiose cantine italiane.

“Il cosiddetto “vigneto italiano” - ha detto Colosimo - conta 700.000 ettari di coltivazione che, nel 2010, hanno prodotto oltre 45 milioni di ettolitri di vino” dando lavoro, tra l’altro, a “30.000 imprese imbottigliatrici. L’intero settore muove 13 miliardi di euro, di cui 3,9 miliardi generati dalle esportazioni” che, nel 2010, hanno registrato una crescita dell’11,7% in valore e del 10,7% in volume. E, per il 2011, arrivano segnali “di un’ulteriore incremento dell’export, determinato soprattutto dalla forte domanda proveniente dall’America”. Il mercato enoico, ha concluso Colosimo, si mostra quindi in salute, anche se “in Italia si lavora in maniera più individualistica rispetto alla Francia, che ha un sistema molto più coeso”.

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