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L’APPROCCIO STRATEGICO

Vino e sponsor, un brindisi tra cantine e sport che racconta il made in Italy al mondo

Dal tennis al calcio, dalla Formula 1 al “Giro d’Italia”, anche il mondo vinicolo ha i suoi riflettori e festeggia stappando la bottiglia migliore

C’è chi rimarca il legame con il territorio, chi quello con la tradizione sportiva locale, c’è chi è un partner storico e chi lo è appena diventato, c’è la manifestazione più ambita o la disciplina più diffusa e ci sono la bottiglia celebrativa o lo sponsor ufficiale. Nel mondo dello sport moderno ogni centimetro di visibilità può fare la differenza e anche il vino ha trovato negli anni la sua via verso i riflettori stringendo un legame sempre più saldo con l’universo sportivo, ripercorso da WineNews. Guardando in questi giorni gli Internazionali Bnl d’Italia di tennis in corso a Roma, è possibile imbattersi tra un dritto e un rovescio in qualche calice di Asti Spumante o Moscato d’Asti, dal momento che il Consorzio Asti Docg è per il quarto anno consecutivo “Official Sparkling Wine” dell’evento. E sarà possibile veder brindare le vittorie dei grandi campioni del tennis mondiale con le medesime bollicine piemontesi anche a novembre nelle Nitto Atp Finals di Torino, dove il Consorzio, che abbraccia 51 comuni delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo per un’estensione di 10.000 ettari rientranti nei Paesaggi vitivinicoli Patrimonio Mondiale dell’Umanità e una produzione media di 100 milioni di bottiglie l’anno, ha confermato di essere “Silver Partner.
Poi c’è il cibo: al Fan Village del Foro Italico è presente anche Eataly con le sue proposte che spaziano dallo spaghetto agli hamburger di carni selezionate, le pizze al tagliere e le insalate con verdure di stagione, i tramezzini e torte salate, a rimarcare quel binomio wine & food, rigorosamente made in Italy, punto forte della candidatura nel 2025 della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale Unesco. E allora non a caso chi vestirà la “Maglia Rosa” nell’imminente “Giro d’Italia” (al via il 9 maggio), pedalerà lungo i territori e le regioni enogastronomiche dello Stivale indossando anche una patch con scritto “Io amo la Cucina Italiana”, richiamando la campagna di promozione per il riconoscimento Unesco (verdetto atteso a dicembre, ndr). Con lo Spumante Cuvée Brut “Giro d’Italia” 2025 e la novità “Zerotondo”, il nuovo alcol free interamente realizzato con uva 100% biologica, che sono i vini ufficiali della “Corsa Rosa” e realizzati anche quest’anno da Astoria Wines, storica realtà del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg che, dal 2012, accompagna tutti i brindisi ufficiali del Giro d’Italia. E dal vino si passa di nuovo alla gastronomia perché anche Eataly è “Official Partner” del “Giro”, per mostrare al mondo il meglio del nostro Paese.
Ma prima ci sono le final four di Champions League di pallavolo a Istanbul (3-4 maggio) con l’Imoco Volley di Conegliano, il cui Naming Sponsor Prosecco Doc è stato confermato per il decimo anno consecutivo, che affronterà in semifinale la Numia Vero Volley Milano, sperando di stappare bottiglie della denominazioni leader nell’export italiano per festeggiare il titolo europeo. Con il Consorzio del Prosecco Doc che è anche lo sponsor della Fisip (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) in vista di Milano-Cortina 2026, dopo essere stato “Official Sparkling Wine di Casa Italia durante i Giochi di Parigi 2024, partecipando all’inaugurazione e premiando gli atleti con una magnum.
Altre bollicine, quelle del Trentodoc di Ferrari, sono state, invece, per quattro anni, partner ufficiale della Formula 1 (dal 2025 hanno lasciato il posto ai francesi di Moët & Chandon), suggellando successi che sono entrati nella storia del motorsport - come il record delle 100 vittorie di Lewis Hamilton e il primo Gran Premio di Montecarlo vinto da un monegasco, Charles Leclerc - e protagoniste di alcuni speciali riti sul podio, come lo “shoey” di Daniel Ricciardo e il brindisi esplosivo di Lando Norris: 292 le jeroboam stappate su 73 podi e quasi 250.000 le bottiglie servite nelle migliori aree ospitalità dei circuiti durante i fine settimana di gara. E se anche la Juventus brinda Ferrari, dall’asfalto al mare aperto, la griffe del Gruppo Lunelli è stata partner ufficiale all’ultima America’s Cup del team siciliano di Luna Rossa Prada Pirelli, sfidando, tra gli altri, il team svizzero Alinghi Red Bull Racing, il cui “Official Wine Supplier” era, invece, ColleMassari, cantina del Montecucco (e capofila del Gruppo che comprende anche Grattamacco, a Bolgheri, e Poggio di Sotto, a Montalcino).
Ed ancora, tra gli altri: Bosca, storica casa spumantiera piemontese fondata a Canelli nel 1831, è “Official Sponsor” della Pro Recco, il club di pallanuoto più titolato del mondo; Serena Wines 1881, storica azienda familiare coneglianese, è “Main Title Sponsor” dei Tornei Internazionali di Tennis del Friuli-Venezia Giulia, nonché distributore esclusivo in Italia dei vini di Novak Djokovic, il tennista più vincente di sempre; Herita Marzotto Wine Estates, gruppo vinicolo che raggruppa tenute nelle regioni più belle e importanti dell’enologia italiana, è da tre stagioni “Official Wine Supplier” dell’Inter, club calcistico venti volte Campione d’Italia e Campione d’Italia in carica (ma le partnership nel calcio sono moltissime, come raccontiamo al fischio di inizio di ogni Campionato su WineNews); o Banfi, che continua il suo percorso al fianco della Nazionale italiana rugby, come fornitore ufficiale con i suoi vini, in un rapporto consolidato dal 2019 e fondato su alcuni valori comuni condivisi nei grandi eventi come il Sei Nazioni; e se la “Snow Polo World Cup St. Moritz” 2025, il torneo di polo invernale più spettacolare al mondo e uno degli eventi più glamour a St. Moritz, brinda con l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut della celebre griffe Villa Sandi, partner dell’unico torneo “high goal” della disciplina, Zonin 1821, uno dei più importanti gruppi vitivinicoli privati in Italia, è “Wine Sponsor della Pallacanestro Varese”, dieci volte Campione d’Italia di basket e squadra italiana più titolata a livello internazionale.
Insomma, l’approccio del mondo del vino allo sport sottoforma di pubblicità è in espansione e sembra essere una formula vincente per entrambe le parti coinvolte. Trova la propria sublimazione nella vittoria stessa: quando, per celebrare un successo, si apre la bottiglia migliore per festeggiare con quell’“italian style” e quel made in Italy considerati in tutto il mondo sinonimo di qualità, autenticità e raffinatezza.

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