Le imprese del vino più dinamiche si rivolgono sempre più spesso alla finanza alternativa per investire e crescere. Come ha fatto Velenosi, una delle realtà più importanti del vino marchigiano, guidata da Angela Velenosi, con vigneti tra Marche e Abruzzo, capace di una produzione intorno ai 2,5 milioni di bottiglie ogni anno, e che, negli ultimi 3 anni, ha visto una crescita della propria presenza nei più importanti canali della Gdo, principalmente in Italia (grazie alla forte ripresa dei consumi interni), ed all’estero, dove la società realizza più del 40% delle vendite totali (dal fatturato di quasi 12 milioni di euro, ndr). Dopo una prima positiva esperienza tra il 2018 ed il 2023, Velenosi ha visto Anthilia Capital Partners Sgr, attraverso i fondi “Anthilia Bit IV Co-Investment Fund e Anthilia Must”, sottoscrivere un nuovo prestito obbligazionario di 3 milioni di euro “in favore di Velenosi srl, società italiana attiva nella produzione e commercializzazione di vini di fascia medio-alta e con una solida presenza internazionale”.
Velenosi, spiega una nota congiunta, ha un track record già ben avviato con Anthilia: nel 2018 a sostegno del primo piano di sviluppo è stato sottoscritto un prestito obbligazionario da 3 milioni d Euro (scadenza a dicembre 2023). Nel dettaglio, il nuovo prestito obbligazionario sottoscritto anche in questo caso per 3 milioni di euro, ha scadenza fissata a dicembre 2029 e prevede un rimborso “amortizing” delle quote di capitale. Anthilia sosterrà il nuovo piano di investimenti di Velenosi Vini, focalizzato su obiettivi di mediolungo termine, per consolidare la crescita dei volumi e lo sviluppo produttivo (terreni e impianti), oltre che promuovere l’efficientamento della gestione del circolante e l’ulteriore espansione sui mercati internazionali”. Gli investimenti, in particolare, saranno mirati al perfezionamento delle strutture produttive e all’acquisto di attrezzature per ottimizzare e incrementare il fondo agricolo, oltre che all’installazione di nuovi impianti viticoli per garantire un maggiore controllo e una migliore gestione nella produzione dell’uva.
“L’esperienza precedente con Anthilia Capital Partners è andata molto bene, è stata un’operazione che ci ha permesso di crescere dimensionalmente ma anche culturalmente - spiega, a WineNews, Angela Velenosi - e, pertanto, abbiamo ritenuto di comune accordo di mettere in piedi una nuova operazione con lo scopo di proseguire sul solco di sviluppo intrapreso. È una realtà che ci conosce e comprende le nostre dinamiche e direi che ormai è in qualche modo parte dell’azienda; siamo veramente onorati di averli come partner e di riscuoterne la fiducia. Il ricorso alla finanza alternativa poi è sempre più importante. Il doppio pilastro rappresenta un’opportunità per le aziende del nostro settore, sempre più coinvolte in dinamiche finanziarie ed investimenti di medio lungo periodo cosicché l’affiancamento di tali forme di finanziamento alle più usuali fonti bancarie permette una migliore pianificazione”.
Barbara Ellero, Partner e Head of Private Capital di Anthilia Capital Partners ha commentato:“rinnoviamo con grande soddisfazione il nostro supporto a Velenosi, un’azienda che ha saputo adattarsi a diverse e complesse condizioni di mercato e che oggi rappresenta un’esperienza unica nel settore. Il mercato vitivinicolo italiano vanta storie aziendali con enormi potenziali, specialmente se accompagnate da una visione industriale internazionale, dove il vino italiano trova sbocchi che garantiscono tassi di crescita annuali molto interessanti. Siamo convinti che i piani di investimento della società saranno in grado di sfruttare al meglio l’opportunità di sviluppo sia domestico, grazie a rapporti consolidati con la Gdo, che all’estero, grazie alla già solida presenza e ai rapporti con il settore dell’industria alberghiera (horeca)”.
“Il perfezionamento di questa nuova operazione con la Anthilia Capital Partners - ha aggiunto Paolo Garbini, presidente del Cda della Velenosi srl - consentirà alla nostra azienda di perseguire i propri obiettivi di crescita e di raccogliere con successo le sfide competitive che il mercato nazionale ed internazionale ci offre”. Anthilia Capital Partners Sgr è una società italiana indipendente dedicata all’asset management per conto di clienti istituzionali e privati. Grazie alla specializzazione ed esperienza nei segmenti di riferimento, la Sgr ha saputo affermarsi fin dal 2008 focalizzandosi sui valori richiesti dagli investitori: specializzazione, trasparenza, ritorno assoluto. La società ha raggiunto un patrimonio gestito di 2,5 miliardi di euro con 1,5 miliardi investiti nel private capital ed una posizione di leadership nel segmento delle small cap italiane. Tra i principali investitori figurano il Fondo Europeo per gli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti, il Fondo Italiano d’Investimento e numerosi gruppi assicurativi e bancari europei di primario standing. Lo studio Simposium & Associati, per il tramite del dottor Michele Sasso, ha svolto il ruolo di advisor tecnico, assistendo l’Emittente nella redazione del Business Plan. Per il tramite dell’avvocato Francesco Corallini Garampi, ha svolto le operazioni di Legal Advisory e contrattualistica.
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