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VINITALY 2008 - LA NUOVA SCOMMESSA E’ IL VINO BIO. ARRIVA “360° BIO”, IL PROGETTO DELL’ENOTECA ITALIANA E DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Scommette sul vino bio l’Enoteca Italiana di Siena (www.enoteca-italiana.it), storico ente che raccoglie oltre 600 aziende di tutta la penisola: è stato lanciato ufficialmente a Vinitaly il progetto “360° Bio”, varato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole.
L’idea è partire con un censimento per disegnare una mappa del settore in Italia e dare vita ad un pool di aziende nazionali che producono vino ed olio biologico; creare un portale in Internet, dedicato al mondo dei vini e dell’extravergine bio; dar vita a un corner nelle antiche cantine del ‘500 nella Fortezza Medicea a Siena, destinato in esclusiva a bottiglie di nettari prodotti con uve coltivate mediante tecniche naturali e biologiche.
L’obiettivo di “360°Bio” è quello di diffondere la cultura del biologico, in particolare per quanto riguarda vino ed olio di qualità, per ampliarne conoscenze e consumi oltre la semplice moda o tendenza. E con un occhio rivolto alle prospettive del mercato nazionale ed internazionale.
Un mercato, quello dei prodotti biologici, che secondo l’Ifoam ha raggiunto nel mondo un volume di vendite nel 2007 pari a 40 miliardi di dollari (31 miliardi di euro), che entro il 2010 potrebbe sfiorare i 60 miliardi di dollari e che vede l’Europa tuttora leader del settore ma anche evidenti espansioni a oriente di Cina e India. I dati, emersi in occasione del “BioFach 2008”, il salone mondiale del biologico di Norimberga, confermano il ruolo di punta delle aziende italiane produttrici di vini biologici, che hanno conquistato il primato della superficie coltivata a uva biologica in Europa, con 34.000 ettari, il doppio di Francia e Spagna, a fronte di oltre 30.4 milioni di ettari coltivati in totale a biologico nel mondo, mentre la quota di viticoltori bio è valutata pari a poco più del 4% della produzione del Vecchio Continente.
Nel mercato interno, in Italia, secondo il rapporto Ismea-Ac Nielsen per il 2007, le bevande alcoliche incidono per lo 0,6% sul totale dei consumi domestici dei prodotti biologici. Tuttavia il vino bio rappresenta il 60% del comparto, con un incremento quasi del 50% nel 2006 ed un volume delle vendite nello stesso anno, presso i canali non specializzati, di oltre 1,2 milioni di euro, per una quantità complessiva consumata pari a 245.000 litri. Valutazione, quest’ultima, che assume particolare importanza alla luce del fatto che la spesa domestica per l’acquisto di prodotti biologici ha registrato un aumento del 10% nel 2007 rispetto all’anno precedente, nonostante una frenata dei consumi alimentari in generale. Segnali di crescita economica che rendono necessari adeguamenti legislativi, come ad esempio quelli previsti dal progetto “Orwine” attraverso il quale l’Unione Europea mira a definire un disciplinare sul vino biologico condiviso a livello comunitario.

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