E’ stato assegnato alla scrittrice Francesca Sanvitale il “Prime Donne” di Montalcino, lo storico premio letterario (nell’albo d’oro: Saul Bellow, Mario Rigoni Stern, Giorgio Bocca, Susanna Tamaro, Enzo Biagi, Sebastiano Vassalli, Gina Lagorio, Rosetta Loy, Mario Tobino, Manlio Cancogni, Romano Bilenchi), promosso da Donatella Cinelli Colombini, uno dei nomi più prestigiosi del mondo del vino italiano e ideatrice di “Cantine Aperte”. Lo ha attribuito oggi a Montalcino, regno del famoso Brunello, un’autorevole giuria di letterati (tra gli altri, il poeta Mario Luzi, lo scrittore Sergio Zavoli, il critico letterario Leone Piccioni), giornalisti e rappresentanti delle istituzioni. La scrittrice Francesca Sanvitale, “prima donna” della letteratura italiana, spicca, nel panorama letterario del secondo Novecento, per le doti di introspezione psicologica e forza poetica: il suo pieno successo lo ha conseguito con “Madre e Figlia” (pubblicato nel 1980 da Einaudi), un racconto d’amore crudele e violento con l’ultima fase della vita della madre nella malattia e nella povertà fino alla morte con una difficile ricostruzione di identità da parte della figlia. Francesca Sanvitale, per molti anni condirettore di “Nuovi argomenti”, la rivista di Alberto Moravia, nel ‘99 ha pubblicato una raccolta di saggi, “Camera ottica” (pubblicato da Einaudi), dove si mette in luce la bivalenza del lavoro della scrittrice: “letteratura”, che indica l’avvicinamento progressivo alla poesia, e “realtà”, che si collega all’interesse storico e sociale. A suggellare questo ventennale incontro nella cittadina del Brunello tra il mondo del vino e della cultura italiana, che trova la sua ispirazione negli aspetti storici, culturali, paesaggistici del vino e della campagna e del mondo rurale, tutti gli altri premiati del concorso (giornalismo, storia, scienza, fotografia) promosso dalla Fattoria del Casato di Montalcino e dalla Tenuta Il Colle di Trequanda: Paolo Marchi, uno dei più brillanti giornalisti del vino della nuova generazione, il “Premio Comune di Montalcino”, con l’articolo “Il Brunello a cinque stelle alla conquista del mondo” su “Il Giornale”; Anna Scafuri, con un servizio televisivo sul vino come nuovo status symbol sul Tg 1; Davide Perillo il “Premio Consorzio del Brunello di Montalcino”, con l’articolo “Domenica ci vediamo in cantina” pubblicato su “Sette-Corriere della Sera”; Vanni Cornero il “Premio Monte dei Paschi di Siena”, con l’articolo “Messaggio dal vino: l’appuntamento è in cantina” su “La Stampa”; Cinzia Toto, con l’articolo “La Valdorcia, star della land art” su “Airone”; lo storico Gabriele Archetti, autore di “Tempus vintemie” sulla viticoltura nell’Europa Medievale, il “Premio Provincia di Siena”; il fotografo Gianfranco Bracci il “Premio Camera di Commercio di Siena”, sul tema “genti e terre dei vini Brunello ed Orcia” (scelto da una giuria popolare di 50 membri in rappresentanza di tutte le attività ed i Comuni del Parco Naturale Artistico Culturale della Valdorcia). L’evento culturale, celebrato con un brindisi di Brunello di Montalcino Donatella Cinelli Colombini “Prime Donne”, un grande rosso selezionato da un panel internazionale di quattro esperte degustatrici, ha anche annunciato che l’edizione 2001 del Premio sarà nella cornice della cantina della Fattoria del Casato, già battezzata delle “Prime Donne”, che sta per sorgere sulle pendici di Montalcino: “sarà - spiega Donatella Cinelli Colombini - la prima in Italia ad avere un organico interamente in rosa, una trasgressione garbata ma importante per la valorizzazione delle donne nel mondo del vino”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025