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VINO E CRITICA

Vino biologico, nicchia che cresce. I migliori nel “Challenge” by Millesimè Bio

Dal Rosso Piceno al Verdicchio, dal Veneto alla Sicilia, dal Prosecco Docg alla Barbera, otto “oro” per l’Italia
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Vino biologico, nicchia che cresce. I migliori nel “Challenge” by Millesimè Bio

Il vino biologico resta ancora una nicchia del consumo complessivo di vino, ma cresce costantemente. Secondo uno studio dell’Iwsr per “Millesimè Bio” (realizzato in epoca pre-Covid), nel 2023 i consumi nel mondo dovrebbero arrivare intorno ai 976 milioni di bottiglie, con una quota del 3,5% del totale. L’Italia è uno dei maggiori produttori di vini biologici del mondo, e tra i più importanti per superficie vitata certificata Bio (109.423 ettari al 31 dicembre 2019 secondo i dati del Sinab). E ad eleggere i migliori è stato proprio il “Challenge” by Millesimè Bio, il salone francese specializzato nei vini biologici, che sarà in scena, in un’edizione completamente digitale, il 18 e 19 marzo (https://www.millesime-bio.com/), che ha visto in degustazione oltre 1.600 etichette da 12 Paesi del mondo. Otto le medaglie d’oro per l’Italia: il Rosso Piceno Doc 2019 di Velenosi, lo Chardonnay Doc Venezia 2019 di Villa Bogdano 1880, l’Amarone della Valpolicella 2016 de La Dama, il Vigneto di Toria Verdicchio dei Castelli di Jesi 2018 di Col di Corte, il Chiaramontesi Doc Sicilia 2018 di Orsogna, il Campolungo Barbera d’Asti 2019 di Cascina Vèngore, il Corvezzo Pinot Grigio delle Venezie 2020 di Corvezzo Winery ed il Matiù Rive di Scomigo Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg 2019 de L’Antica Quercia.

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