Negli anni sono stati molti gli studi portati avanti dal mondo scientifico e volti ad esplorare il rapporto tra vino e salute, ricerche che, in particolare, vanno ad indagare sugli eventuali benefici, o meno, che ci possono essere tra un consumo moderato di vino e il benessere personale. Ed è ormai al via, con una grande eco mediatica in queste ore (ma WineNews aveva riportato la notizia già ad inizio aprile, a seguito del Congresso Internazionale “Lifestyle, Diet, Wine & Health”, promosso da Wine Information Council, Irvas e Wine in Moderation, a Roma), uno studio importante in Spagna condotto dall’University of Navarra Alumni Trialist Initiative (Unati), dedicato al consumo moderato di alcol.
Guidati dal professor Miguel Ángel Martínez-González, uno dei principali esperti e conoscitori della Dieta Mediterranea, i ricercatori seguiranno 10.000 volontari nei prossimi quattro anni per comprendere se bere con moderazione un po’ di vino, ogni giorno, possa davvero avere effetti positivi sulla salute, ancora più che non bere affatto, come avviene nella Dieta Mediterranea, e come sostiene il celebre modello J-Curve.
L’obiettivo è quello di fornire risposte chiare e scientificamente fondate ad una delle domande più dibattute in ambito di salute pubblica. E dare una risposta, almeno sul vino, a chi sostiene che non esista un consumo senza rischi, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è tornata sul tema anche pochi giorni fa esortando i Governi europei ad alzare tasse e accise per scoraggiare i consumi.
“Si tratta del primo trial al mondo progettato per valutare scientificamente se l’eliminazione totale dell’alcol sia davvero più salutare rispetto ad un consumo moderato di vino, quando inserito in uno stile alimentare mediterraneo - aveva spiegato il professor Martínez-González - un regime alimentare che, integrato con stili di vita sani e attività fisica, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di infarto, ictus, diabete e mortalità generale”.
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